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Fisco, il roadshow “Patti chiari, per imprese forti” chiude a Milano: oltre 4.300 aziende coinvolte entro il 2028

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Fisco, il roadshow “Patti chiari, per imprese forti” chiude a Milano: oltre 4.300 aziende coinvolte entro il 2028

Si è concluso a Milano, nell’auditorium di Assolombarda, il ciclo di incontri “Patti chiari, per imprese forti”, promosso da ConfindustriaMinistero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia delle Entrate.
L’obiettivo del roadshow era far conoscere e diffondere tra le imprese italiane il regime dell’adempimento collaborativo, uno strumento che mira a trasformare il rapporto tra fisco e imprese da conflittuale a cooperativo.

Fisco, il roadshow “Patti chiari, per imprese forti” chiude a Milano

Il tour ha attraversato il Paese toccando sei tappe strategiche: Bologna e Venezia a maggio, Napoli, Roma e Firenze a giugno, Torino il 23 settembre. In ciascuna città gli incontri hanno presentato i benefici del regime, che si fonda sul dialogo preventivo e sulla certezza delle regole, fornendo esempi concreti di aziende che hanno già scelto di adottare questo modello.

Platee in crescita con la riduzione della soglia di accesso
Il nuovo sistema riguarda, al momento, le imprese con un fatturato di almeno 500 milioni di euro, ma è destinato ad allargarsi in modo significativo nei prossimi anni.
A partire dal 2026, solo in Lombardia, saranno circa 1.500 le aziende che potranno accedere al regime.
Quando la soglia di accesso scenderà a 100 milioni di euro nel 2028, la platea potenziale supererà le 4.300 imprese.
Una trasformazione che punta a coinvolgere una fetta sempre più ampia del tessuto produttivo nazionale, offrendo la possibilità di pianificare con maggiore stabilità e ridurre il rischio di contenzioso.

L’evento conclusivo a Milano
La giornata di chiusura del roadshow ha visto la partecipazione di figure di primo piano: il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, il vicepresidente di Confindustria, Angelo Camilli, e il presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Pasini.
Accanto a loro erano presenti anche Luigi Vinciguerra, Capo del III Reparto Operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza, Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Milano, e Vittorio Minervini, coordinatore della Commissione Diritto Tributario del Consiglio Nazionale Forense.
Una platea istituzionale e professionale che conferma il ruolo strategico attribuito a questo strumento nel percorso di modernizzazione del sistema fiscale.

Fiducia e certezza delle regole come asset strategici
Il claim scelto per il roadshow, “Patti chiari, per imprese forti”, riassume la filosofia dell’adempimento collaborativo: costruire un rapporto basato sulla trasparenza e sulla fiducia reciproca.
Il nuovo approccio, già adottato da alcune grandi aziende, consente di discutere in anticipo con l’Amministrazione finanziaria le questioni fiscali più rilevanti, riducendo il rischio di contenziosi e garantendo maggiore prevedibilità nelle decisioni d’impresa.

Il format degli incontri ha previsto una prima sessione di presentazione tecnica, seguita da una tavola rotonda dedicata agli aspetti operativi e alle esperienze sul campo.
A Milano, il dibattito è stato moderato da Maria Carla De Cesari, caporedattrice di “Norme e Tributi” del Sole 24 Ore, e ha visto la partecipazione di rappresentanti di alcune tra le principali aziende italiane, tra cui Paola Monica Giachetto (Tax Director di Finecobank), Giuseppe Nicosia (Tax Director di Snam), Massimo Ferrari (Group Tax Director di Pirelli) e Sergio Dompé (president & CEO di Dompé Farmaceutici).

Il punto di vista delle imprese
Dal confronto è emerso un messaggio chiaro: le imprese chiedono stabilità normativa e fiscale, fattore determinante per attrarre investimenti e sostenere la competitività.
Il regime collaborativo è stato indicato come un investimento in trasparenza, che può liberare risorse oggi destinate alla gestione dei contenziosi, migliorando la pianificazione finanziaria e consentendo di concentrare le energie su innovazione e sviluppo.

Un cambio di paradigma nei rapporti con il fisco
Con la conclusione del roadshow, Mef, Agenzia delle Entrate e Confindustria hanno rilanciato il loro impegno a favorire una relazione meno conflittuale tra Stato e imprese, basata sul confronto preventivo e su regole chiare.
Il modello, già sperimentato con successo in altri Paesi europei, si propone di trasformare la compliance fiscale in una leva di crescita e competitività, riducendo l’incertezza che per anni ha frenato investimenti e pianificazione a lungo termine.

La sfida, come è emerso a Milano, è ora quella di accompagnare le imprese nell’adozione di questo nuovo sistema, assicurando strumenti chiari, personale preparato e un percorso di transizione che renda il regime collaborativo un pilastro stabile del sistema tributario italiano.

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