Honda, Nissan e Mitsubishi: nasce il terzo colosso globale dell'auto

In una mossa che ridefinirà gli equilibri del settore automotive, Honda e Nissan hanno confermato oggi un piano di fusione che coinvolgerà anche Mitsubishi Motors, dando vita al terzo gruppo automobilistico più grande al mondo. L’accordo è stato annunciato in un comunicato congiunto delle aziende giapponesi, che hanno sottolineato come l’iniziativa rappresenti una risposta strategica alle sfide poste dall’avanzata dei produttori cinesi di veicoli elettrici e dall’introduzione di nuovi dazi negli Stati Uniti sotto la seconda amministrazione Trump.

Obiettivi della fusione
La nuova holding, che dovrebbe essere operativa entro giugno 2025, mira a consolidare le forze delle tre aziende per competere efficacemente nel segmento dei veicoli elettrici (EV). Honda e Nissan hanno sottolineato l'importanza della collaborazione per condividere i costi di ricerca e sviluppo e ottimizzare la produzione attraverso l’integrazione di componentistica comune. Questo approccio consentirà loro di ridurre le spese e migliorare la competitività in un mercato sempre più dominato da colossi come BYD e Tesla.
La fusione arriva in un momento critico per il settore automobilistico giapponese, che sta affrontando un calo delle vendite in mercati chiave come Cina e Stati Uniti. Honda, ad esempio, ha recentemente rivisto al ribasso le previsioni di utile per l'anno fiscale in corso, mentre Nissan ha annunciato tagli significativi alla propria forza lavoro e alla capacità produttiva globale.

Il contesto del mercato
La Cina, il più grande mercato al mondo per i veicoli elettrici, rappresenta una sfida particolare per i produttori giapponesi. I veicoli elettrici e gli ibridi plug-in costituiscono circa il 40% delle vendite di nuove vetture nel Paese, con BYD leader indiscussa grazie a vendite che hanno raggiunto 3,76 milioni di unità nei primi undici mesi del 2024. In confronto, Honda e Nissan hanno visto le loro vendite in Cina diminuire rispettivamente del 31% e dell’11% nello stesso periodo.
A livello globale, la fusione di Honda, Nissan e Mitsubishi darà vita a un gruppo con vendite combinate di circa 8 milioni di veicoli nel 2023, posizionandosi dietro Toyota e Volkswagen. L'iniziativa rappresenta una rara convergenza di interessi tra i principali attori dell’industria automobilistica giapponese, tradizionalmente noti per la loro forte indipendenza.

Le sfide e le opportunità
Nonostante l’ambizione del progetto, gli analisti avvertono che la fusione dovrà affrontare sfide significative. Oltre a coordinare le operazioni tra tre entità distinte, il nuovo gruppo dovrà investire massicciamente nello sviluppo di tecnologie avanzate per competere con rivali già consolidati nel settore EV (Electric Vehicle). L’integrazione delle piattaforme software per la gestione dei veicoli e delle infrastrutture di ricarica sarà cruciale per il successo dell’iniziativa.

Una risposta alla crisi
La fusione riflette una più ampia tendenza nell’industria automobilistica globale, dove le alleanze strategiche stanno diventando sempre più comuni per affrontare le sfide tecnologiche e normative. Con l’aumento della domanda di veicoli elettrici e l’evoluzione delle politiche climatiche, il settore è in rapida trasformazione, e solo i più innovativi saranno in grado di prosperare.

(Nella foto Makoto Uchida Ceo Nissan, Toshihiro Mibe Ceo Honda, Takao Kato Ceo Mitsubishi Motors)