Jaguar Land Rover: il brand che non cavalca i cambiamenti, ma li genera e anticipa

- di: Redazione
 
Il Gruppo Jaguar Land Rover marcia spedito sulla rotta indicata dalla strategia “Reimagine”, che porterà a zero emissioni di carbonio entro il 2039 e Jaguar a riposizionarsi come marchio del lusso 100% elettrico già dal 2025, mentre anche Land Rover si muove rapidamente sull’elettrificazione. Un progetto, quello di Reimagine, che più in generale traccia un concetto tutto nuovo del ‘Modern Luxury’ ispirato da design e sostenibilità. Gli obiettivi, le strategie, i problemi da superare, le innovazioni a tutto campo e lo specifico del mercato italiano in questa intervista a Marco Santucci, Chief Executive Officer di Jaguar Land Rover Italia.

Intervista a Marco Santucci, Presidente e Ceo di Jaguar Land Rover Italia

Nel febbraio 2021 è stata annunciata la nuova strategia globale “Reimagine”, che porterà il gruppo Jaguar Land Rover a diventare un’azienda a zero emissioni di carbonio entro il 2039. Come potrebbe essere definita questa svolta che vi apprestate ad intraprendere?
La definirei un “viaggio” assolutamente dovuto, che abbiamo già iniziato a percorrere da tempo attraverso l’investimento su piattaforme e motorizzazioni elettriche, la strategia della materialità e l’informazione per poter scegliere la migliore soluzione di mobilità. Una strada che ci porterà verso una svolta “epocale”. Basti pensare che la strategia Reimagine ci consentirà di lanciare nel 2024 sei varianti elettrificate dei modelli Land Rover e che dal 2025 Jaguar si riposizionerà ancora diventando un marchio di lusso al 100% elettrico. E questo per Jaguar accade con 10 anni in anticipo rispetto alle disposizioni UE da poco annunciate. Ma non solo, perché entro il 2030 ridurremo le emissioni di gas serra del 46% in tutte le nostre attività e del 54% nelle varie catene di valore. Una scelta assoluta, ambiziosa, che la dice lunga sul significato che Reimagine ha per noi: reinterpretare i nostri brand con un design unico, distintivo e con un impatto sostenibile, etico, che offre un nuovo standard di riferimento a livello ambientale e sociale.

A poco più di un anno di distanza dal debutto di Reimagine, che bilancio è possibile fare?

Il bilancio è assolutamente positivo perché, nonostante la situazione pandemica e ora il conflitto in Ucraina, il nostro Gruppo è molto proattivo avendo stretto diverse partnership importanti, come quella con NVIDIA, che offre un’ampia gamma di sicurezza attiva automatizzata, sistemi di assistenza alla guida e funzionalità di intelligenza artificiale incluso il monitoraggio del conducente e dei passeggeri, e con Pramac, leader globale nel settore dell’energia per sviluppare un’unità di stoccaggio dell’energia a zero emissioni alimentata dalle batterie usate. Quest’ultima partnership è la prima nei piani di Jaguar Land Rover per creare nuovi modelli di business di economia circolare per le batterie dei suoi veicoli. Da quando è iniziato il percorso di questa nostra nuova strategia, Jaguar Land Rover ha completamente reinterpretato il concetto di “Modern Luxury”. Lo ha fatto delineando nuovi stilemi e rinnovando alcuni concetti del suo design, in cui è possibile trovare innovative soluzioni tecnologiche e materiali all’avanguardia.
È inoltre da sottolineare il fatto che nei mesi scorsi abbiamo lanciato la nuova generazione di due nostri modelli iconici come la Range Rover e la Range Rover Sport, che hanno riscosso un successo straordinario anche grazie al nuovo linguaggio stilistico “Modern Luxury by Design” che viene da noi definito “estetica con etica”.

Lei in un’intervista ha affermato: “Premesso che la sostenibilità è l’architrave della nostra strategia, per me è una componente imprescindibile del lusso moderno. Non deve assolutamente essere vista come un investimento oneroso e neppure come un’opportunità di ordine tattico per riposizionare il business: credo sia un dovere etico”. Può entrare nel dettaglio di questa affermazione?
Il concetto significa soddisfare i bisogni che abbiamo oggi senza compromettere i bisogni delle generazioni future. In altre parole, ritengo che la sostenibilità non debba essere un punto di arrivo ma di partenza. In questo ambito la ricerca, lo sviluppo e la tecnologia rappresentano un supporto fondamentale per tutte le varie fasi progettuali, quello a cui facevo riferimento prima con il concetto di “estetica con etica”.
Jaguar Land Rover, ad esempio, grazie alla Formula E sta facendo grandi progressi tecnologici, perché tutti gli apprendimenti provenienti dalla pista vengono successivamente rielaborati dai nostri ingegneri per essere applicati sulle vetture stradali. Nella nostra visione avanguardistica, siamo sempre più convinti che sia necessario facilitare un “cambiamento culturale” e questo è possibile se iniziamo a coinvolgere anche coloro che saranno i guidatori di domani. Per tale motivo abbiamo sviluppato in Italia “E-ducation”, che stiamo presentando in molte scuole italiane per dare maggiori informazioni sulla mobilità elettrica e che vuole avvicinare i giovani a quelli che saranno gli scenari del prossimo futuro. Abbiamo realizzato la guida “Come combattere i No watt dell’auto elettrica”, una pubblicazione che confuta le 20 principali fake news sull’elettrificazione. Leggerla aiuterebbe a capire che è necessario trasmettere una cultura sostenibile con informazioni chiare e positive, cercando di neutralizzare un dannoso atteggiamento diffidente verso i veicoli elettrici. Inoltre la sostenibilità non si riduce solo a motori elettrici, ma è anche un uso etico dei materiali. Un esempio è la nuova Range Rover, la nostra ammiraglia che utilizza in alternativa alla pelle materiali ottenuti da un incrocio tra lane pregiate e bottiglie di plastica riciclate con un risultato straordinario in termini di eleganza, leggerezza e traspirabilità.

Lei ha citato prima la nuova Range Rover. Come è stata accolta dal mercato questa vettura che è giunta alla sua quinta generazione? Inoltre, per il lancio avete coinvolto dei leader di successo: che messaggio c’è dietro questa strategia?
La Range Rover è e rimarrà sempre l’iconica Range Rover, un fuoristrada di lusso in grado di farti emozionare scalando una montagna in fuoristrada per poi portarti alla prima della scala con eleganza. Questa nuova, quinta generazione, è fedele al suo passato ma, al tempo stesso, è decisamente proiettata verso il futuro. C’era molta attesa e l’aspettativa non è stata certo delusa visto il grande entusiasmo che ha generato a livello mediatico e di pubblico. Inoltre, la vetture ordinabili dall’Italia nel 2022 sono state già tutte vendute. Dalla prima generazione del 1970, la Range Rover ha creato un nuovo segmento, quello del fuoristrada di lusso, di cui è diventata e rimasta leader di riferimento indiscussa. Il Leader genera i presupposti per scrivere le pagine del futuro rispettando la tradizione e facendo vivere con passione il presente. Significa avere un approccio mentale che non cavalca i cambiamenti, bensì li genera o li anticipa. Per questo abbiamo scelto di lanciare la nuova generazione della Range Rover con un parallelismo molto valoriale affidandoci a Leader italiani che condividono con l’auto i medesimi valori in termini di visione, attitudine, relazione, determinazione ed emozione e scegliendo quindi, in questi campi, delle eccellenze Italiane con le quali stiamo costruendo un percorso che ci porterà a breve a formare alcuni giovani leader del domani.

Con la rivoluzione di “Reimagine”, Jaguar Land Rover prevede di riuscire a garantire “ricavi operativi a due cifre con l’ambizione di raggiungere una situazione di flusso di cassa positivo al netto del debito entro il 2025”. L’obiettivo finale è “rendere Jaguar Land Rover una delle case automobilistiche di lusso più redditizie al mondo”. A suo parere è un obiettivo realistico?
Reimagine è una strategia che è stata sviluppata potenziando tutta una serie di piani d’investimento molto ingenti. Gli impegni economici annuali di circa 2,5 miliardi di sterline includono investimenti in tecnologie per l’elettrificazione e lo sviluppo di servizi connessi al fine di migliorare il viaggio e l’esperienza del cliente, oltre a tutta una serie di tecnologie incentrate sui dati che miglioreranno ulteriormente il possesso del veicolo. Il Gruppo sta facendo un grande lavoro, stimolato dall’eccellenza che rappresentano le nostre vetture che sempre di più si andranno a posizionare in una sfera sfera di modern luxury guidato da design e sostenibilità per clienti sempre più esigenti ed attenti a tali tematiche.
Sulla base del programma di sviluppo Delivery&Performance stiamo formando più di 4mila delle nostre risorse a lavorare in maniera agile e snella allo scopo di ridurre tempi di consegna ed il tempo che ci vuole a portare un prodotto sul mercato. Sono stati costituiti degli Agile Hub allo scopo di facilitare un training e coaching adeguato, così come per ridefinire la i valori dell’Azienda nell’ottica del Modern Luxury.
Certamente lo scenario internazionale non ci sta aiutando in questo momento, ma questo vale per tutti i settori. Non ho una sfera di cristallo ma sono sicuro che Jaguar e Land Rover affermeranno progressivamente sempre di più la loro posizione di Marchi di Lusso in tutto il mondo.

Parliamo di Italia. Quali segnali stanno arrivando dal mercato? E, sul tema dell’elettrificazione e della digitalizzazione della mobilità, quali sono i nodi critici nel nostro paese e come si possono superare?
Sia per Jaguar che per Land Rover quello italiano è sempre stato uno dei maggiori mercati europei grazie all’apprezzamento che i clienti italiani riconoscono ai nostri prodotti. Parlando di mercato possiamo dire che, dopo il Covid, la digitalizzazione faccia ormai parte del vivere quotidiano e sia sempre di più un modo per semplificare la vita. Sulla mobilità elettrica i dati di mercato mostrano una forte crescita, ma la percentuale di veicoli elettrici rappresenta ancora una parte marginale del mercato. Questo credo sia dovuto soprattutto a barriere mentali dovute ad un cambiamento culturale, barriere meno presenti nelle giovani generazioni. Per questo motivo ritengo che il nostro compito sia quello di aiutare i clienti, attraverso la giusta informazione, a rispondere ai quesiti che si pongono per decidere se si è pronti a passare a breve su una nuova, ma affascinante e certamente virtuosa, forma di mobilità.

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