Hacker: anche Apple scende in campo contro il gruppo israeliano Nso

- di: Redazione
 
Apple ha annunciato una iniziativa giudiziaria nei confronti dell'azienda israeliana Nso, per impedire, a quella che viene ritenuta la più aggressiva società di hacker su commissione del mondo di entrare nei suoi prodotti, a cominciare dall'iPhone. Apple, in una denuncia presentata alla corte federale in California, sostiene che i dipendenti di Nso sono "mercenari amorali del 21/mo secolo, che hanno creato macchinari di sorveglianza informatica altamente sofisticati che invitano ad abusi di routine e flagranti". In particolare, lo spyware di Nso Group, chiamato Pegasus, è stato utilizzato per attaccare un piccolo numero di clienti in tutto il mondo.

Apple lancia un'iniziativa giudiziaria nei confronti del gruppo hacker Nso

Craig Federighi, al vertice dell'ingegneria del software di Apple, ha accusato Nso di utilizzare milioni di dollari per ''sofisticate tecnologie di sorveglianza, senza un'effettiva responsabilità. Questo deve cambiare".
Nso ha sempre negato ogni illecito, affermando che i suoi prodotti sono stati utilizzati dai governi per salvare vite umane. "Pedofili e terroristi possono operare liberamente in rifugi tecnologici sicuri e noi forniamo ai governi gli strumenti legali per combatterli. Il gruppo Nso continuerà a difendere la verità", ha affermato la società israeliana in una nota.
La società di hacking, da tempo sotto accusa, è stata recentemente inserita nella 'lista nera' dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Secondo molti esperti, Pegasus viene utilizzato in tutto il mondo per violare i telefoni di attivisti per i diritti umani, giornalisti e persino membri del clero cattolico.

Pegasus si infiltra nei telefoni per rubare i dati personali e quelli sulla posizione di chi utilizza gli smartphone, controllando microfoni e fotocamere. Sono stati trovati, a detta di specialisti di questo settore, diversi esempi di strumenti del gruppo Nso che utilizzano i cosiddetti exploit "zero click" che infettano i telefoni cellulari mirati senza alcuna interazione dell'utente.
Anche l'amministrazione Biden si sta muovendo, annunciando Nso e un'altra società di sicurezza informatica israeliana, la Candiru, sono stati inseriti in una lista di soggetti ai quali sono state imposte limitazione di accesso ai componenti e alla tecnologia statunitensi. In queste settimane, poi, lo spyware Pegasus è stato rilevato sui cellulari di sei attivisti palestinesi per i diritti umani. Intanto, pubblici ministeri messicani hanno recentemente annunciato di aver arrestato un uomo d'affari con l'accusa di aver usato lo spyware Pegasus per spiare un giornalista.

Anche Facebook ha citato in giudizio Nso, dopo avere rilevato intrusioni nell'applicazione di messaggistica crittografata WhatsApp crittografata. La corte d'appello federale degli Stati Uniti, investita dell'iniziativa di Facebook, ha respinto l'istanza di Nso che ne chiedeva il rigetto.
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