Assoturismo: “Per Pasqua perso fatturato per 1,4 miliardi di euro”

- di: Daniele Minuti
 
Continua il lungo e sanguinoso periodo di crisi per il turismo in Italia, con la situazione legata ai contagi da Coronavirus che non migliora, aumentando i già drammatici numeri in perdita per l’intera filiera del nostro paese.
L’ultimo report arriva da Cst per Assoturismo Confesercenti, le cui stime sono state pubblicate dall’ANSA in anteprima: secondo questi calcoli, per il periodo pasquale fortemente condizionato dalle misure restrittive imposte dal Governo per rallentare la pandemia, ci sarà una perdita di fatturato di ben 1,4 miliardi di euro (circa 11,3 milioni di presenze di turisti in meno nelle strutture ricettive ufficiali).

Come spiegato dall’analisi, questa è una doppia beffa dato che i giorni di Pasqua sono di fatto l’unica possibilità di fare “ponte”, con il 25 aprile e il 1 maggio che nel 2021 coincideranno con giorni del fine settimana.
Nel report si legge: “Il blocco dei giorni di Pasqua si aggiunge ai disastrosi numeri della partenza dell’anno, con la debacle riguardante la stagione invernale che ha causato un crollo del fatturato di 4 miliardi di euro”.

I numeri sono stati commentati da Vittorio Messina, presidente di Assoturismo: “Il 2021 sta cominciando ad assomigliare sempre di più al 2020 per il turismo: lo stop a Pasqua rappresenta l’ennesimo caso di “Ripartenza svanita” dall’inizio di quest’anno. Fra le misure restrittive del Capodanno, il blocco della stagione sciistica all’ultimo secondo e l’istituzione di nuove Zone Rosse, la seconda ondata è costata all’Italia circa 19 miliardi di euro in consumi turistici. Un nuovo e grave colpo per tutta l’economia del nostro paese, non soltanto per il turismo. Ormai le imprese non lavorano più da un anno e non vedono una via d’uscita: il Decreto Sostegni si sta dimostrando deludente, le risorse messe a disposizione basterebbero soltanto a coprire le perdite pasquali. Gli interventi a sostegno delle imprese dovranno essere adeguati alla grave crisi che stiamo vivendo, quantomeno siamo rincuorati dalla promessa del premier Draghi di studiare nuovi stanziamenti”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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