Sella registra risultati molto positivi nel primo trimestre 2022

- di: Daniele Minuti
 
Confermano la crescita di gruppo i risultati con cui Sella ha chiuso il primo trimestre del 2022: il bilancio approvato dal Cda al 31 marzo vede un utile netto di 35 milioni di euro, che va a raddoppiare l'importo dell'anno precedente (considerando la plusvalenza dovuta dalla jv in Hype, l'utile era stato di 68 milioni di euro al 31 marzo 2022).

Il gruppo Sella ha chiuso il primo trimestre del 2022 con risultati positivi e in ulteriore crescita

Sono numeri che danno ulteriore prova della solidità del gruppo, nonostante le difficoltà dello scenario mondiale: Sella ha continuato ad agire in modo efficiente e promuovendo lo sviluppo di un ecosistema innovativo e sostenibile.

Il margine di intermediazione cresce di 42,3 milioni di euro (24%), con quello di interesse e i ricavi da servizi che salgono del 42% e del 9%. Il risultato netto dell'attività finanziaria cresce del 33,8% a 40,8 milioni di euro, la raccolta globale a valore di mercato è di 49 milioni (-0,5% per la diminuzione del valore di corsi dei titoli da 1,5 miliardi di euro).
L'Npl Ratio netto cala al 2,1%m quello lordo al 4,1% (entrambi in calo dello 0,1%). Il Texas Ratio migliora scendendo al 30,8%.

Il comunicato spiega: " Resta confermata l’elevata solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti, con il Cet1 consolidato pari a 11,99% e il Total Capital Ratio a 14,28% (erano rispettivamente 12,28%, con una leggera flessione principalmente per effetto degli assorbimenti connessi alla rilevante crescita degli impieghi, e 14,19%). Positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità: l’indice LCR del gruppo è pari a 200,8%, mentre l’indice NSFR è pari a 135,1% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%). I risultati di Banca Sella Nel quadro dell’andamento positivo del gruppo, la società emittente titoli diffusi Banca Sella ha chiuso il trimestre con un utile netto di 29,2 milioni di euro, rispetto ai 14,7 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. In confronto alla fine del 2021, la raccolta globale al valore di mercato della banca è stata di 32,8 miliardi di euro (-1,9%) per effetto della diminuzione di 927 milioni di euro del valore dei corsi dei titoli, derivante dalla flessione dei mercati in conseguenza dello scenario esterno generale caratterizzato in particolare dagli eventi bellici e dal perdurare di un’elevata inflazione, nonostante una raccolta netta globale positiva per 321 milioni di euro. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono cresciuti del 2,9% raggiungendo gli 8,7 miliardi di euro. Positivi gli indici di qualità del credito. L’Npl Ratio netto è pari al 2% ed è rimasto invariato da fine 2021, l’Npl Ratio lordo è leggermente diminuito al 3,7% (era 3,8% a fine 2021). L’indice Texas Ratio della banca si attesta al 35,1% (era 36,2% a fine 2021). Il costo del credito annualizzato è stato pari a 12 bps (era 36 bps nel 2021). La diversificazione delle fonti di ricavo e la validità della strategia di sviluppo basata sulla valorizzazione della consulenza e del rapporto personale, uniti all’innovazione digitale e all’open finance, hanno contribuito alla crescita del margine di intermediazione (+27,9% a 129 milioni di euro) e delle sue principali componenti, il margine di interesse (+41,2% a 51,2 milioni di euro) e i ricavi netti da servizi (+11,4% a 57,8 milioni di euro). In aumento anche la componente relativa al risultato netto dell’attività finanziaria (+57,4% a 19,9 milioni di euro per effetto delle plusvalenze dalla vendita di titoli e dalle cessioni di crediti fiscali). Confermata l’elevata solidità patrimoniale con il Cet1 di Banca Sella al 15,43% e il Total Capital Ratio al 19,36% (erano 15,88% e 19,95% a fine 2021), in leggera flessione principalmente per effetto degli assorbimenti connessi alla rilevante crescita degli impieghi. Positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice LCR della Banca è pari a 225,2%, mentre l'indice NSFR è pari a 147,7% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%)".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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