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Ponte dell'Immacolata, oltre 13 milioni di italiani in partenza

- di: Barbara Bizzarri
 
Ponte dell'Immacolata, oltre 13 milioni di italiani in partenza

Toglieteci tutto, ma non i viaggi: sembrerebbe proprio questo il mantra degli italiani, che si dicono dispostissimi (più o meno) a tirare la cinghia, date le attuali congiunture economiche, però ai viaggi proprio non vogliono rinunciare.

Ponte dell'Immacolata, oltre 13 milioni di italiani in partenza

Infatti, secondo un'indagine di Federalberghi sul ponte dell'Immacolata, saranno più di tredici milioni gli italiani che hanno programmato una vacanza per l'8 dicembre, per un giro di affari stimabile in 4 miliardi e 461 milioni di euro, considerata una spesa media pro-capite di 432 euro a persona, che si indirizzeranno quasi esclusivamente in Italia (96,3%). Una congiuntura felice dovuta al fatto che il giorno festivo quest'anno cade di venerdì, rendendo possibile allungare di un giorno il fine settimana. Il giro d'affari sarebbe potuto essere ancora più grande se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 35,6% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione.

Commentando i dati dell'indagine Federalberghi, il presidente Bernabò Bocca ha sottolineato che "sicuramente la festività che il calendario 2023 ha fatto cadere di venerdì, ha aiutato i nostri concittadini nel progettare un viaggio. Rispetto allo scorso anno, è stato rilevato un aumento del giro di affari, ma nello stesso tempo abbiamo constatato dai numeri che la parola d’ordine per gli italiani in viaggio quest’anno sarà risparmio.Si tende, sostanzialmente, a tagliare sulle spese relative all’alloggio, al cibo e ai divertimenti e si pianifica magari una vacanza più breve. Però una cosa sembra chiara: gli italiani stringono la cinghia e non rinunciano a partire. Per noi, la performance legata al ponte dell’Immacolata rappresenta una prova generale nella prospettiva delle festività natalizie ormai vicine. Per questo vorrei considerare questi risultati, sempre con la massima prudenza, un buon auspicio per lo scenario che avremo di fronte in un futuro molto prossimo".

Chi ha deciso di partire, nella maggior parte dei casi (43,4%) quest’anno si è mosso con largo anticipo, prenotando la vacanza per tempo: il 25,7% ha infatti organizzato la vacanza tre settimane prima e il 43,4% addirittura con un mese di anticipo. Solo il 3,7% (contro il 5,9% dello scorso anno) ha scelto destinazioni all’estero, solitamente concentrate nelle grandi capitali europee. Inoltre, il 55,8% di chi resterà in Italia, si muoverà nella stessa regione di residenza. La durata media sarà di 3,3 notti trascorse fuori casa.

Tutti i viaggiatori saranno alla ricerca di relax: è il movente che spinge la maggior parte degli italiani (44,9%) a concedersi una vacanza durante questo ponte. Segue al secondo posto il desiderio di ricongiungersi con i propri familiari (35,3%) e al terzo la voglia di divertimento (25,4%). Per quanto riguarda l’alloggio, la casa di parenti e amici (35,2%), insieme ad alberghi e villaggi turistici (26,6%) sarà l’alloggio scelto dalla maggior parte dei vacanzieri; ben distanziati seguono i bed & breakfast (14,8%), le case di proprietà (11,7%), i rifugi alpini (5,6%) e il soggiorno in residence (3,5%). La spesa dei turisti, come di consueto, si distribuisce su tutte le componenti della filiera: il 23,2% del budget è destinato ai pasti, il 20,5% al pernottamento, il 28,9% ai viaggi e il 14,1% allo shopping.

Le attività principali consisteranno in passeggiate (43,2%), escursioni e gite (27,4%), partecipazione a eventi enogastronomici (22,2%), visita a musei o mostre (14%) e a monumenti (13,6%). L’auto è sempre il mezzo prediletto per il 74,5% dei vacanzieri per recarsi nei luoghi di villeggiatura. Il 14% viaggerà in aereo e l’8% in treno: ovviamente, la comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (65,2%). I motivi per cui non sarà possibile andare in vacanza, invece, sono per il 45% dei casi economici, il 14,4% perché partirà in un altro periodo, mentre per il 12,4% riguardano questioni familiari.

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