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Retail 5.0: le sfide di oggi e di domani

- di: Benedetta Brioschi, Partner e Responsabile Food&Retail e Sustainability e Giulia Tomaselli, Project coordinator Community Retail 5.0
 
Retail 5.0: le sfide di oggi e di domani

In anni recenti, la stabilità dell’economia mondiale è stata messa in discussione da un susseguirsi di vettori di crisi e discontinuità con implicazioni di natura sistemica e strutturale lungo tutti i livelli (istituzioni, imprese, territori, individui). All’interno di una società globale che cambia rapidamente e che tende a ripensarsi per affrontare sfide inimmaginabili fino a poco tempo fa, il Retail Specializzato, in qualità di front–end diretto del consumatore, si trova in una posizione privilegiata per interpretare in anticipo le grandi evoluzioni in atto, anche in virtù del proprio peso economico e sociale per il sistema Paese.

Il settore vede la compresenza di piccoli negozi nei centri urbani, store specializzati di medie dimensioni e grandi Parchi e Centri Commerciali. Seppur con modelli di business e strategie commerciali eterogenee, tutte le diverse tipologie di Retail concorrono alla creazione di valore per il sistema-Paese. Secondo una survey TEHA ai consumatori italiani, il tratto più distintivo del Retail Specializzato è proprio la sua presenza diffusa sul territorio. Complessivamente, le aziende operanti nella filiera estesa del Retail Specializzato hanno una diffusione capillare lungo tutto il territorio in modo molto più omogeneo di altre rilevanti filiere del Made in Italy, generando occupazione in tutte le Regioni di Italia.

Grazie alla prossimità spaziale e relazionale nei confronti del consumatore, i Retailer sviluppano una conoscenza diretta e approfondita delle necessità e preferenze dei cittadini ed hanno la possibilità di dispiegare e rendere operativo un cambio di visione che veda le persone come il punto di riferimento di un tessuto civile e di un contesto economico in rapida trasformazione, secondo il modello della “Società 5.0”. In questo senso, il settore del Retail può assolvere all’importante compito di contribuire alla “manutenzione della cittadinanza attiva” del Paese, offrendo spazi di aggregazione e favorendo la condivisione di interessi e abitudini, con servizi ad hoc per le categorie più vulnerabili.

Sulla base di queste considerazioni, dal 2021 TEHA ha fondato la Community Retail 5.0, una piattaforma multi-stakeholder, di confronto costruttivo e permanente, dedicata alla valorizzazione e ottimizzazione della filiera del Retail Specializzato come driver di sostenibilità, competitività e sviluppo industriale, con l’obiettivo di presentare proposte al Governo e al sistema-Paese.

Dal punto di vista economico, la filiera estesa del Retail Specializzato ha per il Paese un peso largamente più alto di quanto non venga percepito, sostenendo il 15% del PIL Italiano. Con oltre 450 mila aziende, il comparto produce un fatturato di 412 miliardi di euro e dà lavoro a 2,7 milioni di persone. Grazie alle filiere di fornitura e sub fornitura, il settore del Retail Specializzato attiva un importante impatto diretto, indiretto e indotto sui territori italiani: 100 Euro di Valore Aggiunto generato nel Retail Specializzato abilitano la creazione di ulteriori 110 Euro nel resto dell’economia.

Nel Rapporto Strategico 2024, “Il futuro del Retail Specializzato per la crescita e la competitività del Paese”, presentato alla business community e alle Istituzioni a Roma lo scorso 21 novembre, la Community Retail 5.0 ha analizzato i principali megatrend che impatteranno maggiormente il settore nel prossimo futuro e nei confronti dei quali i Retailer italiani non possono farsi trovare impreparati.

La transizione digitale si configura come una priorità imprescindibile per il settore: in un mercato sempre più competitivo, la digitalizzazione è uno strumento chiave per consolidare il proprio posizionamento, ottimizzare i processi operativi e rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori. A livello globale, il mercato dell’Intelligenza Artificiale nel settore del Retail è previsto raggiungere i 31,2 miliardi di dollari, in crescita di 8 volte rispetto ai valori del 2020. Secondo una survey della Community Retail ai principali operatori del settore, tuttavia, gli ambiti di investimento considerati più strategici per affrontare la transizione digitale non sono tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale e il Retail Media. Questo perché, nonostante le potenzialità, la limitata applicazione concreta nel business e l’assenza di casi d’uso concreti ne frena l’adozione.

Al primo posto emerge la necessità di puntare sulla formazione e sullo sviluppo delle competenze digitali, seguita dall’adozione di soluzioni basate sull’analisi dei Big Data e dal rafforzamento delle piattaforme di e-commerce. Altri strumenti tecnologici, come l’IA e Retail Media, sono attualmente collocati in una posizione secondaria. Il 50% dei principali Retailer italiani individua proprio nella mancanza di chiari utilizzi pratici il principale ostacolo all’investimento in Intelligenza Artificiale e, in parallelo, il 61% del campione dichiara di conoscere poco o nulla il paradigma del Retail Media, strategia pubblicitaria digitale che permette ai brand di promuovere prodotti e servizi sfruttando canali e dati proprietari messi a disposizione dai Retailer.

Un’altra sfida cruciale per il Retail Specializzato è rappresentata dall’attrattività verso i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e dalla capacità di trattenere i talenti. Necessità di conciliare lavoro e vita privata, ritmi e lavoro serale e nei weekend e flessibilità limitata sono i fattori ostativi ad una carriera nel settore, soprattutto per i più giovani. Già oggi l’86% dei retailer italiani riscontra difficoltà significative nel reperire personale qualificato, secondo una survey della Community Retail. Tra le motivazioni riportate, i Retailer hanno enfatizzato in particolare gli orari di lavoro ritenuti pesanti (58%). Un elemento distintivo del lavoro nel Retail è proprio la disponibilità nei weekend e nei giorni festivi.

Proprio per questo motivo è fondamentale per gli operatori del settore riuscire a raccontare con efficacia il “Bello di lavorare nel Retail”, anche attraverso la voce dei suoi protagonisti, per far comprendere le tante sfaccettature di questa filiera. Proprio partendo da questa riflessione, la Community ha avviato il progetto “Genzy4Retail”, un ciclo di podcast, disponibile su Spotify e le principali piattaforma podcast, per parlare dei percorsi di crescita professionale nel Retail Specializzato, con uno sguardo da “insider”.

Le sfide descritte convergono verso un obiettivo comune: realizzare una Strategia Nazionale che metta a sistema le risorse e le competenze di istituzioni, imprese e comunità. Una strategia che non solo punti alla crescita economica, ma che integri la transizione digitale e sostenibile con lo sviluppo delle competenze e il rafforzamento delle pari opportunità nel mercato.

Tra le priorità individuate dalla Community Retail 5.0 emergono: - Transizione digitale: Stimolare la conoscenza e lo scambio di expertise sulle modalità di implementazione dell’Intelligenza Artificiale e del Retail Media.
- Attrattività lavorativa: Introdurre meccanismi di incentivazione e/o detassazione degli stipendi lordi orari nei giorni festivi o domenicali,
- Sviluppo sostenibile: Orientare il settore verso modelli circolari e promuovere il ruolo del Retail come educatore del consumatore finale.
Queste azioni, se ben coordinate, possono rafforzare il ruolo del Retail Specializzato non solo come motore di competitività economica, ma anche come protagonista nella costruzione di un sistema sociale più inclusivo e resiliente. In conclusione, il “Retail 5.0” rappresenta una visione ambiziosa ma necessaria per affrontare le sfide del futuro, valorizzando il settore come pilastro della competitività e dello sviluppo sociale del Paese.

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