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Stellantis: Fca e Psa rivedono i termini della fusione

 
Stellantis: Fca e Psa rivedono i termini della fusione
Fca e Gruppo Psa hanno annunciato, pubblicando un comunicato stampa congiunto, che ci saranno delle sostanziali modifiche sul loro Combination Agreement in modo da rafforzare la struttura del capitale iniziale di Stellantis, l'azienda che nascerà dalla fusione annunciata alla fine dell'anno scorso.

I due CDA hanno confermato infatti il loro progetto di unione che entro la fine del primo trimestre del 2021 dovrebbe dar vita a un nuovo colosso nel mondo della produzione di automobili, seppur con alcuni cambi riguardanti i termini finanziari dell'affare per dare solidità al nuovo gruppo tenendo conto delle difficoltà dovute alla pandemia da Covid-19.

Nell'intesa che fu ufficializzata nel dicembre del 2019 era previsto che prima della fusione fosse distribuito un dividendo straordinario che ammontava a 5,5 miliardi di euro ai soci di Fca mentre a quelli di Groppo Psa sarebbero state assegnate le azioni di Faurecia (produttore che il gruppo controlla per una quota del 46%). Dopo le modifiche invece, il dividendo scenderà a 2,9 miliardi di euro mentre la quota di Faurecia sarà divisa egualmente fra gli azionisti dei due gruppi dopo l'approvazione della fusione da parte delle assemblee con il 23% che andrà ai soci di entrambi i gruppi.

In più, se ci saranno le condizioni, sarà valutata la distribuzione di un altro dividendo straordinario che si aggira attorno ai 500 milioni di euro per i soci di Fca e Psa prima della fusione ufficiale oppure di un miliardo dopo l'unione in Stellantis (la liquidità del nuovo gruppo quindi supererà di 2,6 miliardi di euro la cifra precedente). Nessuna modifica per gli altri passaggi come la separazione dell'azienda Comau a beneficio degli azionisti della nuova entità.

Il commento dei due Ceo è stato chiaro, con Carlo Tavares (numero uno di Psa) che definisce questo passo "una nuova pietra miliare nell'accordo, ci si muove verso la fusione nelle migliori condizioni possibili". Il suo omologo in Fca, Mike Manley, aggiunge che la revisione dell'accordo è "un ulteriore segnale della determinazione dei due gruppi in modo che Stellantis possa perseguire la creazione di un valore superiore a tutti i suoi stakeholders".
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