Gusci di ostriche per salvare l’ecosistema marino: al PoliMi il premio Enactus Italia per il progetto più innovativo e sostenibile

- di: Barbara Leone
 
Ricostituire l’ecosistema marino tramite il riutilizzo di gusci di ostrica e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di preservare i nostri mari. È questo l’obiettivo di Oyster2Life, il progetto presentato dal team di studenti del Politecnico di Milano vincitore della settima edizione della National Competition di Enactus Italia che si è tenuta lo scorso 25 maggio all’Itas Forum di Trento in collaborazione con Fondazione Caritro. Al secondo posto si è classificato il team dell’Università di Udine con il progetto Blue Zone, un filtro per le canne fumarie delle abitazioni che permette la riduzione delle pm2.5 e pm10 presenti in atmosfera. In questa edizione 2023 erano presenti più di cento studenti, suddivisi in16 team provenienti da altrettante università italiane, che si sono sfidati su progetti di imprenditoria sociale, tutti orientati alla generazione di impatti positivi per la società in linea con l'Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030.

Gusci di ostriche per salvare l’ecosistema marino: al PoliMi il premio Enactus Italia per il progetto più innovativo e sostenibile

Tra loro sono stati scelti i quattro finalisti, ciascuno vincitore di una delle quattro League: Università di Udine (League Itla Bonaiti), Università di Brescia(League Carlisle Brake & Friction), Università di Padova (League Law & Tax Consulting) e Politecnico di Milano (League Dana). Proprio il team del Politecnico di Milano, con il progetto Oyster2Life, ha vinto la finale e avrà quindi l’onore di rappresentare l'Italia alla Enactus World Cup 2023, che quest’anno avrà luogo a Utrecht a fine ottobre:tre giorni all’insegna della collaborazione, competizione e della celebrazione dei risultati raggiunti da studenti provenienti da tutto il mondo, impegnati nel tentativo di generare il cambiamento attraverso l’azione imprenditoriale. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche dei premi speciali, grazie alla partnership con 3Bee: Alumnus over 30 a Mirko De Pascalis, Alumnus under 30 a Julia Montevecchi, Faculty Advisor dell’anno a Michela Borghetti dell’Università di Brescia, il Premio Team Leader a Miriana Lombardi e il Premio Business Advisor a Roberto Bettati. Infine, nella giornata del 26 maggio i partner Dana, Kpmg, Randstad, Toyota MH, Unicredit e tutti gli studenti hanno avuto l’opportunità di incontrarsi presso la School of Innovation dell’Università di Trentoin occasione del primo Career Fair organizzato da Enactus Italia, un tassello concreto parte della missione dell’organizzazione, impegnata costantemente anche nell’avvicinamento dei giovani change maker al mondo del lavoro.

“Quelli che si sono sfidati qui a Trento sono giovani talenti pieni di entusiasmo e desiderosi di mettersi alla prova su progetti imprenditoriali sostenibili - commenta Daniele Di Cristina, Presidente di Enactus Italia -. Enactus nasce con la missione di ispirare gli studenti universitari a migliorare il mondo attraverso l’azione imprenditoriale. E proprio in questa occasione, grazie al prezioso contributo dei nostri partner, abbiamo avuto l’opportunità di avvicinare questi promettenti leader del futuro a grandi imprese innovative che vogliono investire in progetti ad elevato impatto sociale”.

Del resto, come sottolinea Carlo Schönsberg, Presidente di Fondazione Caritro che è socia fondatrice dell'associazione, “il Festival dell'Economia di Trento è una cornice d'eccezione per la National Competition di Enactus Italia: quale contesto migliore per una sfida tra talentuosi universitari, giudicati da affermati imprenditori? Fondazione Caritro - osserva Schönsberg - crede nel valore di questo progetto fin dal 2016 quando ne ha annunciato la nascita proprio durante il Festival dell'Economia e lo testimonia oggi essendo qui al fianco di Enactus. Ha visto crescere l'associazione che ora conta un maggior numero di partner, di atenei e soprattutto di meritevoli studenti aderenti al progetto. E' motivo di soddisfazione e rappresenta una spinta a continuare nell'impegno, che si concretizza in nuove opportunità ai giovani e nella realizzazione di progetti ad impatto sociale che nascono dalle loro idee”.

L’obiettivo di Oyster2Life, progetto nato nel 2020da un team composto da 23 studenti della scuola di Ingegneria e Design del Politecnico di Milano, è di contribuire al contrasto del cambiamento climatico da un punto di vista innovativo, usando gusci di scarto delle ostriche per il benessere dell’oceano. I gusci delle ostriche, infatti, contribuiscono a rimuovere carbonio e azoto dall’acqua. Le ostriche, crescendo, si cibano anche dei phytoplankton, che sono i principali responsabili della torbidità delle acque. Questo permette ai raggi solari di raggiungere il fondale marino. Oltre a questo, i gusci facilitano il processo di ancoraggio delle larve e quindi incrementano il ripopolamento dell’ecosistema marino e, in generale, favoriscono la vita di tutte le specie che lo popolano. Questi i team e progetti finalisti. Per l’Università di Udine, Blue Zone: realizzazione di un comignolo e di un filtro per le canne fumarie delle abitazioni che permette la riduzione delle pericolose pm2.5 presenti in atmosfera. Per l’Università di Brescia, NetBusters: creazione di una community e di una nuova filiera di economia circolare volte al recupero delle reti da pesca fantasma presenti nei fondali marini. Per l’Università di Padova, Vimini: connettere produttori di prodotti alimentari e agricoli con consumatori consapevoli, nell’ottica della riduzione dello scarto alimentare. Per il Politecnico di Milano, Oyster2Life: contribuire al contrasto al cambiamento climatico in modo innovativo: usando gusci di scarto delle ostriche per il benessere dell’oceano.
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