Roma si prepara ad accogliere dal 2 al 5 ottobre la 35ª edizione di Romics – Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, che torna alla Fiera di Roma con un’edizione autunnale attesa da fan, professionisti ed editori. Nato oltre vent’anni fa, Romics si è trasformato da semplice fiera di settore a vero fenomeno culturale e popolare, capace di attirare decine di migliaia di visitatori ogni anno.
Romics 2025: Roma celebra il fumetto tra anniversari, mostre ed eventi
Questa edizione avrà un sapore particolare grazie a due anniversari che celebrano il patrimonio della nona arte: i 75 anni dei Peanuts, con il ricordo della genialità di Charles M. Schulz, e i trent’anni dalla scomparsa di Hugo Pratt, autore di Corto Maltese, che con il suo segno poetico e avventuroso ha segnato intere generazioni di lettori.
Fumetto come memoria e innovazione
Romics 2025 vuole guardare al fumetto non solo come passatempo ma come linguaggio espressivo e ponte tra epoche. Le mostre dedicate ai Peanuts e a Corto Maltese guideranno il pubblico in un viaggio nella storia di due icone universali: la striscia di Schulz, che ha raccontato con ironia e delicatezza i dilemmi quotidiani, e l’eroe romantico e vagabondo creato da Pratt, simbolo di libertà e di esplorazione culturale.
Il festival offre però anche uno sguardo sui nuovi linguaggi, con sezioni dedicate a illustratori contemporanei come Paolo Mottura, Francesca Baerald e Quentin Blake, e con workshop che mostrano come il fumetto oggi si intrecci con gaming, animazione e cinema, diventando un laboratorio di sperimentazione artistica.
Premi e protagonisti internazionali
Il momento di punta sarà la consegna dei Romics d’Oro, riconoscimento che celebra figure di prestigio a livello mondiale. Quest’anno il premio andrà a Fabio Civitelli, storico disegnatore di Tex, per il contributo dato alla tradizione del fumetto popolare italiano; a Ron Clements, regista di classici dell’animazione Disney come La Sirenetta e Aladdin; a Oscar Martín, autore europeo apprezzato per il suo stile ironico e innovativo; e a Kevin Pike, celebre per aver firmato gli effetti speciali di pellicole cult come Lo Squalo, Ritorno al Futuro e Indiana Jones.
Questa pluralità di esperienze – dal western al fantasy, dall’animazione al cinema spettacolare – rappresenta bene il respiro internazionale di Romics e il suo ruolo di cerniera tra mondi creativi diversi.
Una fiera sempre più grande e vivace
Con oltre 350 espositori distribuiti in cinque padiglioni, Romics 2025 si conferma come uno dei principali eventi europei dedicati al fumetto e all’intrattenimento visivo. Editori, disegnatori, scuole di grafica, negozi specializzati e collezionisti animano gli spazi espositivi, trasformandoli in un mosaico di stili e generi.
La fiera non è soltanto una vetrina commerciale: grazie a presentazioni editoriali, laboratori per giovani talenti, incontri con autori e panel di approfondimento, Romics è diventata un hub che sostiene l’intera filiera produttiva, dall’ideazione alla distribuzione di storie e immagini.
Tra spettacolo dal vivo, cinema e cosplay
Romics mantiene forte la sua anima popolare. Il palco principale ospiterà concerti e spettacoli, tra cui l’attesissimo show di Cristina D’Avena con i Gem Boy, che promette di far cantare intere generazioni sulle note delle sigle dei cartoni animati.
La manifestazione dedica ampio spazio al cinema di genere: panel e anteprime offriranno anticipazioni su titoli come The Toxic Avenger e The Black Phone 2, creando un dialogo tra il fumetto e il grande schermo.
Non può mancare il momento più scenografico, il Romics Cosplay Award, che ogni anno trasforma i visitatori in protagonisti grazie ai costumi ispirati ai personaggi più amati. Quest’anno la competizione avrà un valore ancora più speciale: i vincitori rappresenteranno l’Italia alla convention mondiale del cosplay in programma nel 2026 a Nagoya, in Giappone, portando così il talento e la creatività italiani su un palcoscenico internazionale.
Un impatto che va oltre la cultura pop
Romics è oggi anche un motore economico per Roma e per il settore dell’editoria e dell’intrattenimento. La crescita costante del pubblico – con decine di migliaia di visitatori attesi – genera ricadute importanti su turismo, ristorazione, strutture ricettive e indotto commerciale legato a gadget, fumetti e merchandising.
La manifestazione contribuisce inoltre a rafforzare l’immagine di Roma come città d’arte e di creatività contemporanea, capace di coniugare il patrimonio storico con le forme espressive più innovative.
Un ponte tra generazioni
Romics 2025 si propone come luogo di incontro tra generazioni. Gli adulti possono ritrovare i personaggi che hanno accompagnato la loro infanzia, come Charlie Brown o Corto Maltese, mentre i più giovani scoprono autori storici e sperimentano linguaggi nuovi, dall’illustrazione digitale al fumetto interattivo.
Questa dimensione intergenerazionale contribuisce a rafforzare il senso di comunità culturale e a dimostrare come il fumetto, pur nato come prodotto popolare, continui a essere un linguaggio capace di raccontare il presente e immaginare il futuro.
Roma capitale della nona arte
Con un programma che intreccia memoria storica, nuove tecnologie e spettacolo dal vivo, Romics conferma il ruolo di Roma come capitale italiana della nona arte, capace di attrarre appassionati, professionisti e turisti.
L’evento dimostra che il fumetto non è solo un genere di intrattenimento, ma un settore creativo che alimenta l’economia culturale, favorisce la crescita di nuovi talenti e contribuisce a costruire ponti tra culture diverse.
Per quattro giorni la Fiera di Roma diventa così non solo il cuore pulsante della scena fumettistica italiana, ma anche un laboratorio di innovazione e di dialogo tra arti visive, letteratura popolare, cinema e nuove tecnologie.