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Roma, crolla una parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali: ferito un operaio

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Roma, crolla una parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali: ferito un operaio

FOTO: IlMarcheseDelGrillo - CC BY 4.0

Una parte della storica Torre dei Conti, uno dei simboli più riconoscibili del centro di Roma, è crollata nella tarda mattinata di lunedì 3 novembre 2025. L’incidente è avvenuto durante i lavori di ristrutturazione in corso ai Fori Imperiali, all’altezza di largo Corrado Ricci, dove un tratto di muratura della torre è improvvisamente ceduto, provocando un forte boato e una nube di polvere visibile anche da via Cavour.

Roma, crolla una parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali: ferito un operaio

Sul posto sono intervenuti in pochi minuti vigili del fuoco, polizia locale del I Gruppo Centro, 118 e tecnici della Sovrintendenza Capitolina. L’area è stata immediatamente transennata e chiusa al traffico pedonale e veicolare, mentre i soccorritori hanno avviato le operazioni di messa in sicurezza e di verifica della stabilità residua del monumento.

Quattro operai coinvolti, uno ferito
Secondo le prime informazioni, quattro operai erano al lavoro sul cantiere al momento del cedimento. Uno di loro è rimasto ferito, colpito da detriti della muratura. L’uomo, cosciente ma dolorante, è stato estratto dalle macerie dai vigili del fuoco e trasportato in ambulanza al Policlinico Umberto I. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

Gli altri tre operai, scampati al crollo, sono stati accompagnati al pronto soccorso per accertamenti e hanno riferito di aver sentito un rumore sordo pochi istanti prima del cedimento. “È successo tutto in pochi secondi, non abbiamo avuto il tempo di capire”, ha raccontato uno di loro.

Le autorità hanno disposto la sospensione dei lavori e l’apertura di un’indagine per chiarire se la causa sia da ricondurre a un errore nella fase di restauro o a un improvviso deterioramento delle strutture murarie.

Un monumento medievale fragile ma prezioso
Costruita nel XIII secolo per volontà di Annibaldo degli Annibaldi, la Torre dei Conti è una delle ultime grandi torri medievali rimaste intatte nel centro di Roma. In origine alta oltre 50 metri, fu parzialmente abbassata nei secoli per ragioni di stabilità e sicurezza. Sorge a pochi passi dal Colosseo e dal Foro Romano, in un punto che incarna la stratificazione storica della città.

Negli ultimi anni la torre era stata oggetto di interventi di consolidamento e restauro conservativo, con lavori finanziati anche da fondi pubblici e supervisionati dalla Sovrintendenza Capitolina. Il cantiere, aperto da diversi mesi, prevedeva il recupero della facciata esterna e la messa in sicurezza della struttura interna.

Il cedimento di una porzione di muratura riaccende il dibattito sulla fragilità dei beni storici italiani, spesso esposti agli agenti atmosferici, all’inquinamento e alla complessità di restauri che devono coniugare tutela e sicurezza.

Chiuso l’accesso ai Fori Imperiali
Dopo il crollo, la viabilità dell’area è stata completamente interdetta. La polizia locale ha chiuso largo Corrado Ricci e il tratto di via dei Fori Imperiali più vicino al cantiere. Il traffico è stato deviato verso via Cavour e via degli Annibaldi, mentre i pedoni non possono accedere alla zona fino a nuovo ordine.

I vigili del fuoco hanno iniziato un monitoraggio della stabilità residua della torre e delle strutture adiacenti, utilizzando droni e laser scanner per valutare eventuali ulteriori rischi. Sul posto anche tecnici del Ministero della Cultura e della Protezione Civile, chiamati a coordinare gli interventi di verifica e messa in sicurezza.

Le indagini e le prime ipotesi

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per verificare eventuali responsabilità nella gestione del cantiere e per accertare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza. Gli inquirenti, insieme agli esperti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, stanno analizzando i rilievi tecnici effettuati nelle ore successive al crollo.

Le prime ipotesi fanno pensare a un cedimento strutturale di una porzione antica, forse indebolita dal peso delle impalcature o da infiltrazioni d’acqua. Tuttavia, saranno necessari giorni di verifiche per comprendere con precisione le cause. “Si tratta di una struttura complessa e delicata – spiegano i tecnici – e qualsiasi intervento su edifici di questo tipo deve tener conto della loro instabilità intrinseca.”

Un simbolo della città ferito ma non perduto
La Torre dei Conti è da secoli un punto di riferimento nel panorama urbano romano. Chiamata anche “la torre di Nerone” per la sua posizione sul colle che un tempo ospitava la Domus Aurea, rappresenta uno dei pochi esempi superstiti delle fortificazioni familiari medievali che un tempo punteggiavano la città.

Il crollo di oggi, pur limitato a una porzione della muratura esterna, suscita forte preoccupazione per la conservazione del patrimonio storico di Roma. Le autorità hanno assicurato che la torre verrà restaurata e che l’integrità complessiva del monumento non appare, al momento, compromessa.

“È un campanello d’allarme che ci ricorda quanto sia fragile il nostro patrimonio – ha commentato un portavoce della Sovrintendenza –. Lavoreremo con la massima attenzione per restituire alla città un bene che appartiene alla sua identità più profonda.”

Roma, città che vive tra passato e futuro
Il cedimento della Torre dei Conti arriva in un momento in cui Roma sta investendo molto sulla riqualificazione del centro archeologico, con cantieri aperti ai Fori, al Palatino e al Colosseo. L’episodio di oggi mostra quanto sia difficile bilanciare la tutela dei beni storici con le esigenze di sicurezza e di manutenzione.

Nella Capitale, dove ogni pietra racconta secoli di storia, la prevenzione e la vigilanza restano le armi più efficaci per evitare che l’eredità culturale si trasformi in fragilità strutturale. Il lavoro dei tecnici e dei restauratori continuerà, ma con una nuova consapevolezza: proteggere il passato è il primo passo per costruire il futuro.

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