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Rottamazione quater, ultima chiamata per la rata di febbraio

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Rottamazione quater, ultima chiamata per la rata di febbraio

Scade il 28 febbraio il termine per il pagamento della rata della rottamazione quater, il piano di definizione agevolata dei debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Tuttavia, grazie ai cinque giorni di tolleranza previsti dalla normativa, sarà possibile saldare l’importo dovuto entro martedì 5 marzo 2024, senza incorrere in decadenza dal beneficio.

Rottamazione quater, ultima chiamata per la rata di febbraio

I contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali devono rispettare il piano di rateizzazione concordato, pena la perdita delle agevolazioni previste, tra cui la cancellazione di sanzioni e interessi di mora. La scadenza del 28 febbraio, dunque, rappresenta un passaggio cruciale per chi ha scelto di dilazionare il pagamento.

La normativa sulla rottamazione prevede comunque una finestra di tolleranza di cinque giorni, che permette di versare l’importo fino al 5 marzo senza che ciò comporti l’inefficacia della procedura agevolata. Tuttavia, decorso tale termine, il mancato pagamento determinerà la decadenza dal piano e il debito tornerà a essere gravato da sanzioni e interessi, con la ripresa delle normali procedure di riscossione coattiva.

Le modalità di pagamento
Per chi deve ancora effettuare il versamento, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione mette a disposizione diverse modalità:

Attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con pagamento tramite carta di credito o addebito su conto corrente;
Presso gli sportelli fisici di banche, uffici postali e tabaccai abilitati;
Mediante l’home banking degli istituti di credito convenzionati;
Utilizzando l’apposito bollettino PagoPA presso gli ATM abilitati o gli esercenti autorizzati.
È consigliabile verificare per tempo le modalità più adatte, soprattutto in vista della scadenza imminente, per evitare problemi tecnici o ritardi nei pagamenti.

Cosa succede in caso di mancato pagamento?
Il mancato versamento della rata entro il termine del 5 marzo comporterà l’inefficacia della definizione agevolata e il contribuente dovrà affrontare nuovamente l’intero carico fiscale residuo, comprensivo di sanzioni e interessi non più cancellati dalla rottamazione.

Inoltre, la decadenza dal piano agevolato renderà immediatamente esigibili i debiti, con la possibilità di iscrizione a ruolo e l’attivazione di misure di riscossione forzata da parte dell’Agenzia.

Verso nuove riaperture?
Dopo la rottamazione quater, il dibattito sulla possibilità di nuove forme di definizione agevolata resta aperto. Alcuni esperti ipotizzano che, nell’ambito delle future manovre di bilancio, il Governo possa valutare una rottamazione quinquies, anche alla luce delle difficoltà economiche che molti contribuenti stanno ancora affrontando. Tuttavia, al momento, non vi sono indicazioni ufficiali in tal senso.

Per chi ha aderito alla rottamazione quater, l’unica certezza è rispettare la scadenza: la tolleranza del 5 marzo rappresenta l’ultima chance per mantenere i benefici della definizione agevolata.

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