Transazione ecologica, Gruppo Hera: dal Pnrr oltre 130 milioni di euro per la “rivoluzione verde”

- di: Barbara leone
 
Oltre 130 milioni di euro sono i finanziamenti aggiudicati ad oggi dal Piano nazionale di ripresa e resilienza a progetti del Gruppo Hera dedicati alla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” che forniranno un importante contributo per lo sviluppo sostenibile dei territori serviti. In particolare, ammontano a oltre 30 milioni i contributi del Pnrr ottenuti da progetti all’insegna dell’economia circolare per il recupero e la rigenerazione della materia del Gruppo Herambiente, Marche Multiservizi e AcegasApsAmga, controllate della multiutility. Per favorire la transizione energetica sono circa 38 milioni i finanziamenti aggiudicati dalle controllate Inrete Distribuzione Energia e AcegasApsAmga per la digitalizzazione e automazione delle reti elettriche volte a una maggiore resilienza a favore della continuità dei servizi erogati. A supporto della decarbonizzazione, i progetti di Hera per l’efficientamento e l’estensione del sistema di teleriscaldamento si sono aggiudicati quasi 50 milioni di euro. Infine, 19,5 milioni sono i contributi assegnati a progetti di tutela del territorio per l’efficienza delle reti idriche in Friuli-Venezia Giulia e Veneto. Parte di questi finanziamenti sarà allocata attraverso gli enti d’ambito come quota di competenza del Gruppo.

Transazione ecologica, Gruppo Hera: dal Pnrr oltre 130 milioni di euro per la “rivoluzione verde”

“L’aggiudicazione dei contributi Pnrr, non sarà solo un potente volano per gli investimenti del Gruppo Hera - spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera - ma è anche motivo di orgoglio. È infatti la dimostrazione di come la nostra strategia sia perfettamente in linea con le policy nazionali ed europee in tema di sostenibilità. In questo senso è importante sottolineare come i progetti finanziati si collochino nell’ambito del più ampio piano di investimenti del Gruppo Hera e siano finalizzati a cogliere le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per promuovere l’economia circolare, accelerare la transizione energetica, rendere le reti idriche ed energetiche più resilienti, anche a fronte dei mutamenti climatici. Complessivamente il Gruppo Hera ad oggi vede finanziati dal Pnrr numerosi progetti, per oltre 130 milioni di euro complessivi, che consentiranno di accelerare gli investimenti sui territori serviti, a partire da Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Toscana”. Per quanto riguarda Herambiente e le sue società controllate Aliplast e Herambiente Servizi Industriali, i progetti finanziati per circa 15 milioni, ricompresi nell’ambito dei progetti “Faro” di economia circolare, sono quattro e riguardano la realizzazione di altrettante piattaforme al servizio del recupero di materia.

Due di questi si presentano assolutamente innovativi a livello europeo, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche per la rilevanza strategica dei materiali coinvolti: si tratta dell’impianto di rigenerazione delle fibre di carbonio di Imola e dell’impianto di recupero delle plastiche rigide che sarà ubicato a Modena, che si sono aggiudicati rispettivamente oltre 2,2 milioni di euro e 7,7 milioni di euro di fondi dal Pnrr. Oltre a questi due interventi, hanno ottenuto l’accesso a finanziamenti comunitari per ulteriori 5 milioni di euro anche l’impianto per il recupero di materia da pulper (miscela derivante dal processo di recupero della carta) di Castelfranco di Sotto e quello che sarà realizzato a Marano Vicentino, focalizzato sulla selezione di carta e cartone da avviare a riciclo. Marche Multiservizi ha ottenuto un finanziamento di oltre 2 milioni per la realizzazione a Pesaro di un impianto automatizzato dedicato al recupero e alla selezione della carta e del cartone, attraverso l’impiego di lettori ottici all’avanguardia in grado di ottimizzare la separazione dei materiali. All’interno dello stesso impianto saranno presenti anche una sezione dedicata al recupero e alla valorizzazione dei materiali plastici e nuovi macchinari per la preparazione al recupero del polistirolo espanso. A questi contributi si aggiungono i circa 8 milioni aggiudicati a progetti di AcegasApsAmga a Padova e Udine. Nella città veneta, saranno installati sette nuovi bioessiccatori negli impianti di depurazione, con benefici legati all’importante riduzione dei volumi di fanghi da avviare a recupero e al minor sfruttamento di energia, e sarà realizzato un impianto innovativo per la preselezione di carta e plastica. In provincia di Udine, la rete di gestori di cui fa parte AcegasApsAmga si è aggiudicato i contributi per la realizzazione di un innovativo impianto per il trattamento dei fanghi di tutti i depuratori del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto orientale. L’impianto sarà realizzato presso il depuratore di San Giorgio di Nogaro e consentirà di ridurre, in maniera sostenibile ed efficiente, i volumi dei fanghi di depurazione, con utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, nel pieno rispetto dei principi di economia circolare dell’Agenda 2030.

Sempre con riferimento alla valorizzazione delle frazioni del ciclo idrico integrato, l’impianto power to gas del Gruppo Hera, tra le prime realizzazioni di questo tipo a livello internazionale, ha ottenuto un contributo pari a 8,1 milioni (su un investimento complessivo di quasi 10 milioni di euro), grazie alla candidatura formulata da Atersir nell’ambito dei bandi Pnrr finalizzati alla valorizzazione dei fanghi da depurazione. Sarà realizzato all’interno del depuratore Idar a Corticella, il più grande fra quelli gestiti dalla multiutility per bacino di utenza servito, 800 mila abitanti. Il nuovo impianto convertirà energia elettrica rinnovabile (fotovoltaico o eolico) e acque reflue in biometano che potrà essere utilizzato nella rete di distribuzione cittadina. L’energia rinnovabile prodotta in eccesso potrà così essere stoccata e utilizzata quando serve, senza andare persa come invece spesso accade con le rinnovabili. Ad oggi la sua entrata in funzione è prevista entro il 2024. Infine, per completare la panoramica sui bandi relativi all’economia circolare, siamo ancora in attesa delle graduatorie definitive per gli interventi di miglioramento della raccolta urbana dei rifiuti.

La controllata Inrete Distribuzione Energia si è aggiudicata invece 19 milioni di contributi Pnrr per progettualità sulle reti elettriche in alcuni comuni delle province di Modena, Bologna e Ravenna: interventi di potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture distributive finalizzati ad abilitare la transizione energetica ed ecologica, con particolare riguardo allo sviluppo di produzione elettrica da energie rinnovabili e alla mobilità sostenibile. Inoltre, attraverso il consorzio Hyter, Inrete ha ottenuto una quota parte di finanziamento Pnrr pari a 450 mila euro per il progetto Sirius, che prevede la realizzazione di uno dei primi elettrolizzatori al mondo con taglia superiore al megawatt per la produzione di idrogeno “verde” in un sito sperimentale del Gruppo Hera, in un’ottica di simbiosi industriale e attenzione alla circolarità. Infine, oltre 18 milioni sono stati assegnati al progetto smart grid presentato da AcegasApsAmga per la città di Trieste e finalizzato alla pianificazione di rete avanzata basata sulla modellazione, alla digitalizzazione e al rinforzo fisico degli asset, per incrementare l’elettrificazione dei consumi finali e aumentare la capacità della rete elettrica triestina di accogliere e gestire energia da fonti rinnovabili (hosting capacity). La controllata AcegasApsAmga ha partecipato insieme ad una rete di gestori al progetto “Smart Water Management Fvg”, con l’obiettivo diminuire del 13% le perdite di rete nei sistemi acquedottistici del Friuli-Venezia Giulia attraverso progetti di digitalizzazione degli asset. In particolare, una quota parte del finanziamento totale pari a circa 5 milioni è stata assegnata ai progetti di competenza della multiutility controllata dal Gruppo Hera. Inoltre, nell’ambito del progetto “Sustainable water management” presentato dal Consiglio di Bacino Ato Bacchiglione per la riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici delle province di Padova e Vicenza, AcegasApsAmga ha ottenuto circa 12 milioni come quota parte del finanziamento ricevuto dal consorzio formato da tre gestori idrici. Infine, con un intervento sul serbatoio dell’acqua nel Comune triestino di Muggia, che ha ottenuto circa 1,8 milioni dal Pnrr, si aumenterà la resilienza del sistema, favorendo la regolarità di servizio e l‘approvvigionamento di acqua potabile. Tutti e tre i progetti mirano alla salvaguardia della risorsa idrica, con una particolare attenzione alla diminuzione delle perdite, ai consumi energetici e alla tutela delle fonti di approvvigionamento. Sono poi infine i progetti del Gruppo Hera parzialmente finanziati dal Pnrr per circa 50 milioni di euro per lo sviluppo del teleriscaldamento a Bologna, Ferrara e Forlì. L’obiettivo è migliorare l’efficienza delle attuali fonti di energia utilizzate (termovalorizzatori nel caso di Bologna e Forlì, geotermia a Ferrara), nell’ottica dell’economia circolare e a beneficio dell’ambiente, con una riduzione delle emissioni di quasi 29 mila tonnellate annue di anidride carbonica, rispetto all’assetto attuale, e un minor consumo di fonti fossili per 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno.

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