Italgas: piano da 7,9 miliardi per completare la trasformazione digitale e guidare la transizione energetica

- di: Giuseppe Castellini
 
Un Piano Strategico, quello 2021-2027 del Gruppo Italgas presentato oggi dall’Ad Paolo Gallo agli analisti finanziari e investitori istituzionali, che rappresenta una pietra miliare nella storia del Gruppo nato nel 1837 come “Compagnia di Illuminazione a Gaz per la Città di Torino”.

Imponente la mole degli investimenti messa in campo: 7,9 miliardi di euro in arco di piano per “per estendere il network, completare la trasformazione digitale e guidare la transizione energetica dando impulso allo sviluppo di gas rinnovabili e all’efficienza energetica”, portando il Gruppo nel 2027 a un fatturato di circa 2,1 miliardi di euro, con un Ebitda stimato di circa il 1,6 miliardi di euro, mentre la leva finanziaria dovrebbe attestarsi poco sopra al 60%. Il tutto con una politica dei dividendi che “riflette l’impegno di Italgas a garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, in crescita e sostenibile”. L’applicazione di tale politica per l’esercizio 2020 ha consentito la distribuzione di un dividendo di 0,277 euro, in crescita dell’8,2% rispetto all’anno precedente.

Italgas si muove quindi con decisione verso il 2030, data per la quale la Ue ha imposto un primo step verso l’obiettivo – fissato al 2050 – di utilizzare il gas naturale in maniera ridotta del 90% rispetto agli attuali livelli, valorizzando il ruolo delle reti del gas quale volano della transizione energetica. Il Piano da 7,9 miliardi di euro (400 milioni in più rispetto al precedente presentato lo scorso ottobre) prevede infatti investimenti complessivi per circa 5,9 miliardi di euro (in crescita del 5,4% rispetto al precedente Piano), mentre ulteriori 2 miliardi di euro sono destinati alla partecipazione alle gare d’ambito e alla realizzazione dei piani di sviluppo relativi agli Atem (Ambiti territoriali ottimali) di futura aggiudicazione.

In tale contesto, l’incremento degli investimenti è guidato dalla digitalizzazione, con l’obiettivo di completare nel 2022 la trasformazione digitale degli asset e rendere Italgas a tutti gli effetti un protagonista della transizione energetica, e dallo sviluppo di gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno verde. Sull’idrogeno verde, in particolare, l’esempio concreto è l’innovativo progetto ‘Power to Gas’ che il Gruppo sta realizzando in Sardegna, prima vetrina tecnologica della filiera di produzione dell’idrogeno verde in Italia, che diventerà operativo nel corso del 2022.
Più in dettaglio, 1,4 miliardi (+300 milioni rispetto al precedente Piano) sono finalizzati a portare a termine i programmi di digitalizzazione dell’intero network di 73mila km con la realizzazione di reti smart in grado di accogliere gas rinnovabili come il biometano - già oggi ampiamente disponibile e atteso in forte sviluppo nell’arco del prossimo decennio – nonché il metano sintetico e, appunto, l’idrogeno verde. “In particolare - afferma una nota del Gruppo - entro il 2022 si prevede la sostituzione e l’upgrade di oltre 7mila impianti di regolazione della pressione (Grf e Iri). Il piano prevede inoltre l’installazione massiva di sensori e valvole di sezionamento telecomandate per il rilevamento dei parametri di funzionamento della rete e la sua gestione da remoto”.

Alle attività di repurposing, sviluppo, miglioramento e upgrade delle infrastrutture esistenti sono destinati 3,1 miliardi di euro, in linea con il Piano precedente. Di questi, 2,1 miliardi di euro sono indirizzati alla manutenzione per l’ulteriore miglioramento degli standard di qualità del servizio, alla riduzione delle emissioni fuggitive dalla rete, all’estensione del network e al completamento del programma di conversione a gas naturale delle reti a Gpl.
Grazie alla trasformazione digitale della rete e alle innovazioni tecnologiche messe in campo, Italgas prevede che al 2027 avrà ridotto del 30% le emissioni climalteranti e del 25% i consumi energetici, entrambi rispetto al 2020. Il target relativo alle emissioni sarà raggiunto grazie all’impiego sempre più capillare della tecnologia Picarro. Ulteriori contributi al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sono attesi dall’opera di efficientamento di Seaside, volta a ridurre i consumi di gas civili e industriali, nonché dall’efficientamento della flotta aziendale dei veicoli di servizio. I consumi elettrici caleranno per effetto dell’entrata in esercizio degli impianti di cogenerazione e turbo-espansori installati presso i principali city gate della rete che permetteranno di utilizzare energia elettrica autoprodotta.

E Italgas punta anche su 180 milioni di euro di investimenti negli altri settori in cui è attivo, come efficienza energetica, acqua e servizi. In questo ambito è da segnalare che, con l’incorporazione di Toscana Energia Green, annunciata nel precedente Piano e completata a maggio 2021, la Società amplia ulteriormente il proprio perimetro grazie agli accordi vincolanti per l’acquisizione della ESCo Ceresa SpA (ESCo Crersa ha un significativo portafoglio di 3.700 clienti, di cui oltre 800 condomini, ndr), società fondata nel 1921 e specializzata nella fornitura di servizi energetici.

“Sosterremo la realizzazione di questo Piano, e quindi la crescita del nostro Gruppo, attraverso le nostre persone e la disponibilità finanziaria”
- afferma l’Ad Paolo Gallo - “Per le prime sono previste importanti iniziative di formazione e di assunzione al fine di dotarci di ulteriori competenze digitali funzionali alla transizione energetica, mettendo al centro i temi della Diversity & Inclusion. Attraverso operazioni di finanza tradizionale e sostenibile, la Società continuerà a reperire sul mercato le risorse necessarie, potendo contare su una redditività e una solida capacità di generazione di cassa, stabilmente sostenute da una grande attenzione all’efficienza operativa”.

Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli