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Imprese familiari: da LIUC – Università Cattaneo e Banca Sella uno studio su creazione di valore e contributo delle nuove generazioni

- di: Daniele Minuti
 
Imprese familiari: da LIUC – Università Cattaneo e Banca Sella uno studio su creazione di valore e contributo delle nuove generazioni
Si intitola “Imprese familiari e creazione di valore – Il contributo delle nuove generazioni” l'ultimo libro della collana Università Cattaneo Libri (edita da Guerini Next), uno studio curato da Valentina Lazzarotti e Salvatore Sciascia, co–direttori di FABULA (il Family Business Lab della LIUC – Università Cattaneo), e realizzato grazie alla collaborazione con Banca Sella.

Imprese familiari: da LIUC – Università Cattaneo e Banca Sella uno studio su creazione di valore e contributo delle nuove generazioni

L'analisi (presentata ieri in Università, alla presenza di alcune imprese protagoniste del report) evidenzia il peso che le nuove generazioni in azienda possono avere nella creazione di valore, nel processo di rinnovamento e nel successo dell'impresa di famiglia. Obiettivi raggiungibili mantenendo saldamente il focus sull'innovazione di processi e prodotti, sullo sviluppo di un nuovo piano strategico e sulla trasformazione del proprio modello di business.

Il libro, con prefazione di Maurizio Sella (Presidente del gruppo) e postfazione di Federico Visconti (Rettore LIUC Università Cattaneo) analizza le dinamiche di 15 casi imprenditoriali, selezionati che hanno visto un contributo concreto al cambiamento e all'affermazione dell'azienda di famiglia da parte delle nuove generazioni. Per ognuno di essi vengono elencati i driver che hanno portato a determinare l'imprenditorialità del giovane leader (divisi i valori individuali, familiari, aziendali e di contesto) e presentate le diverse forme di imprenditorialità sviluppate dalle nuove generazioni (innovazione, rinnovamento e venturing).

Il volume mira ad abbinare il rigore dell'analisi accademica con la pragmaticità dell'impostazione tramite i casi, fornendo innumerevoli spunti e consigli per chi abbia il desiderio di dare avviare una trasformazione positiva alla propria azienda.

Sono cinque i profili diversi di giovane imprenditore identificati dallo studio: il revolutioner (apporta cambiamenti radicali con impatti significativi soprattutto in termini di innovazione), l’orchestrator (il "direttore d'orchestra", capace di gestire un’elevata complessità e di sviluppare tutte e tre le forme di imprenditorialità), il venturer (sempre alla ricerca di nuove sfide, anche in nuovi business), il renewer (riorganizza l’azienda e la managerializza), e l’improver (valorizza la tradizione, migliorando le caratteristiche del business).

I casi analizzati spaziano sia per quanto riguarda il settore di competenza che la localizzazione geografica dal Piemonte troviamo BasicNet (conosciuta per i marchi Robe di Kappa, Superga e K-Way), Cantine Volpi, Ellena (meccanica di precisione), GDL (impianti idraulici) e Sabelt (componenti per autoveicoli), mentre dalla Lombardia ci sono Editoriale Domus (conosciuta per i marchi Quattroruote, Domus e Il Cucchiaio d’Argento), Fratelli Pisa - Pisa Orologeria (prestigiosi retailer milanesi), Fontana Group di Lecco (lavorazioni meccaniche per l’automotive) e Polti di Olgiate Comasco (conosciuta soprattutto per la Vaporella).

Per quanto riguarda le aziende del n
ord-est, vengono studiate THUN-Lenet Group di Bolzano e le venete Gibus (pergole e tende da sole) e IRSAP (termoarredi), mentre sono tre le imprese del Mezzogiorno, cioè Lucano 1894 (conosciutissima per l’iconico amaro) e le campane Basso Fedele e figli (dell’omonimo olio) e IDAL Group (carpenteria navale).

Il volume si concentra con particolare zelo del contributo dei nuovi leader, sul peso che nelle nuove realtà hanno il processo di digitalizzazione e quello di riposizionamento del brand. Rilevante anche il trend che evidenzia una spinta più incisiva alla managerializzazione e alla possibilità di definire nuovi assetti organizzativi, anche tramite un’apertura del board e la crescita interna di management giovane. Il tutto senza dimenticare altri elementi chiave come internazionalizzazione o sostenibilità e responsabilità sociale.

Nel primo capitolo, Valentina Lazzarotti e Salvatore Sciascia spiegano: "Tante imprese familiari prosperano e riescono a mantenersi redditizie attraverso molteplici generazioni. Magari si trasformano, mutando addirittura la tipologia di business in cui operano, ma continuano, in un modo o nell’altro, a creare valore nel tempo, tanto è che si parla di valore transgenerazionale. E’ quindi nell’interesse della comunità accademica cosi come degli stessi imprenditori familiari e di tutti gli stakeholder (policy maker inclusi), che in qualche misura sono influenzati dall’attività dei family business, comprendere a fondo le dinamiche che possono manifestarsi. Contribuire a questo dibattito è l’obiettivo di fondo che questo libro si propone".

Nella postfazione, il Rettore Federico Visconti, sottolinea: "Nei fatti la ricerca costituisce un grande repertorio di giovani imprenditori “sul pezzo”, donne e uomini che esprimono una vocazione forte, prodigano energie, investono capitali. Rappresentano, come già si diceva, un patrimonio da tutelare, che coniuga doti individuali (la passione, l’ambizione, la determinazione, il fiuto per le opportunità, la propensione per l’apprendimento, la capacità di prendere decisioni in contesti di incertezza ecc) ed etica professionale (la concezione dell’impresa come bene privato di interesse pubblico, la tensione a far crescere una comunità di persone, il valore del merito, il senso di responsabilità istituzionale ecc)”.

Maurizio Sella, Presidente del gruppo Sella (nella foto), scrive così nella prefazione: "Gestire un’azienda familiare è un’arte. Non esiste un modello prefissato per farlo. Ognuna è un universo, che con l’impegno costante dell’imprenditore, del management e di tutte le persone che ne fanno parte, si adatta nel tempo ai cambiamenti o li anticipa con lungimiranza e prudenza, senza mai fare passi più lunghi della gamba. E investe per continuare nella propria mission di servire il cliente e soddisfare gli stakeholder nel miglior modo possibile. Il tempo è un fattore cruciale. Non basta creare un’azienda di successo, essa deve essere solida, stabile e longeva, generazione dopo generazione".

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