Gaza sotto attacco: 60 morti nella notte, l’Onu lancia l’allarme per 14.000 bambini

- di: Cristina Volpe Rinonapoli

20/05/2025

La Striscia di Gaza è tornata a essere teatro di sangue e distruzione. Nella notte tra domenica e lunedì, l’aviazione israeliana ha colpito diverse aree del territorio palestinese con una serie di raid aerei che, secondo fonti sanitarie locali, hanno provocato almeno 60 morti. Si tratta di uno degli attacchi più letali delle ultime settimane, con numerosi feriti e gravi danni a infrastrutture civili. Le operazioni si sono concentrate principalmente nei quartieri orientali di Gaza City e nel campo profughi di Jabalia, già duramente colpiti nei mesi scorsi.

Gaza sotto attacco: 60 morti nella notte, l’Onu lancia l’allarme per 14.000 bambini

Le dure parole di condanna sono arrivate anche dal Qatar, che riveste da mesi un ruolo di mediazione nei fragili negoziati tra Israele e Hamas. Il premier qatariota Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani ha denunciato l’attacco come una “azione aggressiva e irresponsabile” che mette a repentaglio ogni sforzo di pace. Secondo Doha, il bombardamento notturno “mina ogni possibilità di dialogo costruttivo” e rischia di compromettere definitivamente le trattative, già in fase di stallo, per il rilascio degli ostaggi e la definizione di una tregua.

Onu: “Senza aiuti, a rischio 14.000 bambini”

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso “profonda preoccupazione” per l’escalation in corso e ha chiesto l’apertura immediata di corridoi umanitari sicuri. Secondo un report pubblicato nella notte dall’Unicef, l’intensificarsi dei bombardamenti rischia di portare alla morte di oltre 14.000 bambini palestinesi nei prossimi due giorni, a causa della mancanza di cure, acqua potabile e cibo. L’Onu ha lanciato un appello urgente affinché venga permesso l’ingresso di un flusso costante e massiccio di aiuti nella Striscia di Gaza, altrimenti si rischia una “catastrofe umanitaria senza precedenti”.

La posizione di Israele: “Proseguiremo fino a sconfiggere Hamas”

Da parte sua, il governo israeliano ribadisce che l’offensiva è parte della strategia per eliminare la minaccia rappresentata da Hamas. Il portavoce dell’esercito ha parlato di “obiettivi mirati” e di “azioni necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani”. Tuttavia, nonostante le dichiarazioni ufficiali, le immagini e i racconti provenienti da Gaza parlano di vittime civili, case distrutte e ospedali sovraccarichi. La comunità internazionale appare divisa, con alcuni Paesi che appoggiano il diritto di Israele a difendersi e altri che denunciano eccessi e mancanza di proporzionalità nella risposta militare.

Diplomazia in affanno, il rischio di un conflitto regionale

L’intensificarsi delle operazioni militari rende sempre più fragile il già delicato equilibrio della regione. Le iniziative diplomatiche dell’Egitto, del Qatar e degli Stati Uniti per riportare le parti al tavolo dei negoziati sembrano oggi messe in secondo piano dall’ennesima esplosione di violenza. Analisti regionali avvertono che, senza un immediato cambio di passo, il conflitto potrebbe espandersi, coinvolgendo anche il Libano e la Cisgiordania. Mentre l’Europa appare concentrata sul fronte ucraino, la polveriera mediorientale torna a minacciare la stabilità globale.

Tags: gaza, esteri, palestina, onu, israele, medio oriente

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