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L’arte nel weekend, da Leonora Carrington al misterioso Matthias Stom

- di: Samantha De Martin
 
L’arte nel weekend, da Leonora Carrington al misterioso Matthias Stom

FOTO: Matthias Stom, Negazione di san Pietro, olio su tela, 84 x 51 cm, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo (in deposito da una collezione privata) © Archivio Fotografico Musei Civici di Brescia/Fotostudio Rapuzzi

A Milano il weekend è con Leonora Carrington

Atmosfere alchemiche dove la fiaba e l’inconscio si intrecciano in una cornice sospesa trasformano Palazzo Reale a Milano nel tempio del Surrealismo.

Dal 20 settembre all’11 gennaio la prima personale dedicata all’opera di Leonora Carrington in Italia presenta l’artista come una figura radicalmente poliedrica, spaziando tra pittura, scrittura, teatro e pensiero critico.

Opere visionarie e materiali d’archivio consentono di frugare nel suo universo immaginativo e intellettuale che chiama a raccolta arte, mitologia, ecologia, femminismo e spiritualità. Il percorso privilegia il racconto del profondo legame che Carrington ha avuto con l’Italia, dalla scoperta dell’arte rinascimentale a Firenze negli anni della formazione, fino alla sua partecipazione al movimento surrealista.

L’esposizione include dipinti, fotografie, libri dalla sua biblioteca personale, scritti e documenti inediti, offrendo un’occasione straordinaria per scoprire una delle figure più influenti e visionarie del Novecento.

Riapre il Museo della Scuola Romana

A quasi vent’anni dalla prima inaugurazione, il Museo della Scuola Romana riapre i battenti

nel Casino Nobile dei Musei di Villa Torlonia, a Roma, a conclusione del progetto di riallestimento promosso e curato dalla Sovrintendenza Capitolina e realizzato in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. All’iniziativa ha contribuito BNL BNP Paribas, che ha messo a disposizione 60 opere del proprio patrimonio artistico, tra le quali l’esclusiva serie di vedute della Capitale conosciuta come “Collezione Roma”.

La Scuola Romana si riferisce a un gruppo di artisti attivi nella città eterna tra le due guerre mondiali, che condividevano luoghi di incontro, lavoro e formazione, riflessioni sull’arte, oltre a un legame profondo con la capitale.

La definizione deriva dall’espressione “Ecole de Rome” utilizzata dal critico francese Waldemar George in contrapposizione all’Ecole de Paris, la “scuola” parigina che dominava l’arte del tempo.

Il Museo della Scuola Romana invita adesso il pubblico a immergersi tra oltre 150 lavori, tra dipinti, sculture, disegni e incisioni del Novecento appartenenti alla collezione permanente o acquisite in comodato d’uso (da privati o da altre istituzioni) e a scoprire capolavori solitamente non visibili al pubblico, dal “Realismo magico” di Antonio Donghi, Francesco Alessandro Di Cocco, Francesco Trombadori, al tonalismo di Corrado Cagli, Emanuele Cavalli, Roberto Melli e Guglielmo Janni.

 A Brescia appuntamento con Matthias Stom

Girovago e misterioso, Matthias Stom, pittore fiammingo del Seicento, arriva alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia con una mostra che riunisce tutte le sue opere conservate in terra lombarda.

Nonostante un corpus di oltre duecentocinquanta opere - realizzate principalmente in Italia ma oggi presenti in collezioni di tutto il mondo - la carriera dell’enigmatico seguace di Caravaggio, conserva ancora molti molti punti oscuri.

Una preziosa monografica, in programma dal 19 settembre 2025 al 15 febbraio 2026 presso la Pinacoteca Tosio Martinengo, curata da Gianni Papi, tra i massimi esperti internazionali della pittura caravaggesca, la prima mai organizzata in Italia e la seconda mai realizzata a livello mondiale, vedrà arrivare a Brescia, in comodato presso la sede museale bresciana, anche due dipinti finora inediti. Si tratta della Negazione di san Pietro e di Esaù che vende la primogenitura a Giacobbe, provenienti da una collezione privata bresciana e, più indietro nel tempo, dalla collezione della famiglia Scotti, approdata a Bergamo da Roma nel 1791.

Questo comodato ha permesso di sviluppare un itinerario artistico che riunisce tutte le opere note di Stom attualmente presenti in Lombardia (dodici dipinti). A questi si aggiunge la monumentale pala di Chiuduno (BG), raffigurante l’Assunzione della Vergine, che per motivi conservativi resta esposta nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Da non perdere l’Incredulità di san Tommaso, parte del percorso permanente della Pinacoteca bresciana, anch’essa frutto di un comodato da collezione privata.

Vedova e Tintoretto dialogano a Torino

Fino al 12 gennaio Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino e la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova di Venezia presentano la mostra “Vedova Tintoretto. In dialogo” a cura di Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa.

I due grandi pittori veneziani – Jacomo Robusti detto il Tintoretto ed Emilio Vedova – si confrontano attraverso similitudini e temi consonanti, alla base delle singole scelte espressive.

Tintoretto è stato determinante per la formazione artistica di Vedova e la mostra a Palazzo Madama mette sotto la lente proprio il potente rapporto che lega i due artisti attraverso l’accostamento di capolavori del maestro rinascimentale e dell’artista informale.

Il progetto nasce dalla straordinaria opportunità di ospitare a Torino l’Autoritratto del 1588, in prestito dal Musée du Louvre, una delle opere conclusive e paradigmatiche della parabola umana e artistica di Tintoretto.

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