Michele Santelia mette a segno un nuovo primato e subito dopo cambia direzione. Il campobassano, noto come “l’uomo che scrive al contrario”, ha conquistato il suo ventunesimo Guinness dei primati con Platone e il Mito di Atlantide Backwards, un’opera costruita digitando al contrario su quattro tastiere bianche, in lingue diverse e senza mai guardare lo schermo. Una tecnica che ormai è diventata marchio personale, quasi un codice identitario. Questa volta, però, il record non è solo un traguardo: è anche una chiusura.
Santelia firma il 21° Guinness scrivendo al contrario su 4 tastiere
Il volume è un oggetto imponente, costruito come un manufatto più che come un semplice testo. Quattrocentottanta pagine, 177.797 parole, oltre un milione di caratteri, quasi cinquemila paragrafi e 17.020 righe. Peso finale: 20,60 chili. Una cifra che dice molto sulla natura della sfida, fatta di disciplina e resistenza, di ripetizione e memoria visiva.
Il gesto verso il Colle
L’opera è stata donata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dal Quirinale è arrivato un ringraziamento ufficiale, un gesto essenziale ma sufficiente a sottolineare che questa impresa, pur eccentrica, ha una sua dignità culturale. Santelia lo interpreta come un segno: una pagina che si chiude definitivamente.
La svolta
Dopo anni di primati, infatti, l’autore annuncia lo stop. “La vera sfida non è più contro il cronometro o contro me stesso, ma nella parola e nella ricerca interiore”, dice. È la prima volta che Santelia parla apertamente di una svolta. Non più record, numeri, performance. La scrittura torna a essere linea, non inversione.
Il romanzo
Da qui nasce Verso l’oltre: Odissea ai confini della realtà, il romanzo in uscita a inizio 2026, il primo scritto “nel verso giusto”. Un libro che intreccia il viaggio reale e quello simbolico, con la famiglia e la figlia Maya come bussola narrativa. Nessuna accelerazione, nessun cronometro: solo una storia da raccontare.
Santelia chiude la stagione dei Guinness con una mano ancora sulla tastiera, ma libera da vincoli. L’uomo che scriveva al contrario torna dritto, per la prima volta dopo decenni. E il prossimo record, a questo punto, potrebbe essere non di numeri, ma di parole.