Borse: i mercati asiatici chiudono bene la settimana di contrattazioni

- di: Redazione
 
Le borse asiatiche sono andate oggi tutte in terreno positivo, seguendo il buon andamento di ieri di Wall Street, che ha beneficiato dell'ondata di ottimismo per i rapporti che suggeriscono che l'economia e i profitti aziendali potrebbero andare meglio di quanto temuto.

Borse: i mercati asiatici chiudono bene la settimana di contrattazioni

Il benchmark giapponese Nikkei 225 è salito di quasi lo 0,1% per finire a 27.382,56. Lo S &P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,3% a 7.493,80. Il Kospi della Corea del Sud ha segnato un + 0,6% a 2.484,02. L'Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,3% a 22.634,93. I mercati sono rimasti chiusi a Shanghai per le festività del capodanno lunare. Le azioni sono salite a Wall Street al livello più alto in quasi otto settimane dopo che il Dipartimento del Commercio ha riferito che l'economia statunitense è cresciuta a un ritmo annuo del 2,9% (contro il 2,3% previsto dagli economisti) nell'ultimo trimestre, chiudendo il 2022 con slancio nonostante le politiche anti-inflazione della Federal Reserve, con l'aumento dei tassi di interesse, faccia ancora temere una imminente recessione. L'S &P 500 è salito dell'1,1% raggiungendo il suo massimo dal 2 dicembre, a 4.060,43.

Il Dow è salito dello 0,6% a 33.949,41 e il Nasdaq composite ha guadagnato l'1,8% a 11.512,41. I rapporti resi noti ieri hanno anche mostrato che gli ordini di beni di lunga durata dalle fabbriche si sono rafforzati più del previsto a dicembre e meno lavoratori hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione rispetto a quanto previsto la scorsa settimana. Sul fronte degli utili, i rapporti di alcune grandi aziende orientate alla tecnologia hanno contribuito a creare ottimismo, dopo il pessimismo generato, mercoledì, dalle previsioni scoraggianti di Microsoft.
Nel commercio di energia, il greggio USA di riferimento è salito di 33 centesimi a 81,34 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale dei prezzi, ha guadagnato 35 centesimi a 87,82 dollari al barile a Londra.
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