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Coldiretti: “Il cibo è la prima ricchezza del Paese, vale 20 manovre finanziarie”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Coldiretti: “Il cibo è la prima ricchezza del Paese, vale 20 manovre finanziarie”

Il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia, una filiera che muove 707 miliardi di euro, dai campi all’industria, dalla ristorazione alla grande distribuzione. Un valore che equivale a più di venti leggi di bilancio nazionali. È quanto emerge da una analisi Coldiretti diffusa in occasione dell’apertura del XXIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato insieme a The European House – Ambrosetti a Roma, al Casino dell’Aurora Pallavicini di Palazzo Rospigliosi.

Coldiretti: “Il cibo è la prima ricchezza del Paese, vale 20 manovre finanziarie”

Secondo Coldiretti, la filiera agroalimentare italiana non è solo una questione di identità culturale, ma un motore economico centrale per il Paese. Il Made in Italy a tavola dà lavoro a 4 milioni di persone, sostenuto dall’attività di 700mila imprese agricole e da una rete produttiva capace di generare valore e occupazione lungo tutta la catena.

Nel 2024 l’Italia ha registrato un valore aggiunto agricolo di oltre 42 miliardi di euro, il più alto dell’Unione europea. In termini di produttività, il valore generato per ettaro è vicino ai 3.000 euro, il doppio della Francia e due terzi in più della Germania, confermando la leadership del Paese nel settore primario.

“Ogni euro in agricoltura ne genera quattro di sviluppo”
Il dato, sottolinea Coldiretti, si traduce in una leva di crescita concreta. Secondo le stime della Fao, ogni euro investito in agricoltura produce quattro euro di sviluppo economico.
“Il cibo italiano – spiegano da Coldiretti – non è solo tradizione e cultura, ma un asset strategico per la competitività e la sostenibilità del Paese. In un mondo in trasformazione, la sicurezza alimentare è anche sicurezza economica.”

Qualità e sostenibilità: i primati italiani
L’Italia si conferma leader europea nella qualità agroalimentare. Sono 328 le specialità Dop, Igp e Stg riconosciute, a cui si aggiungono 529 vini a denominazione d’origine e 5.547 prodotti alimentari tradizionali.
A questi si affianca Campagna Amica, la più ampia rete di mercati agricoli a vendita diretta d’Europa, e il primato nel biologico, con 84mila aziende agricole attive e in crescita costante.

La superficie agricola utilizzata ammonta a 12,5 milioni di ettari, pari al 42% del territorio nazionale: quasi la metà dell’Italia è, di fatto, gestita dagli agricoltori.

L’agricoltura come infrastruttura economica
Coldiretti definisce l’agricoltura “una grande infrastruttura economica e sociale”, in grado di generare valore lungo tutta la filiera e di sostenere la reputazione del Paese all’estero.
“La sfida – sottolineano gli analisti del Forum – è continuare a investire nella filiera corta, nella tracciabilità e nella sostenibilità, garantendo reddito agli agricoltori e qualità ai consumatori.”

L’agroalimentare, un pilastro della crescita
Con un peso ormai paragonabile ai grandi comparti industriali, il settore agroalimentare si conferma uno dei pilastri dell’economia italiana. La forza del modello produttivo, basato su innovazione, tradizione e sostenibilità, fa dell’Italia non solo un marchio di eccellenza, ma un laboratorio europeo per la transizione alimentare.

“Il cibo è il nostro vero oro verde – conclude Coldiretti –. Dobbiamo difenderlo e valorizzarlo come la più importante infrastruttura economica nazionale.”

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