Borse: mercati asiatici nervosi, dopo che Wall Street ha recuperato la perdita iniziale

- di: Redazione
 
Giornata nervosa per i mercati azionari asiatici, che hanno risentito dell'incertezza che regna sulle economie globali, per le quali il rischio recessione è latente dopo le vigorose scelte fatte dalle banche centrali come strumento di lotta all'inflazione. Ieri Wall Street ha chiuso senza grandi sussulti, dopo avere recuperato i dati molto negativi di inizio contrattazioni.

Borse: mercati asiatici nervosi dopo il recupero di Wall Street

Negli economisti, sia pure con grande prudenza, sembra farsi strada l'ottimismo sul fatto che le economie, nonostante la stretta sui tassi di interesse, riescano ad evitare di cadere in recessione. Comunque, nella prossima seduta della Federal Reserve dovrebbe essere deciso un altro aumento dei tassi, seppure contenuto (0,25 punti percentuali, contro i 0,75 precedenti). Mentre le borse asiatiche sono chiuse, cos' come quelle australiana e indiana, l'Hang Seng di Hong Kong è salito dell'1,9% a 22.464,77, mentre il Nikkei 225 di Tokyo ha perso lo 0,1% a 27.362,75. Il Kospi di Seul ha guadagnato l'1,5% a 2.465,64. Nuova Zelanda, Singapore e Jakarta sono avanzate, mentre Bangkok e Kuala Lumpur sono diminuite.

Ieri a Wall Street, in chiusura di giornata, l'indice di riferimento S &P 500 ha perso meno dello 0,1% a 4.016,22 dopo il rimbalzo da una perdita mattutina dell'1,7%. Il Dow Jones Industrial Average ha recuperato da un calo simile per finire meno dello 0,1%, a 33.743,48. Il composito Nasdaq è sceso di 20,91 punti, o dello 0,2%, a 11.313,36.
Microsoft ha contribuito ad aprire la strada al ribasso dopo aver previsto guadagni inferiori al previsto. È sceso del 4,6% all'inizio della giornata, ma ha recuperato per finire in ribasso dello 0,6%.
Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento è salito di 25 centesimi a 80,40 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base del prezzo per il commercio internazionale di petrolio, ha guadagnato 9 centesimi a 86,28 dollari al barile a Londra.
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