Pierpio Cerfogli dà ai giovani comprensione dei meccanismi di economia e finanza in "2030, The Bank Onlife"

 
L’Italia è un Paese che, parafrasando al contrario il titolo di un eccellente film di qualche anno fa dei fratelli Ethan e Joel Coen (salto a piè pari quello di Veronesi), non è certo per giovani. La nostra società invecchia con troppa velocità e, paradossalmente, con l’aumentare dell’età media, quindi, i ragazzi si sentono sempre meno coinvolti, sempre meno al centro di un progetto, sempre meno sicuri di poter diventare importanti. Quasi abbandonati ad un concetto “arrangiatevi da soli” che non li porta da nessuna parte, perché qualsiasi strada possano intraprendere presenta degli ostacoli - di cui loro non hanno alcuna responsabilità - spesso insormontabili.

Qualcuno riesce ad emergere; qualcuno ce la fa ad affermarsi, a raggiungere i veri traguardi che si è posto, ma sono purtroppo casi episodici. Per questo ‘’2030 - The Bank Onlife’’ di Pierpio Cerfogli (Guida editori - 15,00 euro), rivolto essenzialmente ai giovani, ma che è molto interessante anche per chi giovane non è più ed ha già ottenuto i risultati per i quali si è impegnato, è una dimostrazione di fiducia, quasi un’investitura per questi nostri ragazzi che conoscono le regole del mondo che li circonda, ma ancora non sanno di poterle affrontare positivamente. Pierpio Cerfogli, vicedirettore di BPER Banca, ha spesso incontrato i giovani, cercando di determinare tra loro ed il mondo su cui si affacciano un ponte ideale, che li aiuti a non perdersi dietro le categorie disegnate da altri ed a lottare per il raggiungimento dei loro traguardi. In un momento, peraltro, in cui tutto avanza, anzi corre freneticamente azzerando quelle definizioni del tempo - ieri, oggi e domani - che non hanno più grande senso.

Un mondo, dice l’economista, in cui tra passato e futuro ‘’non c’è interspazio, non c’è il presente’’ che, consumandosi ‘’troppo in fretta, troppo velocemente’’, è ‘’un bene volatile’’. Per aiutare i giovani che si accostano all’economia come materia di studio, ma anche come opportunità, Pierpio Cerfogli veste i panni del docente, anche se non di quello tradizionale, che mette una distanza virtuale con i suoi discenti. Lo fa raccontando come il sistema bancario, per come lo intendiamo oggi, è nato e si è sviluppato, ponendo le basi dell’economia e della finanza moderne. Un ‘’territorio’’ non sempre agevole da attraversare, anche perché la comunicazione tra tutti i soggetti interessati non ha sempre onorato il suo mandato. Almeno sino a quando il legislatore non ha imposto norme per rendere trasparenti le operazioni finanziarie.

Con un doppio obiettivo: tutelare il consumatore e aumentare il livello di fiducia verso le banche. Certo, ‘’2030 - The Bank Onlife’’ è un libro che presuppone che chi si ponga alla sua lettura abbia i rudimenti necessari per apprezzarlo. Ma anche chi vi si accosta da neofita troverà molto da leggere, anche delle provocazioni, se così possono essere definite le piccole ‘’sfide’’ che l’autore pone quando si addentra in territori apparentemente per specialisti e che lui, con una prosa da divulgatore, rende fruibili a tutti.

Come quando affronta problemi che possono essere definiti epocali (come le guerre commerciali, ma sostanzialmente politiche) che vedono duramente contrapposti Stati Uniti e Cina, con la politica dei dazi presa a pretesto per un regolamento di conti. Lo sguardo di Cerfogli spazia tra molti campi dell’economia, e lo fa con occhio attento, forse anche disincantato di chi sa, di chi conosce e che non vuole certo che questa materia resti in un ristretto circolo di pensatori. Laicamente, Pierpio Cerfogli spiega, disquisisce, ma poi fornisce gli elementi per farsi un’idea personale, magari anche originale. Che è poi quello che dovrebbero fare tutti i docenti. Lui, che docente lo è solo per trasfondere la sua conoscenza nelle menti più giovani, con ‘’2030 - The Bank Onlife’’, con quel termine temporale, 2030, come traguardo ma anche come termine ultimo, si è forse posto un solo obiettivo: spiegare e farsi capire. E c’è riuscito.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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