• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Bolla AI, debito Usa e stablecoin: rischio tempesta su finanza globale

- di: Matteo Borrelli
 
Bolla AI, debito Usa e stablecoin: rischio tempesta su finanza globale
Come l’intelligenza artificiale, un debito crescente e le valute digitali minacciano i mercati — con un ruolo decisivo di Trump.

Nel 2025, più di un segnale — corsa ai titoli legati all’intelligenza artificiale, un debito pubblico Usa in crescita vertiginosa, l’esplosione delle “stablecoin” e una deregolamentazione bancaria in stile anni ’20 — suggeriscono che il sistema finanziario globale potrebbe trovarsi sull’orlo di una crisi concatenata. Dietro molte di queste tendenze c’è l’azione politica e normativa dell’amministrazione del Donald Trump. Ma quanto è reale il pericolo? E che cosa potrebbe succedere davvero? Scaviamo nel dettaglio.

La corsa all’intelligenza artificiale: una bolla gonfiata e pericolosa

Il boom — e l’hype — dell’intelligenza artificiale ha risucchiato verso l’alto quotazioni e capitalizzazione di Borsa. Ma dietro la crescita esplosiva c’è un avvertimento crescente: molti economisti avvertono che i profitti promessi sono lontani anni luce e che ciò che si sta acquistando oggi non corrisponde a valore reale nel lungo termine. Se gli investimenti rallentano o gli utili stentano, la caduta potrebbe essere fragorosa.

Secondo alcuni rapporti, l’“AI-mania” ha concentrato una parte sproporzionata della crescita economica del 2025, ma i bilanci reali molte volte mostrano perdite o margini molto distanti dalle attese speculative. In un tale contesto, la fragilità del sistema finanziario emerge con chiarezza: basta un segnale negativo per scatenare vendite a catena.

Debito Usa: l’elefante nella stanza

Un nodale fattore di rischio è il debito pubblico statunitense, che continua a salire in modo vertiginoso. Le ultime manovre fiscali e gli sgravi — sostenuti dall’amministrazione Trump — hanno accentuato il fenomeno. Alcuni analisti stimano che entro pochi anni il debito Usa potrebbe toccare la soglia del 140% del PIL. Questo scenario mette in discussione la capacità di Washington di finanziarsi senza ricorrere a rendimenti magari insostenibili o a ulteriori emissioni di titoli di Stato.

Se la fiducia nel debito Usa vacilla, i riflessi potrebbero essere profondi sui mercati globali: titoli del Tesoro meno appetibili, rendimenti in ascesa, e una riduzione della domanda da parte di investitori internazionali. In un momento del genere, la stabilità globale traballa.

Stablecoin: la nuova spine mondiale

Le stablecoin — criptovalute il cui valore è ancorato a dollaro o altre riserve ritenute “sicure” — sono diventate un pilastro centrale della finanza digitale. Il mercato globale delle stablecoin oggi supera i 280 miliardi di dollari.

Con l’entrata in vigore del GENIUS Act (approvato e firmato nella estate 2025), le banche e gli istituti finanziari Usa possono emettere stablecoin regolate, aumentando la domanda di titoli di Stato Usa come garanzia.

Il problema? Se gli investitori perdono fiducia — per un crollo delle Borse, un aumento dei tassi o un rallentamento economico — l’unico modo per garantire i riscatti è vendere in fretta le riserve: spesso buoni del Tesoro. Una simulazione del settore teme che una “corsa agli sportelli virtuali” possa causare un crollo simultaneo dei mercati delle obligazioni, delle valute e mettere in difficoltà le banche esposte.

Non è teoria: l’impatto delle stablecoin sul mercato dei Treasury è già emerso. Alcuni studi accademici mostrano che la domanda crescente da parte di emittenti di stablecoin come Tether può abbassare i rendimenti dei titoli a breve termine e alterare i meccanismi tradizionali del debito pubblico Usa.

Banche Usa al minimo di guardia: la deregolamentazione di Trump

Un capitolo chiave riguarda le banche. L’amministrazione Trump — nello sforzo di stimolare credito e investimenti — ha avviato una riduzione dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori per le banche, una mossa che libererebbe fino a 2.600 miliardi di dollari di nuovi prestiti e titoli di Stato in portafoglio.

Ma tutto questo avviene in un contesto molto fragile. Dopo il dissesto della Silicon Valley Bank nel 2023, la comunità finanziaria aveva chiesto rigore e prudenza. Smantellare difese prudenziali quando si convive con un debito pubblico record e una finanza a rischio — con stablecoin che comprano titoli e criptovalute — appare una strategia dal rischio elevato.

Allarme dalle banche centrali: rischio contagio globale

Non sono solo voci isolate. La Banca centrale europea (BCE) ha ufficializzato preoccupazioni crescenti: secondo Francoforte, l’intreccio tra debito Usa, stablecoin e mercati dei titoli di Stato rappresenta un potenziale “effetto contagio” che potrebbe travolgere non solo gli Stati Uniti ma l’intera finanza globale.

In Europa, il rischio è duplice: da una parte la fuga di capitali verso strumenti denominati in dollari; dall’altra la crescente dipendenza da infrastrutture di finanza privata. Diversi economisti — primo fra tutti il premio Nobel Jean Tirole — hanno già messo in guardia: se le stablecoin si sgonfiano, i governi potrebbero trovarsi costretti a salvataggi su scala globale.

Scenari: cosa potrebbe succedere davvero

  • Crisi a catena: un cedimento del mercato tech, un balzo dei rendimenti dei Treasury, o una perdita di fiducia nelle stablecoin potrebbero innescare vendite massicce, deflussi di capitale e fallimenti bancari.
  • Rialzo dei tassi e collasso del debito: con un debito pubblico al 140% del PIL, ogni aumento dei rendimenti rende il servizio del debito proibitivo. Gli Stati Uniti potrebbero trovarsi costretti a tagli drastici oppure nuovi salvataggi del sistema finanziario.
  • Contagio globale: l’interconnessione tra stablecoin, dollaro, titoli Usa e finanza mondiale rende plausibile un’ondata di instabilità con effetti significativi su Europa e mercati emergenti.

Un monito: non è fantascienza, è allarme reale

Il quadro è complesso e per molti versi inquietante. Le leve che lo muovono sono concrete: debito, deregolamentazione, finanza digitale e fiducia. Non si può escludere che, sotto la superficie del boom economico e tecnologico, si stia preparando una valanga. Il sistema — oggi — sembra proprio in bilico.

 
Notizie dello stesso argomento
Trovati 86 record
03/12/2025
Netflix rilancia per Warner Bros Discovery sfidando Paramount e Comcast
Netflix alza la sua offerta per gli asset di Warner Bros Discovery, sfidando Paramount Sky...
03/12/2025
Wall Street chiude in rialzo, Asia apre cauta tra dati e Fed
Dow Jones, Nasdaq e S&P 500 chiudono in rialzo. Asia apre mista tra attese su Fed, BoJ e n...
02/12/2025
Qivalis, la stablecoin delle banche europee sfida il dollaro
Dieci banche europee lanciano Qivalis, stablecoin in euro regolamentata MiCAR. Pagamenti i...
02/12/2025
Borse Ue miste, Milano tiene e brillano Lottomatica e Generali
Borse europee miste il 2 dicembre 2025: Milano chiude in lieve rialzo con Ftse Mib sostenu...
02/12/2025
Consap e Gruppo BCC Iccrea: accordo per promuovere la diffusione dei Fondi Studio e Prima Casa
Consap e Gruppo BCC Iccrea: accordo per promuovere la diffusione dei Fondi Studio e Prima ...
02/12/2025
Intesa Sanpaolo sostiene la crescita di Yachtline 1618 con un finanziamento da 35 milioni
Intesa Sanpaolo sostiene la crescita di Yachtline 1618 con un finanziamento da 35 milioni
Trovati 86 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720