Partì tutto da Camilleri: 23 anni fa la prima transazione online con carta di credito in Italia

- di: Redazione
 
Al giorno d'oggi e specialmente dopo l'anno e mezzo passato dallo scoppio della pandemia, gli acquisti online sono diventati prassi e nella mente dei consumatori italiani sono ormai equiparati a quelli fatti nei negozi "fisici". Ma come tutte le innovazioni, c'è sempre un punto di inizio e il nostro risale a 23 anni fa.

Il 3 giugno del 1998 infatti, un utente dalla California decise di comprare sul sito di IBS, il libro di Andrea Camilleri "La concessione del telefono", in quello che diventerà il primo acquisto online con carta di credito in Italia, a due anni e mezzo dall'apertura del mercato internet nel nostro Paese grazie all'apertura del cybermarket di Olivetti Telemedia.

Proprio in occasione di questa importante data, Espresso Communication ha effettuato un approfondimento che va ad analizzare l'evoluzione dell'e-commerce in Italia: stando a quanto riportato dal Salesforce Shopping Index, gli acquisti online nel nostro Paese hanno avuto l'aumento percentuale più alto d'Europa nell'anno della pandemia (+78%). Nel primo trimestre 2021, l'e-commerce globale è salito del 58% su base annua, dato che impenna rispetto al +17% del primo trimestre dell'anno precedente.

Secondo un'analisi di Casaleggio Associati, nel 2004 questo settore raggiunse un valore di 1,6 miliardi di euro: questo valore è arrivato a 48,25 miliardi nel 2020 e con questo aumento, è dovuta salire anche l'attenzione verso la sicurezza delle transazioni digitali. Lo Studio di Espresso Communication spiega che da gennaio sono state introdotte direttive in materia come "la Strong Customer Authentication (SCA) e la tecnologia 3-D Secure (3DS), le quali richiedono informazioni aggiuntive e un’autenticazione a due fattori per verificare l’identità e procedere all’acquisto. A livello corporate, le aziende che lavorano attraverso e-commerce devono rispettare la normativa GDPR, il Regolamento europeo che mira a proteggere i dati personali degli utenti".

L'evoluzione del business dovuta alla pandemia ha portato diverse aziende a portare la propria attività online, andando quindi a doversi adeguare alle nuove funzioni di sicurezza nell'ambito della Direttiva Europea sui Servizi di Pagamento: dal 1 gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova normativa per la sicurezza dei pagamenti digitali che obbliga le piattaforme a implementare nelle procedure di pagamento anche la Strong Consumer Authentification (che obbliga agli utenti la doppia verifica al momento dei pagamenti). A essa si aggiunge la tecnologia 3-D Secure (3DS) per proteggere gli utenti da frodi come il fishing, aggiungendo un altro passaggio di autenticazione permettendo alle banche e ai negozi di verificare che a fare l'acquisto sia il proprietario della carta.

L'approfondimento termina con un elenco in cui vengono descrittele "5 tipologie di attacchi hacker più diffuse sugli e-commerce":
1. Scalping: bot che acquistano articoli in edizione limitata per venderli in seguito a un prezzo più alto;
2. Scraping: appropriazione di testi e informazioni dalle pagine web, senza chiedere il consenso dell’utente finale, per rivenderle nel deep web;
3. Backdoor: metodo per eludere la procedura d’accesso al server dell’e-commerce;
4. Download drive-by: l’hacker può inserire degli script sul sito e-commerce di un altro utente per fare in modo che i visitatori scarichino software a loro insaputa;
5. Clickjacking: tecnica informatica fraudolenta che induce gli utenti a fare clic su qualcosa di diverso da quello che si aspettano.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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