In settimana ulteriore estensione del green pass

- di: Confcommercio
 
Dopo l’allargamento dell’obbligo vaccinale ad addetti delle ditte di pulizia che operano nelle scuole, personale delle mense scolastiche e lavoratori 'esterni' a contatto con strutture del settore sanitario, il Governo lavora ad una ulteriore estensione del “green pass” che sarà con ogni probabilità varata in settimana. Nel “mirino” ci sono stavolta gli utenti che accedono ai servizi pubblici, i dipendenti pubblici e, tra i privati, gli esercenti di quelle attività che richiedono il pass per l'accesso, dai ristoranti alle palestre. Tra i nodi ancora da sciogliere anche la definizione di azienda pubblica o privata. Il premier Mario Draghi ha dato mandato agli uffici guidati dal sottosegretario Roberto Garofoli di studiare ogni aspetto della materia, raccogliendo anche le osservazioni di sindacati e imprese, perché non si può sbagliare. Poi la valutazione finale si farà al tavolo politico, con la convocazione (potrebbe arrivare tra mercoledì e giovedì) di una cabina di regia.

Confcommercio: "green pass sui luoghi di lavoro, confronto più ampio tra sindacati e imprese"

Confcommercio torna sul tema del Green Passed in particolare sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro. "E’ di tutta evidenza - sottolinea in una nota la Confederazione - il collegamento tra contrasto della pandemia, sviluppi della campagna di vaccinazione e progressiva normalizzazione e ripartenza delle attività economiche". "Crediamo, dunque, - prosegue Confcommercio - che tutti debbano fare la propria parte. Vale per le scelte politiche e di governo da compiersi nel solco necessario delle previsioni dell’articolo 32 della Costituzione. Vale per le responsabilità proprie delle parti sociali. Rinnoviamo, dunque, l’invito al confronto tra associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori sull’opportunità offerta dal Green Pass per la maggiore sicurezza dei luoghi di lavoro e, anzitutto, di quelli aperti al pubblico. E’ un confronto che gioverebbe alla coesione sociale". "Ed è un passaggio - conclude Confcommercio - che va affrontato con adeguata programmazione e promuovendo informazione e consapevolezza, ma anche sottolineando il dovere civile della vaccinazione come concreta scelta di responsabilità".ù

Fida: “sì al vaccino obbligatorio per i dipendenti della distribuzione alimentare”
 
“Mettere in sicurezza i lavoratori significa anche prevedere l’obbligo di vaccino o green pass. Per questo riteniamo indispensabile prevedere quest’obbligo per tutto il personale che lavora nei supermercati e nei negozi alimentari di prossimità. Siamo stati i primi ad evidenziare questa esigenza già prima dell’estate anche perché – non va dimenticato – stiamo parlando di lavoratori che svolgono attività essenziali e che sono quotidianamente a contatto con moltissime persone. Quanto ai tamponi, anche noi siamo d’accordo sul fatto che i relativi costi non siano a carico delle imprese e ci aspettiamo una presa di coscienza da parte del Governo su questo tema”: così Donatella Prampolini, presidente di Fida-Confcommercio, la Federazione nazionale dei dettaglianti alimentari e della distribuzione organizzata, sul dibattito in corso sull’obbligo di vaccinazione sui luoghi di lavoro.

Fipe: "siamo favorevoli, ma servono regole chiare e tempo per organizzarsi"
 
“La nostra Federazione è da sempre a favore dei vaccini e dell’introduzione dell’obbligo di green pass per i dipendenti dei pubblici esercizi. Auspichiamo, anzi, che quest’ultimo sia esteso anche a tutte le altre categorie economiche e che si chiariscano alcuni punti fondamentali”. Così Fipe-Confcommercio, per la quale “in primis bisogna riflettere sui tempi di introduzione di tale misura per dare un preavviso congruo e consentire a chi non fosse ancora vaccinato di mettersi in regola, al netto dei tempi tecnici che dipendono dai protocolli sanitari e dalla logistica. Un'imposizione a stretto giro rischierebbe di causare la chiusura di migliaia di esercizi per mancanza di personale. Altra questione assolutamente fondamentale riguarda la gestione di quei dipendenti che decideranno liberamente di non vaccinarsi. Quali saranno le responsabilità e gli obblighi del datore di lavoro? Per questo è necessario un quadro normativo molto chiaro. La priorità è aiutare gli imprenditori a capire come comportarsi in situazioni del genere, sgravandoli da ulteriori oneri economici, organizzativi e amministrativi”.    

Adf: “Sì all’estensione anche per i nostri operatori”

Mentre il decreto green pass continua il suo esame in Parlamento, Adf (Associazione distributori farmaceutici) ha richiamato l’attenzione del governo sull’opportunità di estendere l’obbligo vaccinale anche agli operatori del settore, che ogni giorno lavorano al fianco dei farmacisti, per i quali, secondo la legge, è già obbligatorio.“Ripresa economica e lotta alla pandemia – ha spiegato il presidente Alessandro Morra – passano anche dall’esigenza di garantire la sicurezza dei lavoratori che operano nelle aziende, tanto più quando svolgono un servizio pubblico essenziale come nel caso delle aziende della Distribuzione intermedia farmaceutica”.Questa misura garantirebbe una maggiore sicurezza ed eviterebbe possibili chiusure o interruzioni del servizio alle farmacie. Sono infatti più di 90mila le consegne di medicinali, vaccini e prodotti sanitari che gli operatori effettuano ogni giorno. “Anche durante il lockdown – ha proseguito Morra – le nostre aziende hanno garantito l’approvvigionamento dei farmaci e sono operativamente coinvolte nei protocolli regionali per la distribuzione dei vaccini anti-Covid”. L’Associazione si augura quindi che il governo sostenga la proposta di Adf per aiutare il settore a lavorare in sicurezza.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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