Descalzi (Eni): "Decarbonizzare i prodotti è la vera rivoluzione"

- di: Daniele Minuti
 
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha partecipato al convegno online organizzato in occasione della presentazione della Carta del Consumo Circolare, in collaborazioni con le Associazioni dei Consumatori italiani.

Nel suo intervento, l'ad ha toccato diversi argomenti come quello dell'importanza dell'economia circolare, dell'equilibrato rapporto fra sostenibilità a livello ambientale, sociale ed economica con gli stili di vita degli individui: "Questo è un percorso partito un anno e mezzo fa grazie all'Associazione dei Consumatori Italiani, con cui abbiamo lavorato anche tramite il supporto della Scuola Superiore di Sant'Anna per istituire un laboratorio di cooperazione: è una cosa fondamentale per noi, alla luce degli impegni di decarbonizzazione che abbiamo intrapreso in tutte le nostre attività, partendo dalla materia prima e dalla trasformazione, fino ad arrivare ai consumatori. Abbiamo intrapreso un cambiamento profondo, specie grazie alle tecnologie visto che anche i prodotti cambiano: verdi, decarbonizzati, si parte dal gas che arriva dall'idrocarburo per passare al biogas e biometano fino a elettricità decarbonizzata".

Descalzi ha poi proseguito: "Il cambiamento tecnologico di Eni è partito nel 2014, abbiamo investito in tecnologie oltre 5 miliardi di euro con l'obiettivo della decarbonizzazione completa al 2050, anche dei prodotti, il cosiddetto Scope 3. La vera rivoluzione è cambiare proprio i prodotti, sia dal punto di vista della tecnologia che da quello delle competenze: abbiamo una base contrattualizzata di clienti che supera i 10 milioni, pronta ad arrivare a 20 milioni, che consumano gas ed energia elettrica, che rispettivamente diventano biogas e proviene da fonti rinnovabili. In più c'è il lato chimico, da qui si entra nella circolarità: parliamo di un processo impegnativo ma necessario, spiegare di continuo quale sia l'evoluzione del prodotto e come si faccia a riconoscerne uno decarbonizzato e circolare. Per questo credo che lavorare e collaborare sia fondamentale, perché il processo industriale è dinamico. Eventi come questo e collaborazione con le università sono importantissimi".

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