• 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

LegaCoop, Lusetti: "Con altri lockdown, le imprese non resisteranno"

- di: Daniele Minuti
 
LegaCoop, Lusetti: 'Con altri lockdown, le imprese non resisteranno'
Mauro Lusetti, presidente di LegaCoop, ha parlato in un'intervista rilasciata a La Stampa della situazione delle imprese in Italia, messe tutte quante a dura prova dalle difficoltà causate dalla pandemia da Coronavirus che dureranno ancora per diverso tempo.

Con riferimento a un sondaggio di Ipsos svolto proprio per LegaCoop, e che mostrava come quasi il 60% delle aziende nel nostro paese temesse più i problemi economici che quelli legati all'emergenza sanitaria, Lusetti è stato chiaro: "La seconda ondata dei contagi e le misure di contenimento a esso legate potrebbero avere come conseguenza l'impossibilità di andare avanti per diverse imprese. Il decreto Ristori? Può rappresentare una boccata d'ossigeno ma da solo non è abbastanza. Ci sono settori per cui è evidente la necessità di prolungare il blocco dei licenziamenti, come turismo, ristorazione e cultura, ma non può durare all'infinito".

Come fare allora? Il presidente di LegaCoop chiede celerità: "I posti di lavoro possono crearsi solo con gli investimenti, quindi c'è bisogno di un veloce uso dei soldi del Recovery Plan, prima finisce il braccio di ferro in Parlamento e meglio è per gli italiani. È incredibile che si sia arrivati a questo punto, ora a essere a rischio è il sistema-Paese e c'è bisogno di tornare allo spirito che a maggio portò alle riaperture, legato a un senso di responsabilità che non vedo più né nel Governo né in Confindustria, ora troppo impegnata in polemiche".

"L'economia è sommersa, specialmente al Sud e i ristori non possono bastare" - continua Lusetti - "c'è il rischio di dare tutto in mano alla criminalità organizzata. La classe politica deve prepararsi a un reset: la scorsa estate eravamo sorpresi dal rimbalzo de PIL ma quella capacità di reazione non serve se frenata sulla burocrazia. Quindi serve concretezza e semplificazione: il piano Next Generation è modificabile ma può servire come occasione per riprendere il confronto con le parti sociali, individuando i progetti realizzabili nel 2021 con i fondi del Recovery. Ma vanno attuate anche le riforme oltre agli strumenti per realizzare questi progetti, ragionando con una logica pluriennale si possono pianificare facendo cooperare privato, pubblico e privato sociale".
Notizie dello stesso argomento
Trovati 86 record
24/07/2025
Italgas: ricavi, EBITDA ed EBIT in crescita a doppia cifra nel primo semestre 2025
I primi sei mesi del 2025 si chiudono con risultati eccellenti per Italgas
24/07/2025
Renault in ripresa: vendite su e transizione elettrica in evidenza
Renault cresce nel primo semestre 2025: +1,3% di vendite, boom dell’elettrico con Clio, R5...
24/07/2025
Banco BPM fa brillare la riscossa: dopo Unicredit, libero di puntare in alto
Banco BPM archivia l'offerta di Unicredit e rilancia la sua autonomia: riflettori su Crédi...
24/07/2025
IBL: Attenti al boomerang, tassare il digitale è un autogol europeo
L'Istituto Bruno Leoni avverte: colpire i colossi digitali USA con dazi ritorsivi dannegge...
24/07/2025
Dazi Usa al 15%: l’export italiano sotto assedio, conto da 23 miliardi
Il dazio Usa al 15% rischia di colpire duramente l’export italiano: possibili perdite fino...
24/07/2025
Ue-Usa, accordo appeso a Trump: dazi al 15% o guerra commerciale
L’accordo Ue-Usa sui dazi al 15% è pronto, ma Donald Trump non ha ancora firmato. Bruxelle...
Trovati 86 record
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25