Pompei (Deloitte): "Il mondo del business reagisca all’allarme dell’ONU sul clima"

- di: Daniele Minuti
 
L'allarme sul cambiamento climatico lanciato dalle Nazioni Unite nel mese di agosto deve essere necessariamente colto dal mondo intero e non da specifiche realtà, perché solamente lavorando di concerto si potranno compiere i primi e necessari passi per fermare una crisi che ormai è innegabile.

È questo uno dei punti toccati da Fabio Pompei, Amministratore Delegato Deloitte Italia, in un intervento al Sole 24 Ore: "È inequivocabile che l'influenza dell’azione umana ha portato al riscaldamento dell'atmosfera" - spiega l'Ad -. "Non lascia spazio a dubbi l’allarme lanciato a metà agosto dall’Ipcc , la massima autorità scientifica mondiale sul clima, con il report Climate Change 2021: the Physical Science Basis. Summa di tutto il sapere scientifico attuale sul clima e sul cambiamento climatico, lo studio dice a chiare lettere che il climate change è destinato a intensificarsi e che in tutto il Pianeta bisogna prepararsi all’aumento della probabilità di eventi estremi legati al fenomeno. Un appello all’azione destinato ai leader politici del Pianeta che si riuniranno in autunno nel corso della Cop26, ma anche alle imprese".

Pompei però è conscio che trovare un accordo politico è ancora molto difficile, come mostrato dagli esiti del Summit G20 di Napoli, nonostante ormai in sempre più luoghi del Pianeta si stiano cominciando a sperimentare da vicino le conseguenze del cambiamento climatico come dimostrano i disastri in Germania, Austria e Canada solo negli ultimi mesi.

"In questo contesto"
- Prosegue l'Amministratore Delegato di Deloitte Italia - "non solo i politici, ma anche le imprese devono cominciare ad agire tenendo a mente l’allarme lanciato dall’Ipcc. Un impegno che da tempo a livello globale Deloitte si è assunta e che porterà avanti con sempre più determinazione. In questa direzione va, ad esempio, l’iniziativa di Deloitte in collaborazione con il World Economic Forum per la creazione di standard ESG universali. Una iniziativa finalizzata alla definizione di dati comparabili e trasparenti per misurare la resilienza aziendale e i progressi su questioni ambientali, sociali e di governance".

L'impegno deve però essere portato avanti da tutte le imprese, non solo quelle di maggiori dimensioni: a le PMI sarà chiesto di migliorare la sostenibilità di processi e prodotti e la prova della necessità di questo operato arriva dal Millennial&GenZ survey di Deloitte che mostra come i giovanissimi della Generazione Z vedono il clima come la preoccupazione principale per il futuro.

Pompei conclude: "Come altre grandi realtà, anche Deloitte sta accelerando per aggiornare le policy che ci consentiranno di diminuire l’impatto ambientale, nell’ambito della più ampia strategia WorldClimate con cui vogliamo raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette entro il 2030. Oltre a questo, a inizio agosto abbiamo lanciato il nuovo programma di “learning” sul clima indirizzato a tutti i nostri 330 mila professionisti nel mondo, pronto a partire nei prossimi mesi. Questo programma, sviluppato in collaborazione con il WWF, è stato progettato per rendere consapevoli e ispirare ad agire le nostre persone - e di conseguenza i nostri stakeholder e clienti - sull’impatto dei cambiamenti climatici. E allora faccio mie le parole del nostro Ceo Global, Punit Renjen: per affrontare i cambiamenti climatici è necessario comprenderli. Per questo, prima grande azienda al mondo, abbiamo deciso di impegnarci con un programma di alfabetizzazione interna rivolta a tutte le nostre persone sul tema del cambiamento climatico, finalizzato anche a dare a ognuno le basi per capire come contribuire positivamente a questa sfida – sia nella vita professionale, sia in quella personale. E speriamo di essere solo il primo esempio di un trend diffuso all’interno di aziende e istituzioni. Perché, come sempre, cultura e conoscenza sono indispensabili per acquisire consapevolezza e solo con la consapevolezza e l’impegno di tutti potremo essere all’altezza della sfida che abbiamo davanti".

Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli