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Milei arriva in libreria anche in Italia: “Il cammino del libertario” come manifesto politico e autobiografico

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Milei arriva in libreria anche in Italia: “Il cammino del libertario” come manifesto politico e autobiografico

Sbarca oggi in Italia per Rubbettino “Il cammino del libertario”, l’edizione aggiornata del volume in cui Javier Milei racconta genesi, metodo e identità del proprio pensiero politico. La pubblicazione cade a ridosso delle legislative di metà mandato in Argentina, previste il 26 ottobre, e acquisisce così un valore che va oltre il piano editoriale: è un documento-chiave per leggere la battaglia politica che il presidente sta combattendo a Buenos Aires, nel tentativo di ottenere in Parlamento una maggioranza più solida per portare avanti il suo ambizioso programma di riforme.

Milei arriva in libreria anche in Italia: “Il cammino del libertario” come manifesto politico e autobiografico

Non si tratta soltanto di un testo di dottrina economica ma di una narrazione militante, in cui ideologia, autobiografia e costruzione della leadership procedono intrecciate.

Dal think tank televisivo alla Casa Rosada
Il libro ripercorre il passaggio di Milei dal circuito accademico e mediatico all’agone politico, mostrando come il format televisivo e la cultura del dibattito spettacolarizzato siano stati fondamentali per la sua ascesa. Il presidente racconta una formazione radicata nella Scuola Austriaca e in una visione dello Stato nato per fermare e non per espandere la libertà individuale. La cifra stilistica rimane quella che lo ha reso celebre: linguaggio diretto, formula contrarian, attacco frontale alla burocrazia pubblica. La versione italiana conserva l’impianto originale e aggiunge una cornice interpretativa, grazie al lavoro di traduzione e curatela di Claudia Razza.

Il manifesto del libertarismo argentino
Nei capitoli centrali emerge il Milei teorico: un’economia fondata sulla responsabilità individuale, l’auto-regolazione dei mercati e la riduzione dello Stato a funzioni minime, fino al limite estremo di chi lo considera un “nemico” della prosperità. È un libertarismo radicale che in Europa resta minoritario ma che in America Latina assume la forma di una reazione frontale a un lungo ciclo di iper-statalismo. L’inflazione cronica argentina diventa prova e simbolo, per Milei, del fallimento di decenni di politica economica espansiva. Il libro è dunque un atto d’accusa strutturato, ma anche un manuale identitario pensato per mobilitare consenso attorno a una rivoluzione liberale che vuole essere di sistema e non di governo.

Riforme, consenso e costi sociali
L’uscita italiana intercetta un momento politico delicato: dopo quasi due anni alla Casa Rosada, Milei può vantare la prima inversione di rotta sui conti pubblici, un rientro dell’inflazione e un ritorno al surplus che gli consente di presentare il proprio “esperimento” come alternativa credibile alla deriva debito-spesa. Ma la dialettica interna resta accesa: il costo sociale delle riforme, dalla sanità ai sussidi, alimenta proteste e resistenze, mentre il fronte peronista punta a usare le urne di ottobre come referendum implicito sulla sua presidenza. In questo contesto il libro arriva in Italia come lente per osservare un laboratorio politico che divide politologi ed economisti e che ha messo l’Argentina al centro di un dibattito globale.

Un messaggio che parla anche all’Europa
La pubblicazione italiana ha anche un eco esterno: il confronto tra libertà economica e ruolo dello Stato attraversa da anni l’agenda europea, tra transizione verde, welfare e investimenti pubblici. Milei offre un paradigma opposto a quello dirigista che domina Bruxelles e interroga tanto i conservatori quanto i liberali tradizionali. Rubbettino rafforza così il posizionamento editoriale sui temi delle idee politiche e della competizione tra modelli economici, mentre il presidente argentino porta oltre confine il proprio messaggio, puntando a consolidare anche all’estero una rete di legittimazione culturale. Il libro diventa quindi uno strumento per leggere non solo un leader, ma il campo di forze che oggi ridefinisce le democrazie tra mercato e Stato.

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