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Regno Unito, nuovo schema di mobilità per i giovani europei: visti fino a 3 anni per studio e lavoro

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Regno Unito, nuovo schema di mobilità per i giovani europei: visti fino a 3 anni per studio e lavoro
Dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, le opportunità per i giovani europei desiderosi di studiare o lavorare oltremanica si sono notevolmente ridotte. La fine della libera circolazione ha introdotto barriere significative, rendendo necessario l'ottenimento di visti specifici, sponsorizzazioni lavorative e il pagamento di tasse aggiuntive. Tuttavia, il governo britannico, guidato dal Primo Ministro Keir Starmer, sta considerando una svolta significativa: l'introduzione di un nuovo Schema di Mobilità Giovanile destinato ai cittadini europei sotto i 30 anni.

Regno Unito, nuovo schema di mobilità per i giovani europei: visti fino a 3 anni per studio e lavoro

Secondo quanto riportato dal The Times, il piano prevede la possibilità per decine di migliaia di giovani europei di vivere e lavorare nel Regno Unito per un periodo iniziale di due anni, estendibile di un ulteriore anno. In cambio, i giovani britannici avrebbero accesso facilitato ai paesi dell'UE con condizioni simili. Questo schema sarebbe modellato su accordi già esistenti con paesi come Australia e Canada. Tuttavia, il numero di partecipanti sarebbe limitato annualmente per placare le preoccupazioni riguardo all'immigrazione. Inoltre, i beneficiari dovrebbero pagare un contributo al Servizio Sanitario Nazionale (NHS) e non avrebbero diritto a sussidi pubblici.

Reazioni e negoziati con l'UE

La proposta arriva in risposta alle richieste di diversi paesi europei che considerano essenziale la mobilità giovanile per rafforzare le relazioni post-Brexit. Tuttavia, l'Unione Europea potrebbe opporsi a determinate restrizioni, come i limiti sul numero di partecipanti e le tasse sanitarie aggiuntive. Alcuni stati membri, tra cui Germania e Polonia, hanno espresso preoccupazione riguardo a misure britanniche ritenute "restrittive", sottolineando l'importanza di ridurre gli ostacoli alla mobilità per favorire una cooperazione più stretta.

Implicazioni interne per il governo britannico

Per il Primo Ministro Starmer, la proposta rappresenta un delicato equilibrio tra il desiderio di migliorare le relazioni con l'UE e la necessità di affrontare le preoccupazioni interne sull'immigrazione. Con oltre un milione di arrivi annuali, l'immigrazione è tornata al centro del dibattito pubblico nel Regno Unito, alimentando il consenso per movimenti politici di destra. Pertanto, il governo laburista deve procedere con cautela, assicurando che l'apertura verso i giovani europei non sia percepita come un ritorno alla libera circolazione pre-Brexit.

Prossimi passi

La proposta sarà oggetto di discussione durante il vertice UK-UE previsto per il 19 maggio. In questa occasione, le parti cercheranno di raggiungere un accordo che possa soddisfare entrambe le parti, facilitando la mobilità giovanile senza compromettere le politiche migratorie nazionali. Un'intesa in tal senso potrebbe rappresentare un passo significativo verso il ripristino di relazioni più strette tra il Regno Unito e l'Unione Europea, offrendo nuove opportunità ai giovani di entrambe le sponde della Manica.
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