Confindustria, ACN e Generali: al via il protocollo d’intesa per la cybersicurezza delle PMI

- di: Barbara Leone
 
Promuovere, valorizzare e diffondere tra le Pmi una maggiore consapevolezza dei rischi cyber e del loro impatto sul loro business. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa triennale firmato oggi da Confindustria e Generali insieme all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), la cui partecipazione imprimerà un impulso decisivo alla diffusione tra le imprese della cultura della protezione cibernetica, obiettivo al centro della partnership già avviata tra Generali e Confindustria. Il contesto Covid-19 ha infatti accelerato i processi di trasformazione digitale nelle aziende di piccole e medie dimensioni, avviati per garantire la continuità produttiva e agevolare il lavoro da remoto. Un processo che ha aumentato la domanda di tutti i servizi digitali e ha reso conseguentemente necessaria una rapida implementazione nella protezione dai rischi di cyber security. In questo contesto, è sempre più importante acquisire un’adeguata conoscenza dei possibili rischi per le Pmi e, allo stesso tempo, aumentare il livello di protezione del patrimonio digitale, dei dati e della cultura d’impresa. Il Protocollo prevede, inoltre, la creazione del “Cyber Index Pmi”, un vero e proprio rapporto che fotografa lo stato di consapevolezza in materia di cyber security all’interno delle organizzazioni aziendali di piccole e medie dimensioni. Tale rapporto rappresenta, anche a livello metodologico, il primo tassello del futuro Cyber Index italiano, così come previsto dalla Strategia nazionale di cybersicurezza, l’indice nazionale che andrà ad alimentare il Cyber Index europeo. “Cyber Index Pmi” sarà sviluppato con il contributo dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, partner scientifico dell’iniziativa.

L’accordo prevede inoltre la realizzazione del “Cyber Index Pmi”

Inoltre, nell’ottica di implementare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi legati alle minacce cyber, sono previsti incontri di formazione e workshop su base territoriale destinati alle imprese associate di Confindustria con il coinvolgimento di esperti Acn ed esperti Generali, oltre alla Rete agenziale. “Assicurare lo sviluppo delle nostre aziende in un contesto di trasformazione digitale vuol dire anche metterle in condizione di saper gestire il rischio di attacchi cyber - ha dichiarato il Direttore Generale di Acn, Roberto Baldoni -. Il Protocollo va proprio in questa direzione: promuovere la crescita sicura nel digitale delle piccole e medie imprese attraverso un percorso di consapevolezza e prevenzione rispetto agli attacchi cibernetici che stanno affliggendo i paesi più industrializzati, inclusa l’Italia. L’adozione di strumenti di autovalutazione standard come il ‘Cyber Index Pmi’ - ha aggiunto - consente alle aziende di capire il loro grado di maturità nell’affrontare la minaccia cyber all’interno del loro settore e predisporre quindi opportune misure tecnologiche e organizzative per alzare il livello di protezione e stimare il cosiddetto rischio residuo. Ai partner tecnologici e assicurativi permetterà di proporre soluzioni adeguate alle esigenze di ogni azienda consentendo al mercato di rispondere in maniera efficace alla domanda. Il ‘Cyber Index Pmi’ si inserisce, tra l’altro, nel più ampio framework metodologico di costruzione dell’indice italiano che andrà ad alimentare il Cyber index europeo in modo da assicurare la più ampia coerenza con quest’ultimo”. Del resto, come sottolineato dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, “la cyber security è un tema fondamentale per assicurare la piena attuazione del processo di digitalizzazione e per tutelare gli asset produttivi e informativi delle aziende. Tuttavia – ha aggiunto Bonomi -, la tecnologia da sola non è sufficiente e per questo è importante che le imprese siano consapevoli dei vantaggi, ma anche dei rischi inerenti l’utilizzo delle tecnologie digitali.

Confindustria è in prima fila per supportare il tessuto industriale nella formazione su questi temi, anche per garantire il proseguimento in sicurezza delle numerose iniziative progettuali avviate nel Paese e legate al processo di digitalizzazione”. Soddisfatto anche Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo di Generali Italia, che ha così commentato il protocollo d’intesa: “Consapevoli della nostra responsabilità sociale in qualità di primo assicuratore in Italia, vogliamo contribuire in maniera concreta a diffondere tra le imprese la cultura della cyber sicurezza, ad accrescere la consapevolezza della vulnerabilità rispetto al rischio informatico e l’importanza dell’adozione di adeguate soluzioni assicurative. Oggi - ha detto in conclusione -, con la sigla del Protocollo d’intesa con Confindustria e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, miriamo a rafforzare questi obiettivi, mettendo a disposizione delle organizzazioni aziendali le nostre competenze e la nostra esperienza in tema di identificazione dei rischi cyber, oltre a strumenti assicurativi innovativi”. Gli fa eco Remo Marini, Group Head of IT & Operations Risk & Security di Assicurazioni Generali e Ceo di CyberSecurTech (azienda del Gruppo Generali che offre soluzioni innovative per valutare il rischio cyber): “Gli attacchi informatici - ha sottolineato Marini - rappresentano, sempre di più, una minaccia concreta. Sempre più spesso, oggi, le aziende devono essere capaci di individuare le possibili fonti di rischio, stimarne l’entità e, infine, lavorare alla loro mitigazione, in modo che questi siano sostenibili. Proprio per venire incontro a questa esigenza, il Gruppo Generali già da tempo ha sviluppato metodi e piattaforme innovative per effettuare una valutazione concreta del rischio cyber al quale le imprese sono potenzialmente esposte, competenze che metteremo a disposizione delle imprese con la sigla del Protocollo d’intesa di oggi con Confindustria e Agenzia per la cybersicurezza nazionale”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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