Generalfinance debutta sull'Euronext STAR Milan. Gianolli: la quotazione ci permetterà di crescere non ponendoci alcun limite

- di: Germana Loizzi
 
La quotazione in Borsa, gli obiettivi dell’Ipo, i punti specifici di forza dell’Azienda, il nuovo Piano industriale 2022-2024, le buone prospettive degli operatori specializzati che forniscono liquidità al segmento delle imprese distressed, i segnali molto positivi arrivati dai risultati del primo trimestre e l’ottimo outlook per l’intero 2022. Intervista a Massimo Gianolli, AD di GENERALFINANCE.

Oggi è il grande giorno del debutto di GENERAFINANCE S.p.A. – l’Azienda leader del factoring - alle negoziazioni in Borsa, nel segmento Euronext Star Milan. L’Ipo, che si era aperta il 17 giugno, si è chiusa il 23 giugno. Come è andato il collocamento, che era riservato a investitori qualificati e istituzionali? Quale il livello d’attenzione degli investitori verso GENERALFINANCE? Cosa significa per voi il passo importante di quotarvi e quali gli obiettivi principali?

Il collocamento è andato molto bene, abbiamo raccolto ordini per quasi due volte l’offerta. Oltre ai due Anchor Investor First Capital e Banca del Ceresio, tantissimi altri investitori istituzionali che hanno composto gli oltre 100 ordini che da oggi, insieme a GGH e CAI, hanno dimostrato di avere fiducia in Generalfinance. Il livello di attenzione è stato molto alto ed è stato percepito chiaramente il valore della nostra storia, della nostra esperienza, della nostra verticalità e specializzazione. Ma soprattutto il valore del nostro team e di tutte le persone che lavorano con amore in questa azienda. Per noi l’IPO sul segmento Star è un premio, un premio ai nostri 40 anni e a mio padre Armando che ha fondato l’azienda nel 1982. E’ un nuovo punto di partenza che ci permetterà di far crescere ulteriormente Generalfinance non ponendoci alcun limite.

Lei conosce GENERALFINANCE meglio di qualsiasi altro, avendola fondata nel 1982 e fatta crescere negli anni con grande focalizzazione e risultati commerciali importanti, frutto della crescita di valore delle risorse umane, dell’investimento in tecnologia e del conseguente miglioramento dei servizi dedicati alla clientela e a tutti i soggetti (advisor, studi legali, fondi, brokers e così via) con cui collaborate. Può delinearci i punti chiavi di forza dell’Azienda?

L’azienda l’ha fondata mio padre, come ho già detto, e io la guido da 34 anni. I punti di forza principali sono: l’esperienza, la capacità di affrontare qualsiasi scenario macroeconomico con lucidità, il valore degli uomini che sono al mio fianco nel costruire e governare, attraverso la tecnologia, questo gioiello.

Avete approvato il Piano industriale 2022-2024, che prevede una significativa crescita del Turnover (Cagr 2021-2024 pari al 25%) e del margine di intermediazione (Cagr 2021-2024 pari al 16%), rafforzando la posizione di GENERALFINANCE come principale operatore italiano focalizzato nel factoring verso imprese distressed. Più in dettaglio, quali obiettivi specifici persegue il Piano industriale?

L’attuale piano industriale prevede 2.7 miliardi di turnover al 2024. Il nuovo Piano industriale, che verrà presentato nelle prossime settimane, terrà conto di questi numeri e soprattutto della strategicità dell’aumento di capitale che oggi si è concluso. Il nuovo Piano industriale prevederà un’ulteriore crescita del business rispetto agli obbiettivi già annunciati.

Lei ha affermato che “Il Piano industriale 2022-2024 si inserisce in un contesto molto favorevole per la Società; è previsto che il mercato del factoring in Italia cresca nel 2022 con un turnover nel range di Euro 269-275 miliardi a fronte di un turnover pari a Euro 250 miliardi nel 2021”. Può entrare nel dettaglio di questa affermazione? In tale contesto, quanto crede che influirà, nell’aumento del numero delle Pmi distressed, l’accelerazione del timing di uscita delle Banche centrali dalle politiche monetarie espansive per frenare l’inflazione?

Il mercato del factoring tradizionale è in crescita (circa + 13% a fine aprile). Generalfinance è in forte crescita, significativamente superiore alla media di mercato. Generalfinance è il “pronto soccorso e la clinica delle imprese” e si rivolge proprio a quelle PMI che hanno difficoltà di accesso al credito e che hanno “deciso di farsi curare”. Un mercato particolarmente effervescente in questo momento, spinto dagli effetti combinati della pandemia, dal rialzo dei prezzi, dalla scarsità delle materie prime e dai cambiamenti inerenti le politiche monetarie.

Il primo trimestre 2022 ha segnato risultati rilevanti per GENERALFINANCE: il Margine di intermediazione è aumentato del 34% rispetto allo stesso periodo 2021, l’Utile netto è cresciuto del 21%, il Cost/income è migliorato e il Roe si è attestato al 42%, a conferma dell’elevata redditività del business model. Quali segnali giungono dal secondo trimestre e quale andamento si può ad oggi prevedere per l’intero 2022?

I segnali sono fortemente positivi, verranno confermati nel corso dell’approvazione della prossima semestrale.

Facciamo un balzo in avanti di 10 anni. Come immagina sarà GENERALFINANCE?

Sempre più forte! Oggi abbiamo progettato i prossimi 40 anni.
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