Milano è la maglia nera d’Europa. L’euro e la sterlina cedono terreno al dollaro, petrolio in calo e oro ancora sopra 4.000. Spread Btp-Bund stabile intorno a 79 punti; Wall Street debole a metà seduta.
Milano chiude in profondo rosso: il FTSE MIB −1,59% e l’FTSE Italia All-Share −1,48% sono zavorrati dal tracollo di Ferrari (circa −14%) dopo i target al 2030 giudicati prudenti dal mercato. Pressione anche sul lusso, mentre le utilities difensive tengono.
Dax sui massimi, Parigi e Londra fiacche
L’Europa archivia una seduta generalmente negativa: lo Stoxx 50 −0,30%, Francoforte fa eccezione con il Dax a +0,30% sui massimi storici; Londra −0,40% penalizzata dai bancari, Parigi −0,16%.
Tutte le chiusure europee
FTSE MIB −1,59%; FTSE Italia All-Share −1,48%; Euro Stoxx 50 −0,30%; DAX +0,30%; FTSE 100 −0,40%; CAC 40 −0,16%; AEX +0,31%; IBEX 35 −0,41%; SMI −0,21%; PSI +0,68%; BEL 20 +0,53%; ATX −0,03%; OMXS30 −0,13%.
Valute: dollaro più tonico
Euro/dollaro scivola in area 1,156 e sterlina/dollaro in 1,333–1,338, con cali intraday tra −0,2% e −0,6%. Tra i commenti di giornata, “possiamo permetterci di aspettare” sul fronte tassi resta il filo conduttore dei trader, mentre si soppesa il differenziale di crescita USA-Europa.
Materie prime: petrolio giù, oro sopra 4.000
Il Brent ripiega a ~65,9 $/bbl (−0,5%) e il WTI a ~62,2 $/bbl (−0,6%). Il gas TTF scende di circa −1,8% a ~32 €/MWh. Oro ancora sopra 4.000 $/oncia con lievi prese di profitto.
Spread fermo, rendimento Btp in area 3,53%
Lo spread Btp-Bund 10Y resta stabile intorno a 79 punti; il Btp decennale oscilla intorno a 3,53%. Dai verbali Bce emerge un orientamento definito “abbastanza robusto da gestire gli shock”, coerente con l’attuale pausa.
Wall Street a metà seduta
A metà giornata a New York gli indici viaggiano in lieve calo: S&P 500 ~−0,2%, Dow ~−0,3%, Nasdaq ~−0,3%.
Migliori e peggiori sul Mib
Rialzi: Buzzi (+4,7%), Telecom Italia (+3,0%), Italgas (+1,4%), Hera (+1,2%), Terna (+1,1%).
Ribassi: Ferrari (−14,1%), Recordati (−3,0%), Moncler (−2,3%), poi varie blue chip tra −1% e −1,5%.
Mid Cap e Small Cap
Nelle Mid Cap in evidenza Avio (+5,7%), Juventus (+2,5%), Maire (+1,6%); deboli Philogen (−4,2%), Carel (−2,4%), Pharmanutra (−2,3%). Nelle Small Cap spiccano Beewize (+7,8%) e Centrale del Latte d’Italia (+5,0%); giù Ratti (−4,2%) e Aedes (−3,3%).