• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Documento di Finanza Pubblica 2025: l’analisi ISTAT tra crescita fragile e debito elevato

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Documento di Finanza Pubblica 2025: l’analisi ISTAT tra crescita fragile e debito elevato
Il Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025 segna un passaggio decisivo per la programmazione economica italiana. Secondo l’analisi dell’ISTAT, la crescita del PIL rallenterà allo 0,8% nel 2025, confermando una dinamica debole già emersa l’anno precedente. Il rallentamento è attribuito a fattori esterni – come l’instabilità geopolitica e le tensioni commerciali globali – ma anche alla fase di transizione strutturale dell’economia nazionale, ancora in cerca di slancio.

Documento di Finanza Pubblica 2025: l’analisi ISTAT tra crescita fragile e debito elevato

Sul fronte della finanza pubblica, lo scenario aggiornato prevede un rapporto debito/PIL al 139,5%, un livello che resta critico nonostante il calo del deficit, che dovrebbe scendere dal 4,5% del 2024 al 3,8% nel 2025. L’ISTAT sottolinea come il consolidamento fiscale passi soprattutto attraverso un contenimento della spesa e un’efficienza maggiore nel recupero delle entrate tributarie, ma evidenzia anche i limiti strutturali del sistema fiscale, ancora troppo esposto alla congiuntura.

Spesa netta sotto controllo, ma le riforme faticano a decollare

Il nuovo parametro chiave introdotto dalla governance economica europea – la crescita della spesa netta – risulta formalmente sotto controllo. Tuttavia, l’ISTAT invita alla cautela: senza un’accelerazione delle riforme strutturali, in particolare in ambiti cruciali come la giustizia civile, il mercato del lavoro e la pubblica amministrazione, il quadro macroeconomico non potrà migliorare in modo sostanziale. I margini per la crescita potenziale restano modesti, e i segnali provenienti dal mercato interno indicano ancora una domanda debole.

Una transizione difficile, ma necessaria


Il DFP 2025 si colloca all’interno di un percorso tracciato con la nuova cornice di bilancio europea, che richiede impegni precisi sul medio termine. Il cammino verso una finanza pubblica sostenibile passa da una capacità di esecuzione ancora troppo incerta. L’ISTAT invita il governo a rafforzare gli strumenti di monitoraggio e a garantire una governance efficace degli investimenti pubblici, condizione necessaria per non sprecare le risorse messe in campo e per evitare che gli obiettivi di stabilità restino solo sulla carta.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 118 record
17/12/2025
BoJ verso lo 0,75%: il Giappone alza i tassi di interesse
La Bank of Japan valuta tassi allo 0,75%, massimo da 30 anni. Inflazione al 3%, yen sotto ...
16/12/2025
Borse Europa vivaci ma in rosso: pace, Fed e petrolio giù
Chiusura negativa per le Borse europee il 16 dicembre 2025: Milano cede, difesa sotto pres...
16/12/2025
Manovra, maxi-emendamento riscrive le regole: Tfr, pensioni e imprese
La manovra cambia volto con il maxi-emendamento: Tfr ai fondi con silenzio-assenso, strett...
16/12/2025
Manovra 2026, Tobin Tax e PEX: scossa al mercato dei capitali
Tobin Tax raddoppiata, nuove regole PEX su dividendi e capital gain e riforma del TUF: eff...
16/12/2025
Imu, oggi scade il pagamento della seconda rata
Oltre 26 milioni di contribuenti coinvolti, gettito stimato intorno agli 11 miliardi
16/12/2025
L’Italia degli alberghi: una potenza europea spesso sottovalutata
C’è un’Italia che non fa rumore, ma che ogni giorno tiene in piedi una parte decisiva dell...
Trovati 118 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720