Dalle 9 ai Giardini del Frontone fino alla Rocca Maggiore: una giornata che unisce città, scuole e associazioni con il motto “Imagine all the people”.
(Foto: la precedente edizione della Marcia fondata da Aldo Capitini).
Domani, domenica 12 ottobre 2025, si marcia da Perugia ad Assisi. Ventiquattro chilometri, una scia di striscioni e passi condivisi, un messaggio netto: fraternità come alternativa alla guerra. L’edizione 2025 della PerugiAssisi porta un claim che suona come un impegno: “Imagine all the people”. Non è uno slogan, è la bussola che riporta al centro dignità, diritti e responsabilità di ciascuno.
Il filo rosso dell’edizione 2025
La Marcia nasce dall’energia di associazioni, scuole e amministrazioni: una rete civica che si allarga e che traduce la parola “pace” in pratiche quotidiane: educazione, accoglienza, cooperazione internazionale.
Orari, percorso, arrivo
Si parte alle 9.00 dai Giardini del Frontone a Perugia. Il serpentone popolare attraversa Ponte San Giovanni e Bastia Umbra, tocca Santa Maria degli Angeli e risale verso Assisi. Arrivo previsto alle 15.00 alla Rocca Maggiore, dove sono attesi saluti e interventi; chiusura alle 16.30.
Le adesioni raccolte alla vigilia superano quota 500 organizzazioni, con quasi 200 scuole e oltre 250 enti locali: una geografia che racconta la vitalità di una tradizione nata nel 1961 e tuttora capace di parlare al presente.
La novità: la marcia delle bambine e dei bambini
Accanto al percorso principale prende forma la Marcia delle Bambine e dei Bambini per la Pace, ispirata all’appello di papa Francesco a rimettere l’infanzia al centro della cultura della pace. È un tassello educativo che sposta il baricentro dal solo “dire” al fare cittadinanza, coinvolgendo scuole e famiglie nello sguardo lungo della nonviolenza.
Voci, volti, responsabilità
La mattina è prevista una celebrazione alle 7.00 alla Basilica di San Pietro a Perugia. Nel pomeriggio, alla Rocca Maggiore, si alterneranno testimonianze del mondo associativo, della cultura e delle istituzioni, con momenti musicali e contributi internazionali che intrecciano memoria, arte e impegno civile.
La cornice umbra: logistica e accoglienza
Perugia e Assisi hanno predisposto viabilità dedicata e servizi potenziati (inclusa l’apertura anticipata del Minimetrò). L’Umbria si conferma laboratorio civico: volontariato capillare, protezione civile, dialogo tra amministrazioni.
Il segnale politico e culturale
Nel pieno di un contesto internazionale segnato da conflitti, la Perugia–Assisi non è un rito ma pressione democratica. Gli enti locali che sfilano accanto ai cittadini assumono impegni misurabili: educazione alla pace nelle scuole, corridoi umanitari, diplomazia delle città.
Alla Rocca: l’appello sulla crisi di Gaza
Nel pomeriggio, alla Rocca Maggiore, è atteso un momento dedicato alla crisi mediorientale con testimonianze di operatori umanitari, amministratori e artisti. L’appello è esplicito: “Fermate il genocidio di Gaza”, con richieste di cessate il fuoco, rispetto del diritto internazionale e protezione dei civili.
Consigli pratici per partecipare
Scarpe comode, acqua, cappellino, un telo per le soste. Rifiuti zero è la regola non scritta. Le famiglie possono spezzare il percorso a Bastia Umbra o ricongiungersi a Santa Maria degli Angeli. Per chi arriva da fuori: treno e navette locali. Prima di partire, verificare aggiornamenti su viabilità e chiusure.