Gli smartphone ricondizionati stanno conquistando sempre più consumatori in Italia, grazie a un mix di risparmio, performance e attenzione all’ambiente. Diversamente dai classici dispositivi usati, i ricondizionati seguono un iter rigoroso di controllo e aggiornamento da parte degli stessi produttori o di aziende specializzate, che ne garantiscono la funzionalità e la qualità.
Smartphone ricondizionati: il boom del mercato italiano tra risparmio e sostenibilità
Uno studio recente di CertiDeal, azienda francese attiva nel ricondizionamento di dispositivi elettronici, realizzato in collaborazione con Ipsos, ha rilevato che il 92% degli italiani conosce il concetto di smartphone ricondizionato e ne apprezza i vantaggi. Il 60% degli intervistati dichiara di aver già acquistato uno smartphone ricondizionato o di avere intenzione di farlo. Al primo posto tra le motivazioni c’è il risparmio economico: i dispositivi rigenerati possono costare tra il 30% e il 60% in meno rispetto ai nuovi, un aspetto che ha convinto il 50% degli intervistati. Per il 14%, invece, l’attrattiva risiede nella possibilità di accedere a modelli di alta gamma a un costo più contenuto. Il valore di un top di gamma come l’iPhone può superare i 1.900 euro, una cifra paragonabile a quella di un portatile di fascia alta.
La sostenibilità ambientale è un altro fattore determinante: il 44% degli italiani considera l’acquisto di smartphone ricondizionati una scelta ecologica, contribuendo a ridurre il numero di batterie e componenti inquinanti in circolazione. Il riciclo degli smartphone è visto come un’opportunità per diminuire l’impatto ambientale, una preoccupazione sempre più sentita in relazione alle batterie di dispositivi elettronici.
Soddisfazione post-vendita e differenze generazionali
Dallo studio emerge anche un alto livello di soddisfazione tra gli acquirenti di smartphone ricondizionati: l’83% degli intervistati che hanno effettuato un acquisto si dichiara soddisfatto e disposto a ripetere l’esperienza. I giovani tra i 18 e i 24 anni sono la fascia più interessata, con il 76% che ha già acquistato o intende acquistare un dispositivo ricondizionato. Anche gli over 55, nonostante siano spesso considerati meno propensi al cambiamento tecnologico, si dimostrano favorevoli: il 73% considera i ricondizionati una scelta affidabile e conveniente, e il 54% ha già comprato o intende acquistare uno smartphone ricondizionato.
Un mercato in espansione: verso un acquisto mainstream
Il ricondizionato, ormai, non è più una scelta di nicchia, ma una tendenza sempre più diffusa. Secondo Laure Cohen, CEO e cofondatrice di CertiDeal, "rendere la tecnologia sostenibile e accessibile è l’obiettivo dell’azienda sin dalla fondazione nel 2015. Oggi vediamo concretizzarsi questa visione anche in Italia, dove gli smartphone rappresentano la porta d’ingresso alla tecnologia ricondizionata".
Altri settori in crescita: elettrodomestici, giocattoli e mobilità sostenibile
Il mercato del ricondizionato non riguarda solo gli smartphone. Lo studio Ipsos ha rilevato che anche altre categorie di prodotti usati e rigenerati stanno riscuotendo interesse. Il 31% degli italiani è favorevole all’acquisto di giocattoli ricondizionati, mentre il 21% apprezza i videogiochi usati. Nel Nord Italia, il 22% degli intervistati ha acquistato elettrodomestici rigenerati come frigoriferi e lavatrici. Al Sud e nelle Isole, invece, l’interesse si sposta sulla mobilità sostenibile: il 25% degli intervistati ha scelto biciclette o monopattini ricondizionati, dimostrando una crescente attenzione a soluzioni di trasporto ecologiche.