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L’Opinione / IBL: Bollette, il governo trovi i fondi con gare per reti e dighe

- di: Jole Rosati
 
L’Opinione / IBL: Bollette, il governo trovi i fondi con gare per reti e dighe

(Foto: Carlo Stagnaro, Direttore delle ricerche IBL)

L’Istituto Bruno Leoni (IBL) – Idee per il Libero Mercato, rinomato network liberale e liberista, interviene nel dibattito sulla crisi energetica, sostenendo che i rincari di gas ed elettricità siano dovuti a fattori strutturali, non risolvibili con provvedimenti emergenziali. “Non possono essere risolti se non rimuovendone le cause profonde, che riguardano l’offerta di gas a livello globale”.
Secondo l’Istituto, una possibile soluzione risiede nell’attuazione della “gas release”, un meccanismo fermo da due anni che permetterebbe di aumentare la produzione domestica di gas e destinarla, a prezzo calmierato, ai grandi consumatori industriali. “Purtroppo al momento è tutto fermo perché non si riesce a superare il tabù delle trivelle in Adriatico”, sostiene l’IBL, evidenziando come le perforazioni potrebbero avvenire nel rispetto di rigorosi standard ambientali.
Per quanto riguarda le famiglie, l’Istituto sottolinea che un ampliamento indiscriminato dei bonus sociali non è la strada corretta: “Già oggi ne beneficiano 2,5 milioni di famiglie per l’elettricità e 1,5 milioni per il gas”. L’IBL propone invece una riforma dei bonus che tenga conto delle reali necessità energetiche delle famiglie e del loro modo concreto di consumo.
Sulle imprese, la posizione dell’Istituto è chiara: il governo può contrastare la deindustrializzazione seguendo l’esempio di paesi come Francia e Germania, ma dovrebbe prioritariamente attuare la gas release. Se poi l’esecutivo intende reperire ulteriori risorse, potrebbe rimettere in discussione decisioni recenti, come la proroga senza gara delle concessioni per la distribuzione elettrica e delle concessioni per le grandi derivazioni idroelettriche.In entrambi i casi, il canone concessorio potrebbe fornire i fondi che oggi il governo sta cercando disperatamente”, sostiene l’IBL.
In conclusione, l’Istituto Bruno Leoni critica l’approccio emergenziale del governo e propone una strategia di lungo periodo basata su riforme strutturali e maggiore concorrenza. “Il governo può scegliere se piangere miseria o regalare rendite. Non può fare entrambe le cose”, afferma con fermezza.


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