Le Borse europee hanno chiuso in deciso rialzo il 23 aprile 2025, trainate dalle rassicurazioni del presidente statunitense Donald Trump su due fronti cruciali: la guerra commerciale con la Cina e la leadership della Federal Reserve.
A Milano, il FTSE MIB ha guadagnato l’1,5%, mentre Francoforte ha registrato un balzo del 3,4%, seguita da Parigi (+2,55%), Madrid (+1,6%) e Londra (+1,15%). Al di là dell’Atlantico, Wall Street ha accelerato: il Dow Jones è salito del 2,5% e il Nasdaq ha messo a segno un +4%.
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Trump apre al dialogo: “Tariffe alla Cina ridotte, ma non azzerate”
In una conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha annunciato che i dazi sulle importazioni cinesi, attualmente al 145%, saranno “sostanzialmente ridotti”, pur precisando che “non saranno azzerati”. Questa mossa segna un’inversione di tendenza rispetto alla linea dura adottata finora e ha alimentato l’ottimismo degli investitori.
Il presidente ha inoltre assicurato di non avere intenzione di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve, dissipando le preoccupazioni sull’indipendenza dell’istituzione monetaria.
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Reazioni internazionali: Pechino apre al dialogo, ma con cautela
La Cina ha accolto con favore le dichiarazioni di Trump, sottolineando che le “porte sono spalancate” per i colloqui con Washington. Tuttavia, il presidente Xi Jinping ha ribadito che le guerre commerciali danneggiano tutte le nazioni e ha accusato gli Stati Uniti di minare il sistema commerciale globale.
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Effetti sui mercati: rally dei titoli tecnologici e del lusso
Le prospettive di una distensione nei rapporti USA-Cina hanno innescato acquisti sui titoli tecnologici e del lusso. In Europa, SAP ha guadagnato il 10,82%, STMicroelectronics il 6,71% e Capgemini il 3,83%. Nel settore del lusso, Puma è salita del 5%, Pandora del 4,84% e LVMH del 4%.
A Milano, brillano Prysmian (+6,99%), Amplifon (+5,3%) e Iveco (+5,24%). Tra i titoli a media capitalizzazione, spiccano WIIT (+19,03%) e Ariston Holding (+10,36%).
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Indicatori macroeconomici: spread in calo, oro e petrolio giù
Lo spread tra BTP e Bund tedeschi si è attestato a 108 punti base, in calo di 4 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%. Il dollaro si è rafforzato, mentre l’oro ha perso l’1,17% a 3.291,27 dollari l’oncia e il petrolio WTI è sceso dell’1,65% a 62,61 dollari al barile.
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Prospettive future: cautela e attesa per ulteriori sviluppi
Gli analisti invitano alla prudenza, sottolineando che, sebbene le dichiarazioni di Trump abbiano rassicurato i mercati, la situazione rimane fluida. La Cina ha espresso disponibilità al dialogo, ma ha anche avvertito che non cederà a pressioni. La comunità internazionale osserva con attenzione l’evolversi della situazione, consapevole che un accordo tra le due superpotenze è fondamentale per la stabilità economica globale.