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La BCE ferma i tagli, Lagarde: “Scenario incerto, monitoreremo i dati”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
La BCE ferma i tagli, Lagarde: “Scenario incerto, monitoreremo i dati”

La Banca Centrale Europea ha deciso di interrompere il ciclo di tagli avviato oltre un anno fa, lasciando invariato il tasso sui depositi al 2%. Dopo otto riduzioni consecutive, l’istituzione guidata da Christine Lagarde ha scelto di fermarsi per valutare l’evoluzione di uno scenario che definisce “eccezionalmente incerto”, con particolare riferimento ai rischi legati ai dazi internazionali e alle tensioni geopolitiche. La decisione, attesa dai mercati ma accompagnata da interrogativi, segna una fase di transizione nella politica monetaria europea, sospesa tra prudenza e cautela strategica.

La BCE ferma i tagli, Lagarde: “Scenario incerto, monitoreremo i dati”

Durante la conferenza stampa seguita al consiglio direttivo della BCE, la presidente Christine Lagarde ha spiegato che l’economia dell’Eurozona mostra segnali di tenuta, pur in presenza di fattori di rischio non trascurabili. “L’inflazione si è stabilizzata attorno al nostro obiettivo del 2%, ma i rischi legati alla domanda globale, alle tensioni commerciali e all’evoluzione dei tassi d’interesse internazionali ci impongono una pausa”, ha affermato. La numero uno dell’Eurotower ha ribadito che le prossime mosse dipenderanno esclusivamente dall’analisi dei dati: “Non ci impegniamo in alcuna direzione predefinita, ogni decisione sarà presa riunione dopo riunione”.

Lo spettro dei dazi pesa sulle scelte di politica monetaria

Nel comunicato ufficiale, la BCE fa riferimento esplicito ai dazi doganali come uno dei principali elementi di incertezza. Il contesto attuale, dominato dalle negoziazioni tra Stati Uniti e Unione Europea e dal rischio di una guerra commerciale con la Cina, impone una maggiore attenzione all’equilibrio tra crescita e stabilità dei prezzi. Il nuovo atteggiamento assertivo dell’amministrazione Trump, che ha chiesto tagli significativi ai tassi negli Stati Uniti, e la volatilità delle esportazioni europee rendono complessa ogni previsione. Gli analisti ritengono che la BCE voglia evitare manovre affrettate che potrebbero compromettere la credibilità conquistata nell’ultimo biennio.

Mercati europei incerti, Wall Street chiude mista

La decisione della BCE ha avuto effetti contrastati sui mercati finanziari. Le Borse europee hanno chiuso in ordine sparso: Milano e Francoforte in lieve calo, Parigi stabile, Madrid leggermente positiva. Anche Wall Street ha mostrato un andamento altalenante, riflettendo la tensione accumulata nei giorni precedenti. A scuotere in particolare il listino tecnologico è stato il crollo del titolo Tesla, che ha perso l’8,20% dopo la diffusione di una trimestrale inferiore alle attese e voci di un rallentamento nella produzione dei nuovi modelli. L’incertezza monetaria si somma così a quella industriale, alimentando un clima di cautela generalizzata tra gli investitori.

Inflazione sotto controllo ma la BCE resta vigile

Il dato sull’inflazione, che si attesta esattamente al 2%, ha rappresentato uno dei pochi elementi rassicuranti nella giornata. “Non siamo né troppo sopra né troppo sotto, ma questo equilibrio resta fragile”, ha ammonito Lagarde. In molti leggono la decisione di mantenere i tassi come un messaggio di responsabilità, teso a evitare una nuova fiammata dei prezzi nel caso di un’accelerazione improvvisa della domanda. La BCE continuerà anche i reinvestimenti dei titoli in scadenza nell’ambito del programma APP, mantenendo una linea prudente ma flessibile in attesa dei prossimi dati macroeconomici.

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