Nel nuovo ordine mondiale che prende forma attorno al ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde lancia un messaggio netto: l’Unione europea deve essere pronta a reagire con forza all’eventuale reintroduzione di dazi commerciali. Ma allo stesso tempo, questa nuova fase può rappresentare, paradossalmente, una spinta positiva per il rafforzamento dell’indipendenza europea. "Più che una minaccia, può essere un’opportunità", ha dichiarato Lagarde in un’intervista pubblicata su La Tribune Dimanche, rilanciata in Italia da La Stampa.
Lagarde: “Serve una risposta forte ai dazi Usa. L’euro digitale sarà pronto a ottobre”
La presidente della Bce sottolinea come il nuovo scenario globale imponga all’Europa un salto di qualità in termini di autonomia. Difesa, energia, finanza: sono questi i settori chiave su cui l’Ue dovrà imparare a camminare da sola. “Dobbiamo dimostrare un desiderio comune di liberarci dalle dipendenze energetiche, militari e finanziarie in cui ci siamo ingenuamente cullati”, afferma Lagarde. Le tensioni commerciali impongono alla politica europea una reazione non solo tattica, ma strategica.
Risposta coordinata ai dazi
Il cuore dell’intervento di Lagarde riguarda la gestione della minaccia tariffaria. “L’Ue dovrebbe avere un impatto forte qualora i negoziati si rivelassero infruttuosi”, ammonisce. Non solo parole: per essere credibile, Bruxelles deve aver già individuato settori, regioni, importi e percentuali su cui far leva in caso di misure di ritorsione. Il principio è chiaro: dialogare, sì, ma preparandosi ad agire. “Occorre comprendere le esigenze della controparte e valutare se sia possibile raggiungere un accordo”, osserva la numero uno della Bce. Ma se l’accordo non arriva, l’Europa deve mostrarsi pronta a difendersi.
Contesto economico europeo meno fragile del previsto
Lagarde, pur non nascondendo le turbolenze generate dalla nuova presidenza americana, non si mostra pessimista. “L’occupazione tiene, il potere d’acquisto è in aumento, l’inflazione è in calo. Consumi e investimenti dovrebbero riprendere a crescere”, assicura. Tuttavia, l’incertezza legata agli annunci dell’amministrazione Trump pesa sulla fiducia dei mercati e rallenta la ripresa. Anche per questo, sostiene Lagarde, è fondamentale mantenere salda la bussola europea e mostrare compattezza.
Euro digitale: ottobre sarà il mese chiave
Tra le risposte strutturali indicate da Lagarde, spicca quella dell’euro digitale. Un progetto considerato essenziale per l’autonomia monetaria e finanziaria dell’Unione, che secondo la presidente della Bce “sarà pronto a ottobre”. Una scadenza non solo simbolica, ma altamente strategica, in un momento in cui la sovranità economica europea appare nuovamente sotto pressione.