• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Roma, estorsioni e minacce al 're del tiramisù' Pompi: arrestato il cognato

- di: AdnKronos
 
"Ti taglio la testa"
"Come ti prendo, ti taglio la testa col coltello del pane". E ancora: "Se mi muovo io, ti segno a vita", "E' vero che mi faccio la galera, ma io ti sfregio a vita". E poi: "Il 2 maggio tu mi porti in gioielleria, mi dai i soldi e parto. Se no, vengo là adesso, pio 20 anni, ma quanto è vero Dio, ti do 30 coltellate in faccia (...) Voglio tutti i soldi". Sono alcune delle minacce che Roberto Pompi riceveva quotidianamente dal cognato, fratello della moglie che sarebbe stata anche lei vessata e anzi in una occasione strattonata.

Le riporta nero su bianco il gip del tribunale di Velletri, Natalia Catena, nell'ordinanza di convalida del fermo, che l'Adnkronos ha potuto visionare, del 41enne già noto per resistenza a pubblico ufficiale, lesione, violenza privata e porto d'armi abusivo.

"L'affare" con i criminali di Ostia
Ad arrestarlo, dopo la denuncia presentata dall'imprenditore e da sua moglie, sono stati i carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo con le accuse di estorsione e tentata estorsione. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l'uomo, che dall'Inps percepiva indennità di disoccupazione, avrebbe adottato sistematiche e violente condotte estorsive. In particolare, scrive il Gip, "dipendente da alcol e droga sin da quando aveva 16/17 anni, da circa 20 Pompi e la moglie avevano tentato in ogni modo di aiutarlo", senza alcun successo. L'imprenditore aveva anche assunto il cognato nella sua azienda, ma l'uomo "si era mostrato totalmente incapace di mantenere un minimo di disciplina", come si legge nell'ordinanza, "parimenti inutile era stata la dazione di 30mila euro con la quale l'indagato avrebbe dovuto avviare una attività e che invece aveva sperperato in altro".

Non solo. A gennaio scorso, il cognato avrebbe chiesto a Pompi di poter utilizzare il marchio di famiglia per aprire un locale a Ostia, poi, al suo rifiuto, gli avrebbe detto che l'affare interessava personaggi di elevata caratura criminale, costringendo di fatto la vittima a versare all'uomo 25mila euro, quindi 12.500 per ogni locale. Non contento, nei giorni seguenti, l'indagato avrebbe continuato a chiedere soldi. Quindi l'incontro sotto al negozio di San Giovanni, dove la vittima sarebbe stata aggredita con urla e minacce perché gli consegnasse 70mila euro altrimenti sarebbero venuti "questi altri" che ne avrebbero chiesti ulteriori 200mila. E' proprio "la violenza e l'aggressività elevate" che il Gip mette in evidenza nell'ordinanza visionata dall'Adnkronos, sottolineando che "l'indagato mostra di non avere alcuno scrupolo nonostante le vittime siano la sorella e il cognato e lo abbiano aiutato in ogni modo". E ancora, spiega il giudice, "il linguaggio utilizzato è indice di una totale assenza di freni inibitori". (di Silvia Mancinelli)
Notizie dello stesso argomento
Trovati 34 record
Pagina
5
02/12/2025
Witkoff a Mosca da Putin. Chiamata tra leader Ue, Meloni: "Importante convergenza con Usa"
02/12/2025
Montagna, aumenti del 4% per gli skipass: la mappa dei prezzi 2025-2026 sulle piste
02/12/2025
Caro Natale, tra pranzi e addobbi: ecco quanto spenderemo per le feste
01/12/2025
Imprese, presentata nuova edizione Ricerca sulle Società Benefit 2025
01/12/2025
Maduro riappare in pubblico dopo giorni: "Venezuela è indistruttibile"
01/12/2025
Freddo intenso è già finito (per ora), inizio dicembre con qualche pioggia e rialzo temper...
Trovati 34 record
Pagina
5
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720