Bonus 150 euro, la nuova indennità del Dl Aiuti ter

- di: Barbara Leone
 
Una misura introdotta per aiutare lavoratori, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro a far fronte all'aumento dei prezzi. E’ il cosiddetto Bonus 200 euro, un sostegno economico istituito dagli articoli 31-32 del decreto legge del 17 maggio 2022, n. 50, il cosiddetto Decreto Aiuti. L’indennità “una tantum” è stata ufficializzata lo scorso dieci agosto, dopo che il Ministro del Lavoro Orlando ha firmato il Decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concedere l'indennità anche per i lavoratori autonomi. Il governo ha stanziato per l'indennità 600 milioni di euro, di cui 95,6 per i professionisti. Il 13 settembre scorso la Corte dei Conti ha dato il via libera al Decreto attuativo del Bonus 200 euro, e dunque si avvicina la data di avvio della presentazione delle domande, in modalità telematica, che dovrebbe essere lunedì 26 settembre 2022 alle ore 12.00. Si attende infatti la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto attuativo e, a seguire, l'Inps e gli Enti pensionistici privati renderanno disponibile la procedura per la richiesta del sussidio.

Bonus 150 euro, la nuova indennità del Dl Aiuti ter

Nel nuovo Decreto Aiuti ter il governo ha previsto per il mese di novembre un nuovo bonus "una tantum" da 150 euro per quasi 22 milioni di italiani, dai dipendenti ai pensionati, dai co.co.co a colf e badanti, con reddito fino a 20mila euro (e non 35mila come per il precedente). Il Decreto, in attesa di essere pubblicato in Gazzetta, ha stanziato circa 3,2 miliardi per l'indennità ed è destinato a: lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro, che riceveranno il sussidio automaticamente nella busta paga. L'indennità spetta una sola volta (anche nel caso di più rapporti di lavoro), non è cedibile, sequestrabile o pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. Le risorse sono poco più di un miliardo per il 2022, per una platea di 6,66 milioni di persone. Per i pensionati il Bonus arriverà direttamente dall'Inps a novembre. Per averlo bisogna: essere residenti in Italia, essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e con reddito assoggettabile ad Irpef (al netto dei contributi) non superiore ai 20mila euro per il 2021. Sono stati stanziati 1,24 miliardi per il 2022, per una platea di 8,3 milioni di persone.

Le colf ed i disoccupati già beneficiari del bonus 200 euro riceveranno, senza domanda e senza tetto, l'indennità dall'Inps a novembre. L'Istituto erogherà i 150 euro anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi e a coloro che nel 2022 hanno l'indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021. Per richiedere il Bonus Co.Co.Co. dottorandi e assegnisti di ricerca devono seguire le seguenti voci: non devono essere titolari del bonus 200 euro, non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, il reddito massimo è di 20mila euro. Per i lavoratori stagionali a tempo e intermittenti, così come per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo sono richieste: domanda, tetto di 20mimila euro e almeno 50 giornate lavorative nel 2021. Le famiglie con Reddito di cittadinanza riceveranno il sussidio d'ufficio con il beneficio di novembre, a patto che nel nucleo non ci siano beneficiari di altre indennità. Gli autonomi senza P.Iva avranno l'indennità come gli incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari del bonus 200 euro.

Per il lavoratori autonomi e professionisti è previsto che l'indennità da 200 euro del Dl Aiuti bis (per redditi fino a 35mila euro) venga aumentata di 150 euro a condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20mila euro. È stato inoltre incrementato di altri 412,5 milioni (per circa 2,75 milioni di persone) il limite di spesa del Fondo per l'indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, i quali non hanno ancora ricevuto nemmeno il precedente bonus, ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo: solo successivamente gli enti potranno rendere disponibile la procedura per l'invio delle domande. Misura faro del provvedimento è il Bonus da 200 euro. Per i lavoratori autonomi la misura è finanziata sulle risorse del fondo istituito nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con una dotazione di 600 milioni di euro per il 2022. Le modalità di erogazione saranno stabilite da un Decreto apposito che verrà messo a punto dal Ministero del Lavoro. Ad oggi sono oltre 3 milioni i lavoratori autonomi e professionisti ancora in attesa di conoscere tempi e modalità per accedere al Bonus.

Sul Bonus di 200 euro per i lavoratori indipendenti, Confcommercio ha ribadito la necessità che il governo pubblichi, in tempi rapidi, il Decreto interministeriale attuativo con le modalità di erogazione, "così da consentire la piena fruibilità dell’aiuto entro il mese di settembre ed in via automatica, come avvenuto per i lavoratori dipendenti, senza ricorrere a modalità di presentazione delle domande che, come nel caso di un eventuale click day, renderebbero più difficile l’accesso alla misura, generando iniquità all’interno della stessa platea degli aventi diritto". Ad oggi sono oltre 3 milioni i lavoratori autonomi e professionisti in attesa di conoscere tempi e modalità per accedere all'indennizzo. Tra le altre misure previste nel Decreto legge Aiuti figurano anche: un buono per i trasporti pubblici da 60 euro, utilizzabile fino a dicembre, che verrà erogato in modalità informatica. Sono previsti anche: poteri speciali al commissario per il Giubileo, con la possibilità di realizzare il termovalorizzatore a Roma; la cessione multipla dei crediti edilizi da parte delle banche (ma potranno cederli solo ai propri clienti professionali o agli istituti capogruppo); aiuti alle imprese danneggiate dalla guerra; fondi per mitigare il caro-materiali negli appalti pubblici. L’approvazione definitiva del Decreto Aiuti mette al sicuro i 500 milioni di euro a favore dell’autotrasporto.

“Il Governo mantiene l’impegno assunto con la categoria e alle imprese dell’autotrasporto verrà concesso il credito d’imposta”, ha commentato il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, che guida anche la Fai (Federazione degli Autotrasportatori Italiani), che sottolinea come il tema del caro gasolio legato all’autotrasporto sia stato citato in ben otto interventi nel corso degli interventi dei senatori in occasione del voto di fiducia sul provvedimento. “È sicuramente un risultato importante, che dimostra la positività del confronto con il Governo, che adesso continuerà sul fronte delle regole sul lavoro e per la sicurezza nel settore, così come previsto dal protocollo d’intesa”, ha aggiunto Uggè, che non ha risparmiato una stoccata a chi non ha creduto nella forza del dialogo: “Evitiamo che i diffusori di menzogne possano ingannare i trasportatori, perché ora i fondi per i maggiori costi sostenuti dalle imprese per il caro gasolio ci sono. I 500 milioni approvati al Senato vanno ad aggiungersi ai circa 400 milioni già stanziati precedentemente alle imprese”.

“Con l'approvazione del Dl aiuti al Senato - ha ricordato Fipe-Confcommercio - diventa legge il tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti (bar, ristoranti, esercizi di vicinato, supermercati e ipermercati) nelle gare per l'acquisto dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici. La prossima gara Consip del valore di oltre 1,2 miliardi di euro - sottolinea - sarà quindi il vero banco di prova per valutare l'efficacia di queste nuove regole nel segnare una profonda discontinuità con le precedenti gare che hanno portato a commissioni addirittura superiori al 21 per cento”. Si tratta “del primo risultato del lavoro che ha visto unite le associazioni della ristorazione e del commercio (Ancc-Coop, Ancd-Conad, Federdistribuzione, Fida, Fiepet-Confesercenti e Fipe-Confcommercio) per rispondere al disagio di migliaia di imprese costrette a pagare una tassa occulta del valore di centinaia di milioni di euro per assicurare il servizio ai lavoratori che utilizzano ogni giorno il buono pasto”.

Il secondo obiettivo, prosegue la Federazione, è “quello della riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, per intervenire anche sulle gare private che oggi non sono interessate dal provvedimento appena approvato e che, tuttavia, valgono due terzi del mercato. Occorre adottare modelli di regolazione mutuati da altri Paesi europei, mettendo al centro la salvaguardia del valore reale del buono pasto, da quando viene acquistato dal datore di lavoro a quando viene speso dal lavoratore. Ed è bene ricordare che questo strumento prevede già importanti vantaggi sia per il datore di lavoro con la decontribuzione, sia per il lavoratore con la defiscalizzazione”. In vista della prossima legge di bilancio, conclude Fipe, “proseguirà l'interlocuzione con il Mef per porre fine alle pesanti distorsioni che oggi caratterizzano il mercato dei buoni pasto in Italia”. Soddisfatto anche il presidente Univendita Confcommercio, Ciro Sinatra: “Con il Dl aiuti si focalizzano il ruolo e la figura professionale degli incaricati di vendita abituali e viene giustamente erogata anche a essi l'indennità una tantum da 200 euro qualora abbiano superato i 5mila euro di reddito nel 2021 e siano titolari di partita Iva - ha dichiarato Sinatra -. Il testo include nel beneficio gli incaricati che avevano ricevuto le indennità onnicomprensive una tantum dei decreti Sostegni e Sostegni bis".

Sinatra aggiunge che "si tratta di notizie positive per il settore, la vendita diretta a domicilio è giustamente considerata quale tessera importante del commercio, motore primario di crescita e di sviluppo del Paese”. Il provvedimento, ha detto in conclusione - stimola anche la "riqualificazione degli addetti del comparto con i patti territoriali dell'alta formazione per le imprese, che le università possono stringere con aziende, enti, istituzioni, altri atenei o amministrazioni pubbliche” e “istituisce il Fondo per l'indennità una tantum per gli autonomi o professionisti, con una dotazione da 500 milioni per il 2022”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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