Borse asiatiche incerte, il gas vola ai massimi da due anni. Su anche oro e petrolio
- di: Bruno Coletta

I mercati asiatici hanno registrato performance contrastanti nella seduta odierna, influenzati da una serie di fattori economici e geopolitici.
Andamento delle principali Borse asiatiche
• Tokyo: L’indice Nikkei 225 ha chiuso con un lieve incremento dello 0,04%, attestandosi a 38.801,17 punti. Gli investitori rimangono cauti a causa delle tensioni commerciali globali e dell’apprezzamento dello yen, che potrebbe penalizzare le esportazioni giapponesi.
• Hong Kong: Il mercato ha mostrato un rialzo significativo, con l’indice Hang Seng in aumento di oltre l’1,5%. Titoli tecnologici di rilievo come Alibaba, Baidu e Xiaomi hanno contribuito a questo progresso, registrando rispettivamente incrementi del 4%, 3,5% e 1,5%.
• Shanghai: L’indice Shanghai Composite ha segnato un progresso dello 0,61%, sostenuto da dati economici positivi e da politiche monetarie favorevoli.
• Seoul: Il KOSPI ha registrato una flessione dello 0,58%, influenzato dalle preoccupazioni per possibili nuovi dazi statunitensi su acciaio e alluminio, che potrebbero colpire l’industria siderurgica sudcoreana.
• Mumbai: L’indice BSE Sensex ha chiuso in leggero calo dello 0,05%. Gli investitori attendono con interesse le prossime mosse della Reserve Bank of India, con aspettative di un possibile taglio dei tassi d’interesse per stimolare l’economia.
Mercato delle valute
Sul fronte valutario, lo yen giapponese continua a rafforzarsi, scambiando a 151,80 contro il dollaro e a 156,60 contro l’euro. Questo apprezzamento è alimentato dalle aspettative di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Banca del Giappone.
L’euro rimane sotto la soglia di 1,0350 dollari, riflettendo una certa debolezza rispetto al biglietto verde.
Materie prime
• Oro: Il metallo prezioso continua la sua corsa al rialzo, con il contratto spot che passa di mano a 2.889,40 dollari l’oncia, registrando un incremento dello 0,99%. Il contratto con consegna ad aprile sfiora i 3.000 dollari, attestandosi a 2.909,70 dollari l’oncia (+0,77%).
• Petrolio: I prezzi del greggio sono in aumento. Il WTI è quotato a 71,47 dollari al barile (+0,66%), mentre il Brent si attesta a 75,16 dollari al barile (+0,67%).
• Gas naturale: Il prezzo del gas in Europa ha raggiunto i massimi degli ultimi due anni, con i futures in rialzo di quasi il 4%, toccando i 58 euro. Questo aumento è dovuto alle temperature più rigide che accelerano l’esaurimento degli stoccaggi e alle minacce di nuovi dazi statunitensi che influenzano le forniture globali.