Dal gentiluomo misterioso di Lotto alla moda, gli appuntamenti del weekend

- di: Samantha De Martin
 
Un gentiluomo sulla quarantina, avvolto da una pelliccia di lince, in mano un rosario, le labbra socchiuse come a recitare una preghiera, osserva il visitatore della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Questo illustre ospite, giunto in città dal Museo Nivaagaards Malerisamling di Nivå, in Danimarca, è il protagonista di un intrigante dipinto di Lorenzo Lotto, capolavoro che rappresenta il caposaldo della tarda attività bergamasca del pittore. Nulla sappiamo circa l’identità celata dietro questo Ritratto di uomo con rosario, primo ospite delle iniziative in vista di Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Dal gentiluomo di Lorenzo lotto alle visioni di Antonio Ligabue, ecco gli appuntamenti con l’arte da non perdere nel weekend alle porte.

A Brescia arriva Lorenzo Lotto

Fino al 21 gennaio alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia si potrà ammirare il misterioso Ritratto di uomo con rosario, prestito straordinario dal Museo Nivaagaards Malerisamling di Nivå, in Danimarca. L’appuntamento rientra nel progetto PTM Andata/Ritorno, l’iniziativa della Fondazione Brescia Musei che trasforma le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di opere ospiti, offrendo sorprendenti riletture della collezione permanente e consolidando la rete di rapporti con istituzioni culturali nazionali e internazionali. In cambio del Ritratto di uomo con rosario la Pinacoteca bresciana ha concesso in prestito al museo danese il Ritratto di canonico lateranense di Sofonisba Anguissola e il Ritratto di Europadi Lucia Anguissola, protagoniste nella prima mostra in Scandinavia dedicata alla pittrice Sofonisba Anguissola. A Brescia la tavola di Lotto, realizzata tra il 1524 e il 1525 e giunta fino a noi in perfetto stato di conservazione, andrà ad arricchire, all’interno della Pinacoteca Tosio Martinengo, la sala dei ritratti del Cinquecento, dialogando con le opere di Savoldo, Romanino, Moretto, Moroni.

A Modena Antonio Ligabue si racconta in una mostra

Zebre, leonesse, la lotta tra un ghepardo e un serpente, una scena da circo che vede un domatore stretto in un cerchio di leoni dalle fauci spalancate. Tragico e a tratti visionario, l’universo di Antonio Ligabue si racconta a Modena fino al prossimo 5 febbraio, in una mostra dal titolo Antonio Ligabue. L'ora senz'ombra.  A partire da quattro importanti capolavori appartenenti alla collezione d'arte di BPER Banca, il curatore della mostra Sandro Parmiggiani affida al percorso il compito di guidare il pubblico tra interessanti lavori dell’artista, provenienti da collezioni private. Le scene del lavoro nei campi cedono alle lotte senza tregua tra gli animali selvaggi, e ancora agli autoritratti, mentre la realtà dello sguardo si fonde con le memorie della patria perduta. Il percorso, che racchiude una ventina di dipinti realizzati tra il 1929 e novembre del 1962, si avvale di capolavori come Leonessa con zebra (1959-60) e Autoritratto con cavalletto (1954-55), Caccia grossa (1929), Autoritratto con mosche (1956-1957).

Alla Fondazione Magnani Rocca viaggio nella moda

Fino all’11 dicembre la moda in Italia, con gli strumenti di comunicazione che l’hanno supportata, dai manifesti alle riviste, ai cataloghi dei grandi magazzini, si racconta alla Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo, presso Parma, coprendo un arco cronologico che dall’Ottocento si estende fino a metà Novecento. Nelle sale contigue a quelle che accolgono permanentemente opere capitali di Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Renoir, l’avvento della moda si fa racconto attraverso un viaggio che, dalle tradizionali piccole botteghe dove si modellava e cuciva l’abito su misura, giunge al grande magazzino traboccante di merci. Manifesti, cataloghi illustrati, cartoline, depliant, inserzioni sui giornali raccontano le strategie promozionali dei vari esercizi commerciali, mentre artisti e illustratori interpretano i linguaggi del costume e della società italiana in un periodo di creatività senza precedenti. Un percorso in 150 opere, racconta la nascita e lo sviluppo del fenomeno moda che, attraverso la pubblicità, si fa sogno collettivo.

Milano accoglie le sculture al vento di Janet Echelman

Sculture che si modificano con la luce e con il vento trasformandosi da oggetti da guardare in un’esperienza nella quale perdersi. Accade a Milano, tra Piazza Gae Aulenti e BAM - Biblioteca degli Alberi Milano, dove, dal 16 al 25 settembre, in occasione del lancio di Sky Glass - la prima TV di Sky che reinventa ancora una volta il modo di vivere la TV scrivendo una nuova pagina della sua storia - Sky regala alla capitale del design le Sculture al vento della scultrice statunitense Janet Echelman. Echelman porta in Italia per la prima volta due opere d’arte dinamiche e interattive, di oltre 30 metri ciascuna, sospese in aria e realizzate con fibre riciclabili di nylon e politene. La loro accensione, venerdì 16 intorno alle 20.15, sarà accompagnata da un evento artistico con performance emozionanti e artisti d’eccezione. Il Molecole Show, una performance di danza aerea, inviterà tutti a volgere lo sguardo in alto, mentre le composizioni originali del sound designer Furio Valitutti e la performance vocale e multimediale della mezzo soprano Jeehee Han renderanno lo spettacolo ancora più suggestivo. Il tutto con la direzione artistica di Marco Boarino in collaborazione con US UP & Below The Line.

Nella foto: Aleardo Villa, E. & A. Mele Guanti, 1898 ca, cromolitografia su carta 104 x 145,5 cm. Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso
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