Squilla il telefono al Teatro alla Scala, Chailly interrompe il concerto

- di: Barbara Bizzarri
 
La classe non è acqua, certo non di chi porta il cellulare con sé durante un concerto in teatro e lo lascia acceso, ma quella del Maestro Riccardo Chailly che, ieri sera, alle prese con il coro dal Macbeth di “Patria oppressa” e durante una registrazione per la Decca di Londra, ha invitato lo spettatore a non perdere la telefonata, data l’insistenza della suoneria: “prego, risponda pure. Noi continuiamo dopo” e poi, rivolgendosi con assoluta nonchalance al pubblico, “Patria oppressa con l’ostinato del telefonino non è possibile”, ha spiegato.

Dopo un applauso il concerto è ripreso dal principio, ma non è dato sapere se il malcapitato spettatore, per la vergogna, abbia cercato di confondersi con i complementi d’arredo. Una giornata campale, quella del 6 giugno, in cui è stata anche presentata la prossima stagione della Scala: sono previsti quattordici titoli di opera, sette balletti, la seconda edizione del Gala Fracci e una stagione sinfonica di sette concerti che include anche l'Ottava di Mahler. Si aprirà il 7 dicembre con Boris Godunov, capolavoro del russo Musorgskij. Una decisione presa da tempo, che il sovrintendente Dominique Meyer difende: “Non sono per la caccia alle streghe né per la cancellazione delle opere russe, e quando leggo Puskin non mi nascondo”. Il Maestro Riccardo Chailly ha confermato: "Grave penalizzare gli artisti".  
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