Confindustria Radio Televisioni: "Mercato pubblicitario dei BIG5 in caduta nel 2020"

- di: Daniele Minuti
 
Confindustria Radio Televisioni ha analizzato come di consueto gli investimenti pubblicitari per i 5 maggiori Paesi europei (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) comparando i dati raccolti da diverse fonti ufficiali tenendo conto dei diversi perimetri di ciascun mercato: secondo i dati di GroupM, Zenith, Warc, Magna/IPG, Dentsu, gli investimenti nel settore a livello globale sono scesi fra il 3% e il 7% per via della crisi pandemica, superando di poco i 600 miliardi di dollari come valore.

Le stime condivise per l'anno prossimo prevendono una ripresa mondiale in doppia cifra, che proseguirà anche nel 2022 seppur con tassi minori portando il valore oltre i 700 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda il mercato pubblicitario in Europa, il valore nel 2020 è arrivato a 122,8 miliardi di euro (-6,2 miliardi rispetto all'anno precedente, calo del 4,8%), dato dovuto all'emergenza sanitaria che ha penalizzato i mezzi tradizionali. "Internet" - si legge nel report - "ad eccezione di Spagna (-3,0% rispetto al 2019), Bielorussia (-8,3%) e Belgio (-0,4%), cresce complessivamente del 6,3%, trainato dalle componenti Social (+15,9%) e Video (+16,3%), arrivando ad un valore complessivo di 69 miliardi di euro (56,5% sul totale investimenti EU-28)".

Nei BIG5 gli investimenti pubblicitari totali cadono del 7,2%
(diminuzione di 5,7 miliardi di euro) rispetto al 2019: la Gran Bretagna rimane il mercato più importante con una quota del 38% (27,9 miliardi di euro),  seguito dalla Germania con il 29% (21,3 miliardi di euro) nonostante un calo per entrambe. La Francia perde il 9,7% e mantiene una quota sul totale BIG5 del 16%, mentre l’Italia con una contrazione del 9,0% (-800 milioni di euro) arriva a 7,7 miliardi di euro e una quota del 10%. La Spagna con una diminuzione a doppia cifra pari a -16,8% (-1,1 miliardi di euro), totalizza 5,5 miliardi di euro nel 2020 corrispondente a una quota BIG5 residuale del 7%.

Grande crescita del mezzo Digital (+4,9%) che ha una quota sul totale mezzi BIG5 del 58% (valore di 43 miliardi di euro), col comparto dei mezzi tradizionali che scende del 19,8% portandosi a quota 42%. Cala ancora la stampa (-23%), come la televisione e la Radio (-12,3% e -15,5% su base annuale). Flessione anche per l'Out-of--Home e il Cinema (-36,2% e -79%) dovute specialmente alle limitazioni causa pandemia.

Internet diventa quindi il primo mezzo per tutti i mercati BIG5 con l'Italia che è l'ultimo dei paesi ha vedere il sorpasso sulla TV: "In Italia" - si legge nello studio di CRTV - "il Digital secondo le stime relative al perimetro esteso Nielsen (e POLIMI) diventa il primo mezzo grazie all’accelerazione innescata dalla pandemia con una quota a fine anno del 43,5% (3,4 miliardi di euro), mentre la Televisione rimane al 42,2% (3,3 miliardi di euro)".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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