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Lacrime sincere, ironia sospesa: ciao Ornella

- di: Giulia Caiola
 
Lacrime sincere, ironia sospesa: ciao Ornella

Nel salotto garbato e un po’ surreale di Che Tempo Che Fa, quello dove di solito l’ironia di Luciana rimbalza allegra come una pallina da flipper impazzita, ieri è calato un silenzio che non si sente spesso in tv. Un silenzio vero, quello che entra nelle ossa. Perché parlare di Ornella Vanoni senza Ornella Vanoni… beh, già questo basterebbe a far tremare la voce anche ai più navigati.

Lacrime sincere, ironia sospesa: ciao Ornella

Fabio Fazio, solitamente campione olimpico di compostezza, aveva gli occhi che dicevano tutto senza bisogno di aggiungere una sillaba. «Questa puntata è dedicata a Ornella», ha esordito, e già lì si è capito che la serata avrebbe avuto un altro passo, un altro peso. Nessuna gag, nessun tentativo di tenere su il morale: solo gratitudine e un affetto che, per una volta, non avevano bisogno di essere mascherati.

E poi è arrivata lei, Luciana, che pure quando parla di sfighe cosmiche riesce a far ridere anche i lampioni. Ma stavolta no. Stavolta la voce le si è incastrata in gola come un nodo impossibile da sciogliere. «Questo periodo mi sembra che mi strappino la pelle continuamente», ha detto, e si è vista l’amica più che la comica, la donna più che il personaggio. Lacrime vere, niente “effetti speciali”.

Ricordando Ornella, ha sorriso e pianto insieme: «Lei amava abbracciare. Diceva che stringere gli altri li sosteneva». E c’è da crederle: la Vanoni abbracciava tutto, la vita, gli errori, gli amori, i drammi, le briciole e i bocconi grossi. Una donna che, anche a 90 anni passati, aveva la vitalità di chi non si è mai risparmiato niente.

Negli ultimi anni, grazie alla trasmissione, era tornata a essere una presenza adorata anche dal pubblico più giovane: sarcasmo tagliente, memoria ballerina, dolcezza improvvisa. Un mix che solo la Vanoni poteva permettersi senza sembrare una caricatura.

E allora sì, ieri sera Fabione e Lucianina non hanno fatto ridere. Non dovevano. Hanno fatto una cosa più rara: hanno mostrato quanto possa essere grande un vuoto quando chi lo lascia era enorme.

Ciao Ornella, e grazie per aver reso la vita — e pure la tv — un po’ più vera. Sempre.

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