A Palazzo Farnese nuova luce per il Camino del Vignola e per le statue del Salone di Ercole

- di: Samantha De Martin
 

FOTO: Il camino del Vignola con le due statue allegoriche dopo il restauro | Courtesy Ambasciata di Francia in Italia

Simile a un monumentale testimone dell’arte del suo tempo, il caminetto realizzato nel 1564 dall’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola, si fa ammirare, fresco di restauro, nel Salone di Ercole di Palazzo Farnese, stretto tra le due statue allegoriche dell’Abbondanza e della Carità. Impreziosito da circa dieci varietà di marmi policromi, come il porfido o il portasanta, è abbellito da due putti che reggono lo stemma di Ranuccio Farnese, suo committente. Le due sculture ricordano la gloriosa ascendenza del cardinale.

A Palazzo Farnese nuova luce per il Camino del Vignola e per le statue del Salone di Ercole

Con i suoi quattro metri e cinquanta di altezza, il camino, autentica opera d’arte, dovette rappresentare per il Vignola, incaricato dopo la morte di Michelangelo dell’arredamento e della parte posteriore di Palazzo Farnese - oggi sede dell’Ambasciata di Francia in Italia - uno strumento per affermare il suo talento e applicare le sue teorie. D’altra parte gli ornamenti superiori richiamano gli elementi che decorano la prima pagina del suo trattato Regola delli cinque ordini d’architettura, pubblicato la prima volta nel 1562.

Da oggi il camino del Vignola torna a brillare grazie a un restauro durato due mesi, che ha interessato anche le statue allegoriche dell’Abbondanza e della Carità del Salone di Ercole.

L’intervento è stato possibile grazie al progetto “La cornice del Tempo – curiamo il passato per dare bellezza al futuro” sostenuto da Palazzetti in collaborazione con Fondaco Italia.

“Voglio ringraziare lo sponsor, il Gruppo Palazzetti, e Fondaco Italia, che intervengono in un momento di grande cooperazione tra Francia e Italia per la protezione del nostro patrimonio” ha detto Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia, rallegrandosi del restauro di quelle che ha definito “opere imprescindibili da Palazzo Farnese”.

Le incrostazioni, molto apprezzate dal Vignola, rimandano alla tecnica artigianale romana di moda nel Cinquecento. Il gioco sinuoso tra le forme del corpo delle figure femminili o delle conchiglie di nautilus conferisce ritmo all’opera. Anche il colore dei marmi, con le loro venature e profondità che mettono in risalto ogni elemento, contribuisce a creare un senso di movimento.

Il lavoro del Vignola rientra in una tradizione franco-italiana più ampia. I camini farnesiani hanno infatti ispirato vari architetti nel corso del Settecento, e tra questi il francese Charles-Augustin d’Aviler.

"Il restauro a Palazzo Farnese, uno dei più bei palazzi rinascimentali di Roma - ha ribadito Ruben Palazzetti, Presidente Palazzetti Spa - è per noi simbolo di una perfetta corrispondenza di spiriti e intenti. Essere qui oggi ha un profondo significato: l'impegno nel restauro di questo camino monumentale è tappa importante nel cammino di tutela del patrimonio artistico italiano, parte integrante della nostra storia di imprenditori”.

Il Presidente di Fondaco Italia, Enrico Bressan, ha invece sottolineato come “Realizzare questo restauro grazie a Palazzetti, gruppo leader a livello internazionale nel settore del riscaldamento domestico è motivo di grande soddisfazione per noi a dimostrazione di un’imprenditorialità illuminata che fa della cura del patrimonio artistico una parte integrante della propria attività aziendale”.

Per l’inizio dell’estate 2023, Palazzo Farnese rimarrà “aperto per lavori’’ nell’ambito di una vasta campagna di restauro, avviata nel 2021 per restituire a questo capolavoro del Cinquecento, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, tutta la sua originaria bellezza.

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