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Sicurezza sul lavoro, Confindustria propone il modello del protocollo Covid. Il governo apre ai tavoli settoriali

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Sicurezza sul lavoro, Confindustria propone il modello del protocollo Covid. Il governo apre ai tavoli settoriali

Si riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e il governo sceglie la via del confronto con le parti sociali per affrontare una delle emergenze più gravi e persistenti del Paese. Dopo il primo incontro con i sindacati l’8 maggio, ieri è toccato alle associazioni datoriali e di categoria riunirsi a Palazzo Chigi, dove si è registrata una forte convergenza sulla necessità di un’azione coordinata per rafforzare prevenzione, formazione e controllo.

Sicurezza sul lavoro, Confindustria propone il modello del protocollo Covid. Il governo apre ai tavoli settoriali

Il ministro del Lavoro Marina Calderone ha annunciato che nei prossimi giorni saranno convocati tavoli tecnici al dicastero, con un focus immediato sull’impatto delle alte temperature estive: “L’emergenza caldo sarà una delle priorità. Serve una risposta pratica e condivisa, come già avvenuto nell’incontro con i sindacati”.

Il protocollo anti-Covid come modello per il futuro
A ispirare Confindustria, che ha partecipato all’incontro con il vicepresidente per il Lavoro e le Relazioni industriali Maurizio Marchesini, è stata l’esperienza positiva del protocollo siglato durante la pandemia per garantire la sicurezza nelle fabbriche. “È un approccio semplice ma efficace – ha ricordato Marchesini – che ha permesso, in quel momento drammatico, di riaprire i luoghi di lavoro senza mettere a rischio la salute. Pensiamo che possa diventare un modello anche per la sicurezza ordinaria”.

Formazione e prevenzione al centro del piano

Il governo ha confermato l’impegno a rafforzare la formazione sia per i lavoratori sia per i datori di lavoro, prevedendo anche incentivi economici per le imprese che adottano buone pratiche. Le risorse, ha spiegato Calderone, saranno potenziate grazie a una gestione più efficiente del budget Inail e serviranno anche a estendere la copertura assicurativa alle scuole, per fare della sicurezza una dimensione strutturale dell’istruzione. L’investimento riguarda sia l’adeguamento degli edifici scolastici, sia l’educazione alla cultura della prevenzione, da trasmettere fin dalla giovane età.

Incidenti recenti accendono l’urgenza del cambiamento

L’incontro è avvenuto poche ore dopo un grave incidente stradale che ha coinvolto un autobus scolastico, costato la vita a un’insegnante. L’episodio ha rilanciato il tema della sicurezza anche negli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. “Investiremo anche su questo fronte – ha promesso Calderone – perché la sicurezza riguarda tutti gli ambiti della vita quotidiana e lavorativa”.

Tavoli tecnici per agricoltura ed edilizia
Tra i settori che saranno oggetto di approfondimento ci sono l’agricoltura e l’edilizia, storicamente tra i più colpiti da incidenti sul lavoro. Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, ha ribadito la richiesta di formazione obbligatoria per chiunque entri in un cantiere e ha rilanciato l’allarme contro il dumping contrattuale: “I cantieri in cui si applica il contratto edile registrano meno infortuni. Bisogna fermare le catene infinite di subappalti e investire sull’organizzazione del lavoro”.

Verso una patente a crediti e controlli più incisivi
Uno degli strumenti più discussi resta la patente a crediti per le imprese, su cui il governo ha confermato l’intenzione di intervenire per aumentarne l’efficacia. Calderone ha sottolineato l’importanza di migliorare i meccanismi di controllo e prevenzione dei rischi. Una posizione condivisa anche da Mauro Lusetti, vicepresidente di Confcommercio, che ha sollecitato una maggiore efficienza dell’Ispettorato del lavoro, e dall’Alleanza delle cooperative, che ha chiesto interventi pragmatici, capaci di tutelare la sicurezza senza creare ostacoli inutili alla gestione aziendale.

Un’agenda condivisa per fermare una strage quotidiana
L’obiettivo è dare continuità al dialogo aperto con i rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese, evitando soluzioni estemporanee e lavorando invece su una strategia di lungo periodo. “Il lavoro è una leva fondamentale per lo sviluppo del Paese – ha concluso Calderone – ma deve essere sicuro. Solo un’alleanza vera tra istituzioni, sindacati e datori di lavoro può invertire una rotta che ha già prodotto troppe vittime”.

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